BAD IDEA-cattiva idea

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Tom sedeva da solo nell'aula di pozioni, guardando l'orologio appeso alla parete, che stava per scattare sulle cinque del pomeriggio.
Come il venerdì precedente aspettava Hilary per le lezioni aggiuntive di pozioni, che Lumacorno aveva quasi imposto di fare.
Riddle si sentiva un po' preso in giro dall'insegnante, trovava ridicolo sprecare il suo tempo in corsi del genere, ma Lumacorno era l'unico in quella scuola a rispondere alle esigenze del ragazzo, era così ingenuo da non rendersi conto del valore che aveva lì dentro.

La porta cigolò lentamente e una testa mora si sporse per vedere se ci fosse qualcuno.

«Riddle» fece Hilary alzando un sopracciglio e entrando nella stanza facendo tentennare il suo calderone colmo di ogni oggetti inimmaginabili.

Lui, senza degnarla di un saluto,  si alzò e con passo veloce andó verso una di quelle lavagne a doppia facciata, e colpendola con un colpo secco di bacchetta la fece roteare, mostrando una facciata piena di scritte, disegni e frecce, che come titolo recitativa "pozioni notturne".

«Oggi non serve tutto quel materiale che hai portato, oggi teoria»

La Serpeverde lo guardò sbigottita, se l'ultima volta le era andata bene, nella teoria sarebbe cascata come una castagna in autunno.
Poggiò la sua roba sul tavolo e si sedette sul banco davanti alla lavagna, pronta a stendere Tom, sperando ancora una volta di sorprenderlo con le sue presunte doti da pozionista.

«Potevi dirmelo, forse avrei potuto studiare qualcosa, ma ovviamente devi sempre sentirti il migliore in qualsiasi cosa» disse la ragazza incrociando le braccia e guardando in cagnesco Riddle, che in tutta risposta poggiò la mano sullo stesso banco in cui era seduta e la guardò dritta nelle iridi nere, avvicinandosi alla sua faccia.

«Da che pulpito Idenas. Almeno io non mi pavoneggio per le cose materiali che ho, perché so che ci sono doti molto più utili e importati di queste».

Hilary guardava gli occhi verde scuro di Tom, scrutandoli e osservandoli arrabbiata.
Aveva voglia di leggerlo dentro, di leggere quello che pensasse, voleva capire che doti avesse se fosse davvero migliore di lei.

Lei lo spinse via e con disinvoltura incrociò le gambe sul tavolo.

«Va bene Riddle, forse sarai bravo in tante cose, ma giuro che esiste qualcosa in cui sono migliore di te»

«E sarebbe ?» Domandò passandosi una mano tra i perfetti capelli neri.

La ragazza rise facendo spallucce.

«Astronomia forse, o alchimia»

Alla parola alchimia a Tom venne un colpo al cuore, lui studiava alchimia e ne era molto appassionato, era sempre su quei tomi pieni di figure e scritte da quando aveva memoria, e trovava difficile pensare che una viziata come la Idenas potesse essere così sveglia da studiare tutto ciò che leggeva pure lui.
Lei stonava su quei libri, fra tutte quelle pagine strane che Tom sentiva solo sue e di nessun altro, si sentiva un po' violato dentro e aveva voglia di farla sparire, nessuno poteva azzardarsi a toccare una cosa che dipingeva solo su se stesso, in più si sentiva quasi sfidato, ma non voleva perdere tempo a dimostrarle di essere il migliore.

«Alchimia, in questo scommetto di essere più ferrato di te»

«Non andare così sicuro Riddle, la conosco da prima che nascessi, molti dei miei famigliari sono alchimisti, sono stata istruita dai migliori, ho visto cose che tu non puoi nemmeno immaginare, ti serve esperienza»

EvolWhere stories live. Discover now