FRIDAY-venerdí

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Arrivò venerdì e con esso arrivò anche la lezione con Lumacorno, che per Hilary fu la prima.
Si sentiva frizzante al pensiero di rivedere il professore, fin dal primo istante le aveva ispirato un senso di fiducia e amichevolezza.

I Serpeverde e i Tassorosso del quinto anno si riunirono nei lugubri sotterranei per la lezione, dove Hilary e le amiche arrivarono a filo, infatti si erano dilungate a colazione, ignorando il tempo che scorreva.

Si sedettero nei primi banchi con dei Tassorosso che sfogliavano già curiosi il libro del nuovo anno; le ragazze salutarono timidamente il docente che gli fece un piccolo cenno con la testa.
Quando anche gli ultimi arrivati sfilarono il libro dallo zaino l'insegnante cominciò.

«Buongiorno ragazzi, bentornati in questo tranquillo sotterraneo per apprendere l'argomento di quest'anno, che fidatevi sarà complicato se non vi siete allenati bene quest'estate...»
Alla Idenas venne quasi un nodo alla gola, quell'estate non aveva aperto un libro uscita dalla scuola italiana, si era solo limitata a leggere alla penombra del suo albero preferito, ignorando i compiti scolastici che tanto non avrebbe più restituito indietro a settembre.

«...quest'oggi voglio un attimo riprendere l'argomento che stavamo per iniziare lo scorso anno, ovvero la Felix felicis...qualcuno se la ricorda ?»

La nuova serpe fece scattare subito la mano verso l'alto, cercando tra i compagni se ci fosse qualcuno che sapeva la risposta, scorse un altro paio di ragazzi che l'avevano alzata e che si sbracciavano per farsi vedere dal professore che in quel momento era stato incuriosito dal gesto scattante della ragazza, a cui diede la parola, curioso se avesse risposto correttamente.

«Anche chiamata fortuna liquida, la Felix felicis ,se bevuta, potrà fare in modo che ogni azione fatta si svolga con successo, ma se usata con troppa frequenza può diventare tossica, infatti il suo uso è strettamente controllato dal ministero. Il suo colore è l'oro»
Hilary fece rimare estasiata Lumacorno, che si complimentò con lei e diede dieci punti alla sua casa.

«Wow sembri brava in pozioni, io non vado benissimo» disse la Black.

«Diciamo che me la cavo, ma tranquilla...siamo solo all'inizio» rispose sorridendo l'altra.

E tra una chiacchierata e l'altra, tutta la classe svolse l'esercizio che l'insegnante aveva dato, preparare la Felix felicis.

Le tre compagne procedettero alla grande e a tutte venne un'ottima pozione, di un bell'oro sbirluccicante.

A fine lezione raccolsero le loro cose e fecero per uscire dell'angusto sotterrano, ma Hilary venne chiamata indietro dal professore.

«Tu vai, vi raggiungo tra un attimo» disse la Idenas alla Rosier e all'altra, facendole segno di uscire.
Quest'ultime presero i loro libri e se ne andarono, disperdendosi nei disordinati corridoi della scuola.

«Signorina Idenas, mi sembra di notare che non sei niente male in pozioni!» Esclamò Lumacorno toccandosi la punta dei baffoni grigi.

«Grazie professore» rispose lei.

«Che genere di pozioni hai sperimento nella tua vecchia scuola ?»

Si mise a pensare ad alcune pozioni fatte negli anni precedenti; ne aveva fatte molte, ma di alcune non si ricordava il nome o la funzione, quindi, da brava serpeverde, disse solo quelle che sapeva fare meglio.

«Felix felicis, alcuni antidoti, distillato della morte vivente e altre».

«Affascinante, ma naturalmente siamo solo all'inizio, mi auguro che continuerà a procedere così, magari se si impegna potrebbe diventare una pozionista» lui la scrutò.

«Diciamo che non è propio il mio sogno» disse lei facendo un sorrisetto divertito.

Horace le diede una pacca sulla spalla e sorrise.

«Allora ti auguro di arrivare fin dove la tua determinazione e il tuo talento ti spingano...ora ti lascio andare»

Si salutarono, ma la Idenas prima di uscire disse.

«Mi auguro di andare oltre ogni mia aspettativa» sorrise e se ne andò, lasciandosi alle spalle un professore contento per la determinazione che trapelava dalla mente della ragazza.

Le lezioni trascorsero tranquille, così come la cena, che fu consumata velocemente da tutta la tavolata di Serpeverde, questo perché quando tutte le serpi scesero nella sala comune furono riuniti dal capitano della squadra di Quidditch.

Un ragazzo moro attirò l'attenzione a se salendo sulla poltrona della sala e invitando i compagni a riunirsi intorno a lui.
Si scostò i capelli spavaldamente e parlò.

«Io come sapete o avrete notato dalla corporatura- disse lanciando un'occhiata e un sorridono malizioso a delle ragazze che lo guardavano con occhi adulatori- sono il capitano della nostra fantastica squadra di Quidditch, ovvero Edward Gray , sta sera vi ho riuniti  qua per dirvi che la squadra ha bisogno di un cercatore, dato che Kevin ha subito un grave incidente, quindi I PROVINI SONO APERTI A TUTTI, per chi è interessato venga tra due settimane esatte al campo di Quidditch...grazie per l'attenzione»
Scese con fare agile da quello che fino a quel momento fu sembrato a tutti il suo piedistallo e se ne andò nei dormitori maschili.

Abraxas, Aiden e Tom videro arrivare il loro compagno di stanza, che quando entrò non rivolse nessun saluto o cenno, andando diretto in bagno a farsi una doccia.

«Oh Merlino, è insopportabile» disse Abraxas sottovoce ai compagni, mentre
lanciò la sua carta in mezzo al letto in cui i tre erano seduti.

«Basta Abraxas, non è possibile che ogni volta che lo vedi tu debba fare un commento» parlò Aiden  un po' irritato.

«Dici così solo perché lo vuoi difendere...come fai ad essere amico di una persona così patetica ?!»

«Non è colpa mia se si è fatto la tua ex l'anno scorso» Yaxley buttò giù la sua carta.

«Ma piantatela, siete patetici quando fate così...Malfoy, il tuo odio non è comprensibile dato che ti sei portato qua un sacco di ragazze e per il resto credo che ad Aiden di questa situazione non freghi nulla»
Intervenne Tom cinico.

«Si vede che non ne sai nulla d'amore» ribatté Malfoy.

Tom alzò un sopracciglio un po' perplesso e rise, non gli importava nulla dell'amore o dell'affetto, lo trovava una cosa per persone deboli e patetiche, e sentire i suoi compagni di stanza parlare di ragazze e cose sdolcinate gli facevano accapponare la pelle.
Lui non aveva mai provato ne ricevuto questo forte sentimento, non aveva il classico stereotipo che c'era dell'amore, per Tom Marvolo Riddle l'affetto e l'amore non erano nient'altro che una cosa patetica e frivola.

«Ne abbiamo già discusso, in queste cose rimango rigido Malfoy, se ti da fastidio non parlargli, se vede che sei irritato da lui, Edward continuerà, non interagire...semplice no ? Non lamentarti con noi di questo...finiamola qua»

Il biondo stava per aprire bocca,ma Aiden disse.

«Abraxas... Tom ha ragione, devi lasciarlo perdere e basta».

Malfoy provò a dire qualcosa,ma questa volta venne bloccato dal silenzio che calò non appena il rumore dell'acqua della doccia smise di scendere.

Arrivò Gray, che in pigiama, si mise subito sotto le lenzuola e in poco tempo si addormentò, seguito dai compagni che finita la partita a carte magiche lo raggiunsero poco più tardi.

Spazio autrice:
Per Edward mi sono ispirata a Dorian Gray ahaha.
Anyway, volevo dirvi che in questa ff oltre a concentrarmi sul mio personaggio, mi concentrerò un pochino anche sulla storia dei personaggi secondari eee nulla, il prossimo capitolo non sarà dedicato solo a me, ma anche ad altro personaggio.
- Hilary Idenas ♰

EvolWhere stories live. Discover now