I DON'T CARE YOUR DARKNESS-non mi preoccupo della tua oscurità

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Erano passate due settimane esatte da quella strana notte nella stanza delle necessità con Tom e gli altri suoi seguaci e una volta a settimana si riunivano nella stanza delle necessità per allenarsi e per aprire dei dibattiti su vari argomenti.
Ad Hilary quel gruppo piaceva, non era legata affettivamente con loro, anzi, si sentiva distante, ma tra loro c'era complicità, si capivano e condividevano tutti le stesse strane idee. Ma c'era una cosa di cui non facevano parola; nessuno sembrava sapere qualcosa degli horcrux, era stato l'unico argomento che nessuno aveva toccato, nemmeno Tom aveva osato farlo, forse lo reputava un fattore personale e che non potevano capire gli altri; se fosse stato così, perché raccontarlo proprio ad Hilary Idenas, l'ultima arrivata? Riusciva davvero a comprendere ciò che sentiva?
Per quanto riguardava la storia passata di Tom, Hilary non tirò più fuori l'argomento dal primo incontro nella stanza. Non voleva infastidirlo, perché sapeva quanto fosse permaloso e che ci avrebbe messo del tempo, o magari non le avrebbe mai raccontato nulla e si sarebbe tenuto la sua storia stretta a se.

Quella era la settimana del ballo del ceppo e nell'intera scuola si respirava un'aria frizzantina. D'altronde il ballo era l'occasione per molti di passare una serata alternativa senza pensare ai doveri scolastici, divertendosi con amici o con possibili spasimanti.

La ragazza camminava veloce con una faccia dura dipinta in volto, facendo slalom tra gli studenti che finivano le proprie lezioni. Aveva gli occhiali alzati sulla testa e i capelli lunghi castani scuro perfettamente lisci che le ricadevano sulla schiena. Stava per rifugiarsi in biblioteca, affogando così i suoi pensieri nelle parole dei libri che tanto la confortavano; quella non era stata una settimana facile, gli studenti della sua casa davano più problemi del solito per quello stupido ballo e a gestire le varie liti idiote fra dei dodicenni in preda ad una crisi ormonale, erano i due prefetti, che di quelle cose non ne sapeva nulla, ma almeno erano bravi a farsi portare rispetto. Come se già quello non bastasse aveva preso un troll in erbologia per aver abbandonato l'aula dopo che aveva rovesciato volutamente un po' di succo di aconito sopra la divisa di un ragazzo di Corvonero con cui si rifiutava di collaborare al lavoro di gruppo che stavano facendo; sapeva quanto fosse sbagliato, ma quella settimana erano successo tante piccole cose che la rendevano sempre più arrabbiata e con il morale sotto i piedi.

Intravide Aloysius poco lontano da dove lei stava camminando; con il suo solito sorriso spavaldo stampato un faccia e la divisa sempre un po' disordinata, che però lo rendeva un po' più sbarazzino.
Era circondato da un gruppetto di ragazzi di case diverse che ridevano e parlavano a squarciagola.

Le se strinse il cuore al pensiero di tutto quello che era successo con lui; erano usciti molto spesso e con il Corvonero il divertimento era sempre assicurato, erano in perfetta sintonia, anche se erano molto diversi sotto tanti punti di vista, ma forse era questo che insieme li rendeva unici.
Con Al aveva passato dei momenti fantastici che avrebbe davvero fatto fatica a dimenticare e vedere che ora non la degnava neanche più di una parola le faceva male, anche se ora aveva una sottospecie di cotta per Tom Riddle, di cui si vergognava tantissimo, ma era certa che prima o poi le sarebbe passata.

Si voltò dall'altra parte per non vedere la faccia felice e spensierata dell'altro, probabilmente non si era neanche accorto che fosse passata di lì, ma per sfortuna sentí il suo nome forte e chiaro dietro di se e non poté fare a meno di voltarsi ad osservare Aloysius e il suo gruppo di amici che l'avevano richiamata indietro.
Senza pensarci troppo continuò a camminare sicura con i suoi libri sotto il braccio.

«Vieni al ballo?» chiese il Corvonero in tono di voce alto in modo che la ragazza poco distante potesse udirlo.

«Si...» rispose senza fermarsi.

Sentí dei passi correrle dietro e la mano di Al si precipitò sulla sua spalla per bloccarla. Lei si voltò e lo fulminò, spostandosi la mano del ragazzo di dosso.

EvolWhere stories live. Discover now