GHOSTLY GREEN-verde spettrale

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Il sole sorse lentamente sulla scuola di magia, dipingendo di un manto dorato le torri più alte di Hogwarts, mentre il lago nero rifletteva una luce verdognola sulle finestre dei sotterranei dei Serpeverde, dove tutti gli studenti dormivano beatamente sotto le loro tiepide lenzuola.
Tutti tranne Hilary che oramai era sveglia da quasi due ore e contemplava annoiata il tendaggio verde del suo letto; aveva un po' di nausea e un leggero languirono che le stuzzicava le papille gustative, ma no, quella volta non si sarebbe alzata e non avrebbe incontrato nessun prefetto psicotico per qualcosa da metter sotto i denti.
Un pensiero fugace le diceva di alzarsi per prendersi un libro dal baule, da leggere in tanto che il tempo trascorreva, ma si sentiva troppo stanca per alzarsi solo per un libro.

Verso le sei e mezza sentì uno sbadiglio provenire dal letto di Druella e Hilary scorse un barlume di speranza, dove da un momento all'altro la bionda si sarebbe svegliata e le avrebbe fatto compagnia, ma nonostante ciò non fu così.
Non le piaceva essere l'unica persona sveglia in una stanza di persone che dormivano, la facevano sentire a disagio e alienata, senza nessuno con cui parlare o fare qualcosa, era una sensazione abbastanza deprimente.

Aspettò nauseabonda le sette in punto, quando per sua gioia le compagne si svegliarono, stiracchiandosi e mugugnando qualcosa.

Si alzò con i muscoli un po' indolenziti, e iniziò a frugare nel suo baule, sotto lo sguardo mezzo addormentato di Druella, che si sporse dal letto per guardare cosa stesse facendo la compagna.

«Hilary, che fretta hai?» Le disse Druella Rosier con gli occhi semi chiusi e la voce impastata dal sonno.

«Nulla, mi preparo»

La sua amica si stiracchio rumorosamente, sbadigliando e strofinandosi gli occhi.
Anche lei non sembrava aver dormito un granché bene, aveva un viso stanco e due occhiaie che le circondavano gli occhi.

La scuola prese vita lentamente quella mattina,  forse perché l'autunno era appena arrivato e con se aveva portato anche la voglia di stare più tranquilli dopo quelle frizzanti vacanze.

Hilary si sistemò in una decina di minuti, indossano la sua divisa da Serpeverde, con il cardigan grigio, la gonnella e le sue calze bianche alte fino alle ginocchia; mentre per i suoi capelli castani ebano, optava sempre per lasciarli sciolti.

In un tempo che sembrò durare un'eternità, tutte quante erano pronte per salire in sala grande per la colazione, ed Hilary si stava quasi dimenticando i suoi occhiali rotondi ed oro, che nell'ultimo periodo si era veramente stufata di portare per il fatto che credeva di vederci benissimo anche senza.
In tanto che salivano in sala comune Hilary intravide Aiden e decise di andargli incontro, quando un Tom Riddle la precedette velocemente senza troppo far caso alla ragazza a cui aveva tagliato la strada per andare da Yaxley.

«Riddle spostati»

«Si chiede il permesso» rispose con quel tono dispotico che non si levava mai della bocca.
Lei lo sorpasso in malo modo e andò dal amico.

«Ciao Hilary» disse Aiden guardando dietro Tom, che saluto subito dopo.

«Ciao Aiden»

Tom fu abbastanza infastidito, non molto dal fatto che gli avesse soffiato Aiden, ma dal comportamento generale di quella ragazza. Sembrava che Yaxley lo conoscesse da una vita e in quell'ultimo periodo stava frequentando molto i suoi amici zelanti, proponendo passeggiate sul lago nero e non, a cui Tom partecipava di rado.
Nutriva un certo rancore per quel tipo di persone che non stavano ai suoi comodi, gli facevano ribollire i nervi.

Aiden fece un gesto di saluto verso Tom, che lo guardò con sguardo indifferente.

«Quindi ti sei trasferita qui per tuo padre ?» Domandò il ragazzo salendo sulle scale che portavano alla sala grande.

EvolWhere stories live. Discover now