Capitolo 35

Depuis le début
                                    

A differenza della solita Tecnica del Richiamo, l'utente chiama invece solo l'esofago di un rospo gigante dal Monte Myoboku.

L'esofago viene evocato attorno a un bersaglio,in questo caso Osoroshi.
Se questo viene fatto all'interno di una grotta o di qualche altra struttura, è possibile che il bersaglio non se ne accorga nemmeno. Le pareti dell'esofago sono appiccicose e flessibili, rendendo difficile per gli avversari mantenere il loro equilibrio e, quindi, combattere normalmente. L'esofago è normalmente ineluttabile e col tempo si contrarrà e digerirà le sue vittime.

Il maestro Jiraiya può controllare l'esofago, facendolo espandere, contrarsi o crescere in qualsiasi direzione desideri.

Una tattica perfetta da utilizzare qui.

"E credi che questo mi fermerà?"Borbottava tra una risata e l'altra. "Jiraiya, tu sarai anche un ninja leggendario ma non puoi niente contro di me."

Sorrise. Un sorriso agghiacciante..

Ai suoi piedi ,che venivano sempre più risucchiati dall'esofago del rospo, apparvero delle fiamme nere. Fiamme che bruciarono tutto all'istante.

Jiraiya non capiva nulla di quello che stava succedendo. Quella tecnica è molto potente..non è possibile che uno come lui riesca ad annullarla così.

Ad un tratto si girò verso di me e vidi sul suo viso un che di pazzia..non la smetteva di sorridere e dal suo occhio sinistro fuoriusciva sangue.
"E ora finiamola con i giochetti"concluse poi."DAMMI IL TUO SHARINGAN!"

Stava per avvicinarsi, mi tremavano le gambe.

Mi prese il braccio prima che potessi colpirlo e posò la sua mano destra sulla mia pancia.
Sentii con bruciare e successivamente come se qualcosa si sprigionasse in me, una sorta di voragine da cui fuoriusciva qualcosa, ma io ancora non capivo cosa fosse.

Jiraiya nel frattempo venne bloccato da qualcosa,un'arte illusoria.
Suppongo lo Tsukuyomi, un'arte illusoria dello Sharingan Ipnotico.
"SHIZUKA NO!"gridò Jiraiya prima di entrare in contatto visivo con il diretto interessato.

Urlai dal dolore.
Era una sensazione orribile, non c'è la facevo più è tutto questo mi consumava il chakra come mai prima d'ora.
"Richiama il tuo sharingan,non hai altra scelta. Se dovessi lasciarti andare moriresti e di te che sarebbe? Dopotutto non hai la paura di essere dimenticata?come tuo padre."

"Non parlare..dio mio padre."ribattei senza forze.

"Avanti,fammi vedere quello che sai fare. Smettila di fingere e mostrati per quello che sei. Smettila di essere la dolce ragazza e sii quella per cui sei nata." Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò a due centimetri "se tu mi fai fare ciò che voglio è perché tu mi dai il potere di farlo, parole tue...Avanti mostramelo, mostrami il tuo sharingan!"

Parole mie?!

Quel giorno..con quell'Anbu..
Ero appena tornata al villaggio e volevano portarmi via.
Me lo ricordo bene.

———————

A quel punto puntai i piedi atterra e stesi tutti e due gli uomini. Quest'ultimo lo bloccai per un braccio con la mano buona e posizionai il mio piede proprio sulla schiena..sotto gli occhi stupiti di tutti.

🥀L'arte di essere fragili 🥀Où les histoires vivent. Découvrez maintenant