Capitolo 15

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Una mano si posò sulla mia spalla, spaventata gli puntai un kunai alla gola.

"Mizuki?che ci fai ancora sveglia?"dissi abbassando il mio kunai.

"Dovevo andare in bagno"disse sorridente.

Io un po' spazientita gli risposi
"Oh la toilette è dietro quel cespuglio se hai bisogno"

Ad un tratto un sorriso sghembo si fece spazio sul suo viso
"Oh non ce ne sarà alcun bisogno"

"Come?"

Ad un tratto buio totale.








Non vidi più nulla. Ero come immobilizzata. Ero sola,disarmata...
Non sapevo dov'ero e non sapevo chi mi aveva presa..era solo buio e bagnato.

Sentivo delle voci.

Delle voci che sussurravano. Non capivo cosa dicevano ne se ce l'avevano con me.

Ad un tratto una luce mi abbagliò. Una porta si aprì creando uno spiraglio di luce in quella stanza buia.

"Buongiorno principessa.."disse una voce con un sibilo che mi solleticava le orecchie.

"Dov'è Mizuki?"
"Non hai ancora capito?lei era solo una pedina.."

"Una pedina?di che cosa...tu chi sei?"chiesi confusa ,non capendo il motivo di così tanto mistero.

"Mh..sei poco sveglia per essere stata la leader degli ANBU..Shizuka."

"No..non puoi-"non riuscivo a dire una parola.
Ero pietrificata. Tremavo come una foglia mentre i suoi occhi da rettile si posavano su di me.


"Oh si...Il solo e unico-"
"Orochimaru.."lo interruppi cercando di tornare lucida.

"Oh si.."sibilò muso da serpente.

"Perché sono qui?"
"Semplice..aspettavo che tu me lo chiedessi. Vedi..mi servi,nulla di personale".
Cominciava ad avvicinarsi sempre di più alzandomi il mento con l'indice e il medio.
Potevo leggergli dentro da quanto era vicino ma l'unica cosa che vedevo era il male.
Tutta quella cattiveria in una persona non si era mai vista. Ed io ero inerme davanti a lui.

Ad un tratto vidi risplendere il suo sorriso nella penombra.
Si leccò le labbra ed emanò una piccola risata.
Mentre parlava avevo notato una scheggia di vetro a terra cercai di prenderla con la mano.

Nel frattempo scrutava ogni piccolo frammento della mia anima soddisfatto.
"Sei perfetta. Ogni singolo tratto di te è destinato ad essere un vendicatore. Tu sei una vendicatrice Shizuka Uchiha."

"No,io non credo."e con uno scatto tagliai la sua lingua lunga. Si allontanò da me e mollai quella scheggia che ferì al tempo stesso anche la mia mano.

Lui si piegava dal dolore quando..la sua lingua ricrebbe ancora e si leccò le labbra.
"Stupida ragazzina..mi sarai utile" ad un tratto mi trattenne sollevandomi da terra.

Ero bloccata,non potevo muovermi. In quell'istante di debolezza sentii la spalla andare a fuoco..urlai da quanto male faceva.
Mi lasciò andare e chiesi,accasciata a terra,con il poco fiato che mi rimaneva "che mi hai fatto?"

🥀L'arte di essere fragili 🥀Where stories live. Discover now