Capitolo 53

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Naruto stava lì, senza dire nulla, con le lacrime agli occhi. Teneva stretto le vesti del mio vestito candido , come se volesse trattenermi. Dolcemente gli arruffai i capelli per poi rivolgere ancora le attenzioni a quel ninja dalla dura corazza.
"Abbi cura di te.."

Queste furono le ultime parole che esalai prima di cadere in questo sonno profondo, accompagnato dal sorgere della luna, mentre le parole disperate di Kakashi continuavano a chiamarmi.

"Danzo...come hai potuto.."pronunciò a denti stretti Naruto prima di avventarsi su di lui con un rasengan. "LA PAGHERAI PER QUESTO!" Ma ,prima che possa andare a segno, la stretta salda del suo maestro fermò il suo polso.

"Naruto."disse secco, duro. Come se non provasse più alcun tipo di sentimento. "Raduna l'esercito e torna a Konoha con gli altri."
"CHE HA INTENZIONE DI FARE ?!SI PUÒ SAPERE?!"gridò Naruto con il volto solcato dalle lacrime.

"Ci penso io a lui."sottolineò. "Ora fa come ti ho detto."
E detto questo, dopo aveller dato l'ultimo sguardo alla sua amica più cara, il suo allievo eseguì gli ordini anche se in forte disaccordo.

Kakashi invece, se ne stava lì, davanti a quel vecchio. Con i pugni stretti, digrignando i denti e guardandolo con sguardo truce.
Era così arrabbiato che difficilmente si sarebbe potuto trattenere ancora per molto.

"Non dirmi che ti dispiace per quel demonio, Kakashi."osservò Danzo, tenendo ancora la spada sporca di sangue in mano. Sangue che apparteneva a quella ragazza. "Non dirmi che hai fatto tutto questo per quell'essere."

"Non provare a rivolgerti così nei suoi confronti."sentenziò. "Il mostro qui non è di certo lei."

L'anziano non lo degnò nemmeno di uno sguardo. Si girò e cominciò ad incamminarsi per la sua strada. "L'ho fatto per il nostro paese, un giorno capirai."

Detto questo, dalle sue mani, partì un kunai che sgualcì le bende che coprivano il suo occhio sinistro.
Per la sorpresa , Danzo si voltò verso il ragazzo albino. Non avrebbe mai creduto che si rivoltasse contro di lui, mancandogli di rispetto.

"Non permetterò che tu te la cavi con così poco, Danzo."comunicò alzandosi il copri fronte, dove usava coprire il suo occhio sfregiato. "Tu l'hai uccisa, andando contro i miei ordini. Il mio piano era distrarla, stancarla..ma tu hai assoldato degli infiltrati all'interno dell'esercito proprio per liberartene."
"Sei davvero perspicace come dicono..Kakashi Hatake." Suppose con aria da superiore. "Oppure sei solo uno stupido.."

A quel punto, Kakashi fu il primo ad avventarsi verso l'altro.

"Sei fin troppo debole, giovane Hatake."lo sfotté l'altro ,evitando i colpi dell'albino. "Dovresti essere contento che abbia eliminato la tua unica debolezza."
"E tu parli troppo!"ribatté con rabbia, cercando di ferirlo con il kunai che tirò fuori subito dopo dal fodero.

"Ora sei una macchina perfetta, senza alcun punto debole. Grazie a me sarai un ninja perfetto sotto ogni punto di vista."continuò a parlare Danzo,evitando i colpi il più possibile."Unisciti a me Kakashi Hatake!fa del bene per il tuo paese!"

Detto questo, sfoderò l'arma. Intento a colpirlo.
Ma, ad un tratto, la lama,o meglio la katana della diecimila inverni che teneva Danzo, si fermò.

🥀L'arte di essere fragili 🥀Where stories live. Discover now