Capitolo 57

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Sono passate due settimane da quando mi sentivo con Kaido e le cose sembrano andare bene!
Era gentile con me, mi faceva sentire bene con me stessa e ,se c'era qualcosa che non andava, era sempre pronto ad ascoltarmi...a meno che non fosse estremamente impegnato.

Eppure , mi sembrava molto strano negli ultimi giorni: avevo come la sensazione che mi raccontasse qualche frottola, non mi fidavo al centro per cento...

Forse è solo una mia impressione, forse insicurezza...
Non sono ancora abituata a questo, a una relazione. Era la prima che avevo dopotutto.

Quando eravamo da soli ,come è normale che sia, voleva sempre spingersi oltre con me, cosa che ,puntualmente,gli negavo. Non ero pronta...qualcosa mi diceva di non farlo.

La verginità è un bene maggiore del matrimonio, non solo perché questa ci libera dalle sollecitudini o dagli imbarazzi delle cose temporali, ma anche perché essa tende a rendere una persona più pura, credo...

Essere una ragazza completamente vergine al giorno d'oggi è come essere l'unicorno magico che spara arcobaleni dal didietro.
Nel caso in cui decidessi di non essere più un unicorno, vorrei almeno farlo con una persona di cui sono sicura. Molto sicura.
Sembrerà strano ammetterlo ma, ho paura...
Ho tanta paura.

Gai e Iruka furono al quanto sorpresi che mi fossi fidanzata con lui.
Quando gliel'ho detto, Gai stava quasi per svenire ,mentre Iruka ,dalla sorpresa, sputò addosso ad una signora che , immediatamente, lo stese con la sua borsetta.
Kurenai, come anche il mio maestro, furono al settimo cielo ,mentre Asuma ,al quanto confuso e con un possibile attacco di cuore, spense la sigaretta sulla testa della povera Ino.

L'unico che ha preso le distanze da me , ancora, era solo una persona...
Era un po' che non si faceva sentire in effetti..
Credevo fosse felice per me, e invece non ho avuto nemmeno una sua notizia.
Quella sera, dopo che abbiamo finito di badare al bambino, se ne andò in fretta da casa mia. Si fingeva sereno ma ,infondo, sapevo che qualcosa non andava.

Questa mattina sono stata convocata da Tsunade che, come sempre, diede una missione per la mia squadra e , come sempre, ho dovuto lottare con Konohamaru , indignato da una missione di così basso livello, per poter finalmente partire.
Con l'eccezione che, a causa del paese retrograda in cui stavamo andando, dove ,disgraziatamente, se non eri accompagnata da un uomo si era priva di ogni decisione, si è optato per affibbiarci un accompagnatore. Il classico accompagnatore dai capelli bianco sporco, sguardo assente e maschera sulla faccia. Che potrebbe andare storto infondo!

Era stato deciso ieri che ci saremmo incontrati tutti vicino al ponte, precisamente alle nove del mattino. E, come sempre , "cenerentola" tardava nel presentarsi. C'era d'aspettarselo!
"È di nuovo in ritardo." sospirò il mio allievo, sedendosi a terra.

"È sempre in ritardo." lo corressi mentre tentavo di stare calma ed evitare di distruggere Konoha.
Mi sporsi sulla balaustra di legno del ponte, osservando il riflesso della nugole bianche sulla superficie dell'acqua, e sospirai.

Ormai erano quasi le undici.. la mia pazienza non sarebbe durata ancora per molto.

"Di solito non è così in ritardo!"ci informò Udon preoccupato. "E se fosse successo qualcosa?"
"Forse non si sente bene..."ipotizzò la ragazzina, seguendolo a ruota."Forse si è addormentato mentre leggeva o non si sente bene."
"Qualcuno dovrebbe andare a controllare!"scoppiò l'altro. "Sono stufo di aspettare!"

Era un allusione. Ce l'aveva con me..
D'improvviso, l'acqua del fiume non mi era mai sembrata più interessante di così. Il modo in cui la luce si rifletteva-
"Ah, va bene." dissi con un grugnito irritato. "Ok, ci vado io. Aspettatemi qui, torno subito."

🥀L'arte di essere fragili 🥀Where stories live. Discover now