Capitolo 35

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Aprii piano piano le palpebre non sentendo alcuna lama arrivare.

Mi accorsi solo dopo che qualcosa gli aveva bloccato la mano..o meglio qualcuno..

Non riuscivo a vedere "il mio salvatore" poiché alla luce non mi era favorevole..sgranai un po' gli occhi e vidi finalmente il suo volto.

"JIRAIYA!"
"Beh..ben tornata Shizuka!"mi rispose mentre scaraventò l'uomo lontano da me. "Tutto bene?"
"Sisi.."

Mi liberò dalle catene e mi abbracciò.
"Mi hai fatto preoccupare ragazzina.."

"Scusa..non volevo complicare tutto.."mi scusai con voce roca. "Ma..che ci fai qui?"

"Sono venuto a salvare la mia allieva,mi pare ovvio!"
"E gli altri?"domandai alquanto delusa dal fatto che non fossero lì.
E perché poi?parlavano tanto del lavoro di squadra e mi lasciano qui?!

"Stanno facendo un lavoretto.."mi rispose toccandomi la spalla. "non hai idea del numero di persone che ci sono là fuori."

"Konohamaru?dov'è?"chiesi allarmata.
"Tranquilla..ci sta pensando Hanare a lui."

Intanto l'uomo prese la rincorsa tentando di colpire il mio maestro con la katana.

Reagii d'istinto.

Afferrai la lama con la mano destra nella speranza di fermarlo. E ce la feci.

Sentivo bruciare tantissimo ed era un dolore quasi allucinante.
Il mio sangue percorreva la lama e non la smetteva di uscire.
COME MI È VENUTA IN MENTE UNA CAVOLATA DEL GENERE?!
(non provateci a casa)

"Non ci provare."dissi con fare duro..nascondendo il mio evidente dolore.

"Non ostacolare tuo zio..spostati"ordinò scandendo bene l'ultima parola.

"Tu non sei mio zio."gli feci notare fredda come il ghiaccio. "e non permetterò a nessuno di far del male alla mia famiglia.."

Mollai la presa e improvvisamente gli diedi un calcio allo stomaco che lo fece allontanare di qualche metro per poi dare il via ad uno scontro corpo a corpo.

Prima che potesse colpirmi ,mi abbassai e presi al volo il kunai che mi passò il maestro Jiraiya.

Con la sua katana mi graffiò la guancia ,brucia.
Tentò una seconda volta di colpirmi ma bloccai la lama a terra ,con il piede destro ,e gli diedi un pugno con la mano sinistra per poi usare il ginocchio della gamba opposta e colpirlo dritto sul naso.
Lo attaccai con solo il mio kunai provocandogli ferite profonde.

Solo dopo mi accorsi che quella era una copia..

"Dove sei?!"chiesi nervosa. "Fatti vedere."

Proprio il quel momento sentii qualcosa che mi trapassò lo stomaco..

O meglio quello della mia copia.

Apparii alle spalle del mio aggressore.
"Jiraiya ora!"gridai.

Capì esattamente ciò che intendevo e usò la tecnica della prigionia della bocca del rospo. E nella caduta lo spinsi esattamente dove volevo.

🥀L'arte di essere fragili 🥀Kde žijí příběhy. Začni objevovat