t h i r t y

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why can't we screw everything up
and keep having the best sex?

-tanti auguri, Carolina!- gridó Harry appena Elena gli aprì la porta della sua casa a Los Angeles.

Lo osservó bene, indossava una delle sue felpe del tour, visto che la prima gliela aveva rubata lei. Il sorriso che avava gli rafforzava quelle fossette adorabili.
Teneva in mano di quei palloncini argentati giganteschi con l'iniziale "E", nell'altra aveva un mazzo di girasoli e peonie rosa. Erano anche i suoi fiori preferiti.

-diamine, non so come tu faccia ad essere così fresco dopo un viaggio transoceanico di tredici ore. In ogni caso, tantissimi auguri principino- ridacchió.
-ho bevuto qualcosa come tre Red Bull, probabilmente crolleró in un angolo prima dell'inizio della festa- disse entrando nella casa dove una decina di persone che sistemava le tovaglie, i cuscini, i calici di champagne.

-ah quasi dimenticavo...spero ti piacciano. Non hanno le fragole, ho controllato personalmente- aprì il borsone e tiró fuori una scatola di cioccolatini quando arrivarono davanti alla stanza di Elena.
-avevamo detto niente regali!-
-non è un regalo, lì mangio anch'io e se non ti sbrighi a venire qui vicino a me non ne rimarranno- disse dopo essersi letteralmente buttato sul letto.

Alla fine Elena era stata obbligata a guardare un film che piaceva un sacco ad Harry, doveva chiamarsi qualcosa come "The Notebook", non era per niente il suo genere: l'annoiava parecchio, e per questo cercava di distrarre il suo compagno. Così finirono col fare sesso.
Che in effetti era un ottimo regalo di compleanno per entrambi.

-tra due ore arrivano gli ospiti. Perché non sei ancora pronto?- esclamó Elena quando uscì dalla doccia avvolta in un accappatoio rosa fluorescente enorme.
-non è facile concentrarsi dopo quel che è appena successo- rise lui. Non si era ancora completamente vestito, indossava solo i boxer ed era disteso sul letto con le braccia dietro la testa.

-Harry...- gemette frustrata portando la testa all'indietro.
-non possiamo mandare a fanculo tutto, chiuderci in camera e fare quel che ci riesce meglio?-
-sai benissimo che non possiamo. Adesso alza quel culo e vestiti- disse entrando nella stanza che usava come armadio e il ragazzo la seguì per avvolgere le braccia attorno alla sua esile figura.

-cavoli, hai quasi più vestiti di me- commentó mentre le mani raggiungevano il nodo dell'accappatoio.
-giù le zampe, Styles!- prese la gruccia con l'abito che Versace aveva creato per lei.

Bene, era vestita, anche Harry si era messo dell'idea che avrebbe dovuto partecipare per forza. Mancava solo il make-up e gli accessori.

-che orologio dovrei scegliere?- chiese aprendo due cassetti dove erano disposti circa un centinaio di orologio costosi.
L'inglese si avvicinó con gli occhi sognanti.

-umh...questo direi- ridacchió nervoso scegliendo il Rolex che le aveva regalato.

-ok...dovesti sentirti fortunato, non mostro li mostro a tutti-
-quale emozione, Carolina-

-bene, adesso manca solo il trucco- disse girandosi dopo aver indossato anelli, braccialetti, collane, scarpe e altri accessori vari.

Nel frattempo Harry si era completamente vestito con un completo grigio con una camicia nera.

-posso provare io? Abbiamo tempo, prima che arrivino gli ospiti- chiese il ragazzo per tutto il tragitto dalla cabina armadio al bagno.
-va bene, principino con la passione del make up- si sedette davanti al vanity ed Harry trascinó malamente un altro sgabello.

-peró devi dirmi cosa mettere, per quanto ne so potrei usare l'ombretto come rossetto-
Entrambi scoppiarono a ridere.
-ok, partiamo con il primer e poi metti il fondotinta con quel pennello grande- mise tutti i prodotti davanti a lui, in modo da non fare casini.

-bene. Sai fare la codina dell'eyeliner?-
-coraggioso da parte tua pensare che io sappia cosa sia eye—coso-
In realtà lo sapeva.
Elena sorrise prendendo il pennellino intinto di nero per tracciare una lineetta sottile, lunga ed elegante.

-con le mie mani tremanti non sarei mai riuscito a farlo- disse lui applicandole l'illuminante sugli zigomi alti.
-quando ero piccola, avevo solo l'Allegro Chirurgo come gioco. Sono cresciuta con le mani fermissime- sorrise.

Harry la bació lentamente, mentre lei era distratta. Non si baciavano molto, soprattutto nell'ultimo periodo.

-scusa, dovevo farlo. Adesso posso metterti il rossetto. Emh...quale dei settencento venti milioni che hai qui davanti?-
-questo andrà benissimo- prese un tubetto nero di MAC contenente un prodotto rossastro, quasi marrone.

-non è così male per essere la tua prima volta. Complimenti, principino- si ammirró davanti allo specchio.
-grazie...- venne interrottó dal campanello.
-gli ospiti sono arrivati. Forza andiamo a fingere-

That girl from Carolina- Harry Styles Where stories live. Discover now