f i f t e e n

1.9K 56 3
                                    

you've gotta cut it down

Dicevano che l'orgasmo era la sensazione più potente al mondo, quel genere di sensazione che ti annullava la mente.
Alcuni addirittura ti sconvolgevano talmente tanto da contrarre addirittura tutti i muscoli dell'addome e del resto del corpo, fino alle dita dei piedi che si arricciavano completamente.

Non per niente il sesso era il miglior antistress e la miglior ginnastica universalmente riconosciuti nel mondo.

La chiave per farti rilassare per una manciata di attimi e poi farti ripiombare nel mondo reale l'attimo dopo con la mente di nuovo piena di preoccupazioni e problemi.

Bene, l'orgasmo che Elena ebbe fu di tutt'altro genere.
Fu tutto abbastanza blando e monotono, quasi non lo sentì.

Ansimó appena e poi si alzó dal pube del ragazzo che con cui aveva fatto sesso facendo uscire il pene ormai non più duro.

-sarebbe meglio che te ne andassi- disse mentre si avvolgeva una vestaglia di Versace attorno al corpo nudo.
-non ci coccoliamo nemmeno un po', mamacita?- mise le braccia dietro alla testa mentre si metteva più comodo sul divanetto.
-no Juan. Ricordati che sei nella mia roulette di scena, in un set segreto che implica il fatto che tu non ci possa stare- si sedette su una poltroncina accavallando le gambe in maniera sensuale.

-ti squilla il telefono...è "testa di cazzo narcisista"-
-il fidanzato- sorrise.
-quando pensi di dejarlo? Non fai altro che divertiti con me quando lui non c'è-
-te l'ho già detto fin troppe volte. Non posso, è più difficile di quel che pensi. Inoltre devi andartene, tra trenta minuti devo essere sul set-

-potremmo farlo un altro paio di volte in mezz'ora- sorrise malizioso lui appoggiando tutto il peso su un braccio prima di alzarsi e vestirsi.
-considerato quanto duri- borbottó più con sè stessa che con il cantante colombiano.
-cosa?-
-adesso vattene, non voglio che ti vedano qui in giro-
-sì sì, como quieras mamacita- le fece l'occhiolino e poi uscì dalla roulotte.

-immagino tu abbia un minuto- disse Mark trovando la sua cliente seduta sulla stessa poltroncina a fumare.
-certo, solo per il miglior manager di tutto il mondo- sorrise sbuffando il fumo.

-e anche per Maluma- sorrise sornione.
-già quel ragazzo non è proprio silenziosissimo a scappare- continuó ridendo.
-diamine, è proprio un coglione!-
-già, ma sono costretto a troncare la vostra relazione-
-perché mai? Sei stato tu ad insegnarmi più scandali fanno meglio alla mia immagine-
-non in questo momento, danneggeresti sia te Harry oltre a violare il contratto. Intesi?-
-intesi, e poi il sesso non era nemmeno considerabile decente-
-bene. Renditi presentabile, ti mando la parrucchiera e ti voglio sul set tra venti minuti-
-signorsì signore- rise.

-ciao cara, capo- entró la parrucchiera.
-buongiorno signora- sorrise Elena.

-allora cara, l'hai letta l'ultima?- chiese la donna che le acconciava i capelli passandole una rivista.

C'era un'immagine di Harry, grande quasi come tutta la pagina, vestito interamente di nero sopra ad un palco.

-cos'ha combinato quel cazzone?- sbuffó aprendo direttamente la rivista a pagina trentadue.

Erano settimane che ingnorava le sue chiamate e i suoi continui "dimmi se ho fatto qualcosa di male. H xx", non capiva perché continuasse a firmarsi, come se non avesse salvato il suo numero!
Lo aveva addirittura rinominato da "Harry Styles" a "testa di cazzo narcicista" dopo averla offesa a Chicago.

Aveva tenuto il muso per tutto il viaggio di ritorno.
Furono davvero dure quelle sei ore di silenzio tirato fatto di tensione che si tagliano con il coltello, soprattutto per lui che non capiva cosa avesse fatto di male per meritare una dose rincarata di odio nei suoi confronti.

-dicono che si sia portato un bel po' di fans a letto nelle varie tappe dei concerti- prese a spazzolarle i capelli.

Anche Mark, che cercava di far quadrare tutti gli appuntamenti di Elena, alzó lo sguardo dal suo tablet per sentire la sua reazione. Si sarebbe immaginato qualcosa di tipo nucleare, invece fu abbastanza pacata.

-beh, almeno anche lui si è divertito, invece di deprimersi perché non gli rispondo. Cosa dici Mark, secondo te, è stato Charles a scrivermi i messaggi dal suo telefono?-
-Elena! Di sicuro alla signora non interessano i tuoi problemi di coppia- la riprese il suo manager.
-tesoro, pensi di essere l'unica ad essere obbligata dal proprio agente ad uscire con qualcuno solo per qualche scoop?-
-ah bene, non sei l'unico stronzo ad Hollywood-

Lui le fece il dito medio, da un lato erano fin troppo amici quei due.

That girl from Carolina- Harry Styles Where stories live. Discover now