Immaginate la persona che odiate di più, sì esatto proprio lei.
Bene, ora immaginate di essere costretti per contratto a fingere una relazione con quella persona.
Sembra uno dei peggiori incubi da cui vorreste solo svegliarvi?
Sfortunatamente Ele...
Tornarono al loro hotel, in modo che Harry potesse cambiarsi ed andare al concerto quella sera. Elena decise di non farlo, in effetti aveva un vestito nuovo carino e dei capelli meravigliosi. Poi, non aveva voglia di aprire tutte le buste recapitate direttamente in albergo per cercare quel meraviglioso completo di Versace.
-è arrivata la mia roba?- chiese Harry uscendo dal bagno con solo un asciugamano avvolto in vita. Vide tutte quelle goccioline d'acqua scendere dai capelli lungo il suo corpo tatuato e allenato. Diamine se era eccitante.
-intendi lo shopping di oggi pomeriggio oppure gli abiti per il concerto?- -la seconda cosa che hai detto- disse mentre si toglieva il telo ed indossó dei boxer neri. Probabilmente non sarebbe riuscita ad aspettare la sera per saltargli addosso.
-sul divano- si riprese dai suoi pensieri per niente casti. -stasera vieni a bere qualcosa con noi dopo lo show o preferisci aspettarmi già nuda sotto le coperte?- rise.
Si abbottonó la camicia molto lentamente, tutto solo per tentarla.
-per quanto mi alletti la seconda ipotesi, vengo volentieri...tanto ci sono anche Mitch ed Helene, no?- alzó le spalle e schiacció il pulsante per chiamare l'ascensore.
-sei meravigliosa vestita così, non smetteró mai di dirlo- lui le appoggió una mano sul sedere. -hai una specie di perversione per qualsiasi cosa sia Gucci?- -no è che ti sta bene il rosso- -beh, il vestito non è l'unica cosa rossa. Immagino scoprirai stasera cos'è l'altra- fece l'occhiolino. -mi manderai al manicomio- strizzó una chiappa causando un gemito soffocato da parte di Elena e si aprirono le porte dell'ascensore nella hall.
C'erano già molti paparazzi, ma loro salirono direttamente nel van senza prestarci troppa attenzione.
Il palazzetto era gremito di fan urlanti che impazzirono letteralmente quando Harry si presentó sul palco.
Era sempre un emozione unica per lei sentirlo cantare le canzoni, soprattutto quella che le aveva dedicato e soprattutto se gliela dedicava guardandola intensamente per tutta la durata.
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Elena aveva passato tutto il tempo ai lati del palcoscenico in compagnia di Helene, che si sentiva come a casa essendo in Francia.
-conosco questo posto meraviglioso dove bere qualcosa insieme ed è anche qua vicino- disse la francesina appena finito il concerto, mentre Mitch stava ancora rientrando dietro al palco.
Harry stava ancora recuperando il fiato, ma aveva già finito la terza bottiglietta d'acqua.
Arrivarono a questo bar, che era davvero a due passi dal palazzetto, ma era anche lungo la Senna che creava un'atmosfera magica. Era un posto abbastanza di nicchia frequentato soprattutto da studenti universitari.
