Immaginate la persona che odiate di più, sì esatto proprio lei.
Bene, ora immaginate di essere costretti per contratto a fingere una relazione con quella persona.
Sembra uno dei peggiori incubi da cui vorreste solo svegliarvi?
Sfortunatamente Ele...
Elena arrivó in quella villetta appena fuori Londra, appartenuta al suo finto fidanzato inglese. Un po' isolata rispetto al centro della metropoli, circondata da un grande cancello in ferro dal quale si intravedeva un gigantesco giardino, tutto poco fiorito essendo inverno e soprattutto in Inghilterra. Da fuori era bianca, a due piani e di definizione perfettamente asettica e moderna.
Quella sera ci sarebbero stati i British Music Awards e la coppia avrebbe dovuto presenziare, ma era evidente che nessuno dei due ne aveva voglia.
Harry non le aveva aperto la porta, si era arrangiata con le chiavi date da Charles che era andato a prenderla in aeroporto ad Heatrow. Probabilmente, il cantante dormiva oppure si stava preparando.
Salì le scale, come le era stato detto, ed entró nella prima stanza a destra. Lì si fece una doccia per levare la stanchezza di dosso e si truccó. Le avevano detto di non esagerare, perché in fondo il protagonista era Harry.
Bussarono alla porta, non poteva essere nessun altro se non il padrone di casa. -che vuoi, Styles?- chiese alzando gli occhi al cielo appena gli aprì.
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Lei era ancora in intimo ed Harry aveva solo un asciugamano avvolto attorno ai fianchi.
-non li hai dei vestiti?- -mi stavo cambiando e poi non è la prima volta che mi vedi così- alzó le spalle. Styles sbuffó e si passó una mano tra i capelli.
-hai finito l'acqua calda, volevo solo fartelo pesare sulla coscenza- disse facendole il dito medio. -adesso vestiti prima che mi venga duro- Elena sorrise e chiuse la porta.
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Un paio d'ore dopo uscirono e salirono nella limousine che li avrebbe accompagnati fino all'inizio del red carpet.
-direi che delle scuse sono d'obbligo. Mi dispiace di averti trattato in quel modo, non sei un oggetto di mia proprietà visto che tantomeno siamo fidanzati- -scuse accettate, a me dispiace di averti chiamato stronzo bipolare e in vari altri modi- Lui ridacchió, in effetti l'aveva sentita urlare parecchi insulti mentre si allontanava quella volta.
