n i n t e e n

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I think he friendzoned you

Scesero le scale appena sentirono il campanello suonare, segno che era arrivati degli ospiti.

-Harry caro, non mi avevi detto che avresti portato la tua fidanzatina...e che fidanzatina!- commentó una signora anziana e poi andó a strizzare le guance al nipote.

-nonna, penso tu la conosca. Ha recitato in quel film con DiCaprio e Brad Pitt-
-oh certo che l'ho riconosciuta, e devo dire che sei addirittura più bella di persona...fatti abbracciare- esclamó la donna avvolgendo le braccia al collo di Elena lasciandola senza fiato.

-grazie mille signora, è un piacere anche per me conoscerla- sorrise imbarazzata appena si staccarono.

-Harold!- gridó con voce troppo acuta una ragazza entrata in casa da due secondi.
Era bionda, alta ed incredibilmente magra.
-Alice, cavolo quanto tempo!-
I due ragazzi si abbracciarono. Probabilmente erano amici di vecchia data quindi andó vicino a presentarsi. L'aveva riconosciuta perché aveva visto delle sue foto appese nella camera del riccio.

-Alice, lei è Elena la mia fidanzata-
Le donne si strinsero le mani, ma l'amica la guardó in cagnesco.
-così è questa la famosa attrice che ti ha lanciato quel drink due anni fa e che ora è spuntata dal nulla dicendo di essere la tua fidanzata, piacere- commentó acida.

-è pronto!- gridó Anne dalla cucina.

Si sedettero al tavolo rotondo apparecchiato sontuosamente per l'occasione.
Elena aveva la conoscente d'infanzia di Harry davanti e continuava a guardarla di sbieco.

-cos'ho fatto di male alla tua amica? Sembra che le abbia ammazzato il cane- sussurró all'orecchio di lui.
-è fatta così, che dici dovremmo fare qualcosa per sembrare fidanzati davanti alla mia famiglia?-
Lei gli diede un bacio sulla guancia, molto vicino alla bocca e poi gli fece l'occhiolino, sicura che Alice li stesse guardando.

Le arrivó la conferma che li stava fissando, come le arrivó il calcio da sotto la tavola ben assestato proprio nello stinco e proprio dalla direzione di Alice.

Elena sobbalzó causando una risata da parte di Harry che per poco non si strozzó con il vino che stavano bevendo.

Tutta l'attenzione era incentrata su di loro, quasi tutti i cugini, che erano simpaticissimi e gentilissimi, continuavano a dire quanto fossero carini e dolci come coppia. Il che mandava in bestia Alice, tra un po' sarebbe espolsa dalla rabbia.

Osservava ogni singolo movimento di Harry soprattutto se includevano Elena, come quando il suo finto fidanzato ha appoggiato la mano sulla coscia di lei, solo che non riusciva a vedere il groviglio di sentimenti contrastanti dentro della ragazza.

Ad un certo punto il pranzo di Natale finì, alcuni zii si piazzarono davanti alla televisione per guardare una partita di calcio, alcune zie rimasero sedute a tavola a spettegolare. Invece quasi tutti i giovani andarono a sedersi sul portico dove iniziarono a parlare meno ingessati rispetto a quando c'erano i genitori.

Elena si accese una sigaretta, erano due giorni che non fumava e in qualche modo doveva scaricare la tensione e poi aveva mangiato troppo quindi sperava di digerire.

-lo sapevo che alla fine non eri poi così perfetta- si voltó e trovó Alice.
Diamine, si era allontanata da tutti per non dover vedere la sua faccia e lei si metteva a seguirla!

-fammi capire, dolcezza, tu chi cazzo ti credi di essere?- domandó sbuffando il fumo.
-la migliore amica di Harry e per questo posso dirti che non sei la ragazza giusta per lui-
-secondo me sei solo l'amica d'infanzia che probabilmente è stata friendzonata, ma continua ad illudersi che prima o poi lui tornerá da lei e intanto continui ad odiare ogni singola ragazza che ti presenta soltanto perché tu rosichi- sorrise sorniona continuando a fumare tra una frase e l'altra.

-sono stata il suo primo bacio- rispose piccata.
-tutto qui? Cara, dovresti sapere cosa gli ho fatto stamattina- alzó le sopracciglia scrollando la cenere dalla sigaretta, era arrivata quasi al filtro.

Lei la guardó con aria sconvolta ed indignata.
-adesso scusami, la sigaretta è finita e torno dagli altri. Ti consiglio di andare avanti, tesoro, lui non ti merita- pestó il mozzicone e poi fece l'occhiolino ad Alice.

-sei stata tipo wow!- esclamó Gemma venendole vicino.
-stavi origliando, Styles?- ridacchió.
-no, stavo venendo a cercarti ma ti ho sentito spegnere così Alice ed è stato meraviglioso, tranne la parte di quello che hai fatto con mio fratello...comunque avrei sempre voluto dirle quelle cose ma non ho mai avuto il coraggio. Diamine, se tu ed Harry foste davvero fidanzati sarei felicissima di avere come cognata una persona come te- disse con aria sognante.

-possiamo rimanere amiche anche quando io e lui ci dovremmo lasciare, non penso sarà una cosa così dolorosa da non riuscire a vederci più- prese la bionda sotto braccio.
-la considero un'ottima idea, Owens- sorrise.

-vi siete coalizzate contro di me? Questa cosa è davvero inquietante- disse Harry con una vocina acuta mentre parlava con i cugini.

-già, che ne dici Gemma di raccontarmi qualche aneddoto imbarazzante sul tuo caro fratellino nonché mio fidanzato?-
-tipo quando hanno chiamato la mamma da scuola perché il caro ragazzo aveva avuto un erezione durante l'ora di ginnastica? O quando per sbaglio ha aperto lo sportello della cucina tirandolo in faccia al suo migliore amico dell'epoca?-

-Dio mio, vi sto odiando un sacco- si coprì gli occhi con una mano.
-o tipo quando si è calato i pantaloni in chiesa all'età di cinque anni?-
-questo è davvero interessante, continua- appoggió la mano sotto al mento pronta ad ascoltare ogni singolo dettaglio.

A fine serata Elena ed Harry si trovarono di nuovo nello stesso letto in pigiama a guardare commedie romantiche e stupide su Netflix, con lo stesso muro di cuscini, solo più basso.

-credi sia arrivato il momento di scambiarci i regali?- domandó Harry.
-finalmente, voglio sapere se il mio primo regalo di Natale è azzeccato oppure no- sorrise lei mettendosi seduta dopo aver preso la scatoletta.
-hai fatto dei regali anche alla mia famiglia e mi sembravano appropriati, per essete il tuo primo Natale. Quanto vuoi che sia bizzarro il tuo- commentó e prese il pacchetto di Elena.
-al mio tre li scartiamo? Uno, due...tre!-

-Harry, non dovevi diamine! Perché cazzo mi hai regalato un Rolex?-
Osservó l'orologio dannatamente costoso modello Dayjust di colore argento con i dettagli oro e dei diamantini nel quadrante.
-sai benissimo che non era un problema per me, comunque guarda cosa c'è scritto dietro-

Lesse "Carolina" e sorrise.

-stai facendo sfigurare il mio regalo, aprilo-

-un viaggio a Venezia? Perché?-
-mentre eri ubriaco a Los Angeles continuavi a blaterare quanto bella fosse e che non ci fossi ma stato. Così ho chiesto a Charles e avevamo un po' ti giorni liberi tra il concerto a Milano ed il prossimo quindi potremmo visitare quasiasi cosa tu voglia- tentó di sorridere emozionata, ma l'idea di passare altro tempo con Harry l'agivata da una parte e la disgustava dall'altra.

That girl from Carolina- Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora