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Stavamo tornando a casa e nessuno aveva detto niente da quando eravamo partiti

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Stavamo tornando a casa e nessuno aveva detto niente da quando eravamo partiti.
Per l'esattezza, nessuno aveva detto niente da quando avevamo trovato quel biglietto da parte di Minho.
Taehyung si era arrabbiato così tanto che aveva tirato un pugno al muro, ferendosi le nocche delle dita, mentre l'ansia che provavo io si era trasformata in un attacco di panico.
Taehyung aveva dovuto alzarmi da terra e calmarmi finché non smisi di piangere.
Cosa voleva quel ragazzo da me?
Ero stanca, non potevo nascondermi per il resto della mia vita a causa di quel pazzo.

«Quando saremo a casa passiamo anche dalla polizia del posto, la situazione sta diventando insostenibile»

Guardai Jin e annuii con la testa.
A differenza dell'andata, Taehyung ora era seduto accanto a me, e non mi lasciava la mano neanche per un secondo.
Osservavo la sua mentre teneva la mia.
Era così gonfia e dolorante che sicuramente gli faceva male.

«Tae?»

«Mmh?»

«Ti fa tanto male?»

Si guardò la mano e sorrise.

«Non preoccuparti principessa, è tutto a posto!»

Mi sentivo dannatamente in colpa, principalmente per il fatto che avevo coinvolto gli unici amici che ero riuscita a farmi in una situazione che riguardava il mio passato.
Non volevo che tutto ciò li travolgesse come aveva travolto me, non avrei potuto sopportarlo.
Già aveva coinvolto Chanyeol una volta, non volevo che la storia si ripetesse.

Sentii Taehyung muovere le dita e accarezzarmi il palmo della mano.

«Non pensarci troppo, andrà tutto bene»

Annuii e sorrisi.

Il viaggio terminò in fretta, non parlammo molto, e forse era meglio così, nessuno sapeva esattamente cosa dire.

Io e Taehyung scendemmo per primi dall'auto non appena arrivammo di fronte a casa mia.
Salutammo i ragazzi, Jiwoo e Jiho, ed entrammo finalmente in casa.
Queste vacanze di primavera erano state davvero stancanti e movimentate, e non vedevo l'ora di gettarmi sul mio letto.

«Puoi rimanere a dormire se vuoi Tae, mia madre fa il turno notturno quindi probabilmente tornerà domani verso le dieci»

Taehyung nel frattempo appoggiò i nostri bagagli vicino alla porta e si gettò a peso morto sul divano.
Guardai nuovamente la sua mano ferita e andai subito a prendere la cassetta del pronto soccorso che mia madre teneva in bagno.
La presi ed andai nuovamente da lui.

«Dammi la mano»

«Non è necessario-»

«Muoviti»

Rise mentre allungava la mano verso la mia.
La afferrai e iniziai a disinfettarla, cercando di non fargli male.

«Sei veramente uno stupido»

Gucci Boy  (Kim Taehyung)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora