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Non sapevo di preciso quanto tempo ero rimasta lì dentro

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Non sapevo di preciso quanto tempo ero rimasta lì dentro. L'unica certezza che avevo era il fatto che non volevo uscirci tanto presto. Anzi, più rimanevo lì da sola, più mi sentivo meno insignificante e umiliata.
Piansi in silenzio, ignorando il fatto che le lezioni erano ormai iniziate da un pezzo. Probabilmente avrei dovuto chiedere a Jungkook tutti gli appunti, considerando che era l'unica persona della mia classe con cui avevo scambiato almeno due parole.

Dopo aver finalmente finito di piangere, uscii dal bagno e mi specchiai prima di tornare in aula. Ero in uno stato pietoso. Il poco trucco che avevo messo era sparito completamente grazie alle lacrime versate e i miei occhi avevano assunto un colorito rosso sangue, senza contare il gonfiore che aveva preso il sopravvento. Ero in uno stato davvero orribile.
Mi sciacquai quindi il viso con l'acqua fredda, bagnandomi anche la frangetta e uscii finalmente da quella porta.
Iniziai a camminare verso la mia aula con lo sguardo fisso sul pavimento, fino a quando non vidi qualcuno fermo immobile di fronte a me che mi bloccava il passaggio.
Alzai lo sguardo e lo vidi.

Kim Taehyung.

Appena i nostri occhi si incontrarono, i miei si fecero ancora più lucidi, pronti a rilasciare altre migliaia di lacrime, che non pensavo di avere ancora.
Non sapevo come mai, ma nel momento in cui il mio sguardo incrociò il suo, mi sentii come se avessi voluto piangere a dirotto ed esternare tutta la sofferenza che stavo provando in quel momento.

«Cosa è successo?»

Ero triste, arrabbiata con il mondo, affranta.

«Ti importa sapere cosa è successo?»

Lui sbuffò.

«Dai non fare la dura, ti ho visto parlare col tuo amato e poi sei sparita in quel bagno per più di un'ora. Hai pianto?»

Distolsi lo sguardo.

«No, non ho pianto»

«La tua faccia è un disastro, certo che lo hai fatto»

Sorrisi. Non sapevo come mai visto che mi aveva appena offesa praticamente. Però lo feci comunque, forse perché era semplicemente stato sincero e mi aveva detto le cose in faccia. O forse perché aveva capito solo guardandomi che avevo pianto e che stavo male.

«Avete litigato?»

Non solo avevamo discusso, ma lui sapeva che ero innamorata di lui, quindi mi aveva pure rifiutata praticamente.
Questo però ancora non lo sapeva.

«La situazione è più tragica di quello che immagini Kim»

«Lo immagino, vieni, andiamo a distrarci un po'»

Mi prese per il polso e mi tirò con se, portandomi alla sua auto.

«Scusa dove andiamo? Abbiamo lezione, almeno, io ho lezione, di te poco mi importa»

Gucci Boy  (Kim Taehyung)Where stories live. Discover now