«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa»
«Sei solo una piccola mocciosa»
Park Iseul era sempre stata una ragazza timida e riservata, che preferiva starsene per conto suo se non con il suo migli...
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Il viaggio in auto fu stranamente carino. La musica alla radio riempiva l'auto e spesso e volentieri ci cantavamo pure sopra, facendo gli idioti. Proprio come si vedeva nei film romantici in cui la coppia cantava appassionatamente insieme sembrando dannatamente felice. Cosa che eravamo, mi sentivo così felice che avevo paura fosse un sogno. Kim Taehyung mi aveva reso la vita migliore in così poco tempo.
«Siamo arrivati piccola»
Afferrai la borsa, sistemai il vestito e scesi anche io dalla macchina, andando accanto a Taehyung.
«Finalmente hai deciso di comprarti qualcosa di decente»
Lo fulminai.
«Guarda che decente non è sinonimo di costoso»
«Invece si»
«È inutile parlare con te»
«Vieni, entriamo da Gucci!»
«Scordatelo Taehyung!»
Mi trascinò praticamente dentro con la forza, guardammo un paio di cose fino a soffermarci su un maglione in particolare. Il colore era principalmente il rosso, certo, aveva praticamente altri mille colori, ma era splendido.
«Questo ti starebbe alla grande»
«No, non credo»
«Beh..» mi guardò il seno per un secondo anche se cercai di convincermi che era stata solo una mia impressione. «Gli scolli a V ti stanno alla grande, quindi si, ti starebbe bene quel maglione»
Come non detto.
«Taehyung, sei un pervertito»
Mi mise un braccio intorno al collo e mi strinse verso di se.
«Sei la mia ragazza e ora posso farli questi commenti»
«Tu li fai sempre questi commenti»
In quel momento una commessa ci interruppe, e la cosa peggiore era il fatto che stava palesemente flirtando con il mio fidanzato, e per giunta così spudoratamente di fronte a me.
«Penso che ti starebbero benissimo le camicette della nostra collezione»
«In realtà sono qui per la mia fidanzata»
Ben detto.
«Ah capisco, beh se hai bisogno di me non esitare a chiamare»
Sbuffai e la commessa inutile se ne andò.
«Non è possibile che ovunque andiamo ci sia sempre qualche oca che flirta con te, impressionante»
«Tanto io ho occhi solo per te, e per quella scollatura»
