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Quando salimmo in macchina rimanemmo in silenzio. In realtà facevo la parte di quella sicura di se stessa, ma ero sempre imbarazzata e insicura, considerando che non avevo mai fatto nulla di simile prima e non sapevo nemmeno se era normale quello che effettivamente stavo facendo con un ragazzo che non era nemmeno il mio vero fidanzato.

«Puoi parlare sai»

Mi girai verso Taehyung che stava ancora guardando la strada dopo aver pronunciato quelle tre parole.

«Non ho nulla da dire»

«Puoi dire quello che vuoi, tu parli sempre molto! Il fatto che non ci sopportiamo non ti impedisce di parlare»

Sorrisi. Poteva sembrare quasi simpatico, peccato che fosse un enorme viziato.

«Hai detto bene, non ti sopporto»

«Non dici così però quand-»

«Zitto idiota»

Sorrisi e guardai fuori dal finestrino. Nonostante tutto, non avevamo un brutto rapporto. Mi piaceva passare il tempo con lui.

«Beh, stavo pensando..»

Mi rigirai a guardarlo mentre guidava. Il suo braccio teso sul volante, coperto dalla giacca di pelle e quei capelli che gli ricadevano sulla fronte, lo rendevano ancora più attraente di quello che già non fosse.
Non sapevo il motivo, ma continuavo ad ammirarlo mentalmente come se fosse dio sceso in terra. Era incredibilmente bello, l'avevo pensato anche al nostro primo incontro, quando mi fece cadere i libri a terra senza nemmeno raccogliermeli. Avrei voluto spaccargli la faccia.
Eppure eravamo diventati quasi amici, a fingere di avere una specie di relazione tenendoci occupati l'uno con l'altro.
Chi lo avrebbe mai detto?

Comunque tornai con la testa sulle spalle e risposi alle sue parole che avevo quasi ignorato.

«Ah perché tu pensi?»

Il suo sorriso quadrato non tardò ad arrivare, cosa che ovviamente fece sorridere anche me.

«Dovrei ripagarti dei tuoi servizietti»

Lo guardai schifata.

«Non dirlo come se fossi una delle tue puttane temporanee Taehyung, sarebbe molto carino da parte tua grazie»

«Non intendevo questo»

In quel preciso istante l'auto accostò e ci ritrovammo parcheggiati al buio, in una zona totalmente vuota e abbandonata lungo il tragitto.

Rimase fermo per un minuto a guardare la strada, più precisamente, sembrava stesse guardando il nulla.

«Taehyung? Tutto b-»

Improvvisamente si slacciò la cintura, si allungò verso di me, slacciando anche la mia e, afferrandomi per i fianchi, mi ritrovai seduta sulle sue gambe muscolose.
Le sue mani mi strinsero i fianchi, scoperti dalla canottiera nera che indossavo sotto la giacca di pelle.

«T..taehyung?»

«Non so quanto potrò resistere piccola Park»

«Cosa fai?»

I nostri sguardi erano fissi l'uno nell'altro, come se nessuno dei due volesse staccarsi più. I miei occhi si spostarono istintivamente sulle sue labbra, dio erano così vicine al mio viso, così vicine alle mie labbra, così vicine che sentivo il suo caldo respiro affannoso sulla mia pelle.

Era tutto così dannatamente sbagliato quello che stavamo facendo, eppure, perchè diavolo stavamo continuando a farlo?

«Tae..hyung.. dovremmo andare.. Chan-»

Gucci Boy  (Kim Taehyung)Kde žijí příběhy. Začni objevovat