«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa»
«Sei solo una piccola mocciosa»
Park Iseul era sempre stata una ragazza timida e riservata, che preferiva starsene per conto suo se non con il suo migli...
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A seguito della brillante idea di mia madre, uscimmo di casa insieme. A quanto pare alla fine Taehyung aveva deciso di tornare a casa per prendere dei vestiti per andare a scuola, visto che effettivamente non poteva andarci conciato in quel modo e con gli stessi vestiti. Ma non c'era il padre a casa? Non aveva detto che gli aveva detto che era da un amico?
«Ma..tuo padre non era a casa?»
Ero curiosa della sua risposta onestamente.
«Sì, ma se ci sei tu non mi dice nulla»
Inarcai le sopracciglia mentre camminavamo.
«Perché dovrebbe dirti qualcosa?»
Lui sospirò e continuò a guardarsi di fronte.
«Te l'ho detto principessa, è un uomo complesso..ma non parliamo di me, ho una cosa da proporti sai!»
La cosa ovviamente mi preoccupava, ma cercai di non sembrare troppo interessata alla cosa.
«Sentiamo»
Mentre aspettavo una sua risposta, continuammo a camminare lungo una via che non avevo mai percorso, pur essendo non troppo lontana da casa mia. Forse perché praticamente mi spostavo sempre in macchina con Chanyeol, quindi non avevo mai fatto caso a questi piccoli dettagli che si potevano notare passeggiando lentamente. Presto avrei scoperto dove abitava il principino viziato, ero quasi curiosa.
«Ieri sera..»
Il mio viso iniziò ad arrossire quando sentii quelle parole che mi fecero tornare con i piedi per terra, lontano dai miei pensieri. Che imbarazzo al solo pensiero.
«Dio... ti prego dimenticatene! Ti chiedo pure scusa se vuoi ok? L'alcool fa brutti scherzi, non era mia intenzione, che cosa imbarazzante»
Risi nervosamente cercando di sdrammatizzare la situazione, anche se non c'era effettivamente niente da ridere.
«Mi è sembrato di capire che quello che hai fatto lo hai fatto per il semplice motivo che il tuo fidanzatino è più esperto di te giusto?»
«Ti ho detto di lasc-»
Quando mi interruppe, sgranai gli occhi a causa delle sue parole.
«Ti voglio aiutare»
Scoppiai a ridere alla sua affermazione. Perchè avrebbe dovuto aiutarmi visto che non eravamo nemmeno amici?
«Kim noi praticamente ci odiamo, perché mi dovresti aiutare? Non che io ne abbia bisogno, ma ci conosciamo da così poco che siamo praticamente due sconosciuti»
Lui sorrise.
«Beh a me sembra che tu ne abbia bisogno invece, e poi con un tipo esperto come me farai di sicuro colpo sul tuo amico playboy»
