«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa»
«Sei solo una piccola mocciosa»
Park Iseul era sempre stata una ragazza timida e riservata, che preferiva starsene per conto suo se non con il suo migli...
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Erano circa le quattro del mattino quando finalmente decidemmo di andare a dormire dopo aver parlato a lungo del più e del meno. Non avrei mai e poi mai pensato di trovarmi così bene con un ragazzo come lui. Taehyung era il mio completo opposto. Ricco, viziato, popolare e desiderato, il contrario del mio tipo ideale. Ma parlando con lui si capiva che in realtà era piuttosto dolce e gentile, beh, solo con le persone che gli andavano a genio.
«Taehyung?»
Ero tornata a sedermi sulla poltrona dopo il nostro momento romantico sul letto. Avevamo deciso di fare le cose con calma e probabilmente era la cosa più saggia da fare, considerando che non avevo nessun tipo di esperienza e che Taehyung non aveva l'immagine di perfetto fidanzato, quindi probabilmente anche lui doveva abituarsi, così come la sottoscritta.
«Mmh?»
«Io non ho problemi a dormire su questa poltrona.. sono abituata ad addormentarmi ovunque quindi non mi peserà»
«Dormi sul mio letto Iseul»
Arrossii improvvisamente e scossi la testa.
«Stai pensando per caso a qualcosa di perverso piccola Park?»
Subito si alzò e venne verso di me, afferrandomi per la vita e appoggiandomi sul letto accanto a se.
«No, ti piacerebbe»
«Perchè stai arrossendo allora?»
Quel suo sorriso così saccente mi faceva venire l'ansia, come se sapesse esattamente a cosa stavo pensando. Dio, ma perchè avevo questo tipo di pensieri su di lui? Non eravamo fidanzati da neanche ventiquattro ore e già pensavo a queste cose?
«Fa solo caldo in questa stanza»
In quel momento mi trovai distesa sul letto con il corpo di Taehyung sopra il mio, sovrastandomi e tenendosi alzato attraverso le mani che schiacciavano il materasso accanto a me.
«C..che.. fai?»
«Non è che per caso vuoi che ti faccia qualcosa invece principessa?»
Appoggiai le mani sul suo petto, come per tenerlo fermo e non farlo avvicinare. Il mio cuore non poteva reggere tutto quello che stava succedendo.
«No»
Scese e si sdraiò accanto a me, scoppiando a ridere.
«Non ti avrei fatto nulla stupida, a meno che tu non lo voglia, non ti toccherò. Non ancora, voglio che la tua prima volta sia speciale»
Arrossii nuovamente.
«Smettila di parlare di queste cose, mi imbarazza ok? Sei contento? E non dormirò nel tuo letto, pervertito»
Mi alzai, ma subito il suo braccio si allungò verso di me e mi prese nuovamente per i fianchi, facendo aderire il suo corpo al mio, abbracciandomi da dietro e tenendomi stretta a se.
