«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa»
«Sei solo una piccola mocciosa»
Park Iseul era sempre stata una ragazza timida e riservata, che preferiva starsene per conto suo se non con il suo migli...
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Finalmente, dopo quella lunga notte di avvenimenti, tornammo a casa. Era tardissimo, e al solo pensiero di svegliarmi in meno di cinque ore, mi sentivo male.
Una volta entrati in casa, gettai la felpa sul divano, ringraziando mentalmente il riscaldamento che subito mi scongelò, considerato il freddo che faceva.
«Aspetta qui, ti prendo qualcosa che puoi mettere per dormire»
Taehyung mi sorrise.
«Posso dormire anche nudo sai»
«Sapevo che lo avresti detto, ma no, tranquillo, non è necessario»
Entrai nella camera di mia madre, aprii il suo enorme armadio, e nell'angolo più remoto trovai lo spazio dedicato alle cose di mio padre. Sapevo di poterle trovare, sapevo che non le avrebbe mai buttate. Forse perchè gettarle via avrebbe significato dimenticare. E lei non era pronta a farlo.
Presi quindi una maglietta a mezze maniche e un paio di pantaloncini a caso, uscendo così dalla stanza ed andando in salotto, dove Taehyung stava sul divano a guardare la tv.
«Sentiti pure a casa tua comunque» Lo sentii ridere. «Non sono costose come le tue cose inutili di Gucci, ma andranno benissimo lo stesso»
«Non insultare i miei vestiti»
«Sì, come no, il bagno è infondo al corridoio, puoi cambiarti e rinfrescarti lì»
Mentre Taehyung andava in bagno, preparai la cassetta del pronto soccorso per medicare la sua mano. Era stato davvero carino a difendermi. Nessuno, oltre a Chanyeol, lo aveva mai fatto, qundi gli ero davvero riconoscente per quello che aveva fatto per me. Nel frattempo, mentre aspettavo il suo ritorno, afferrai finalmente il cellulare, notando così gli innumerevoli messaggi di Chanyeol ed una chiamata curiosa da parte di Jungkook. Risposi quindi prima a Chanyeol, dicendogli che stavo bene e che ci saremmo visti davanti al cancello del college e poi premetti sul nome di Jungkook per vedere se aveva bisogno di qualcosa.
«Sì, pronto?»
«Jungkook? Ho visto che mi hai chiamata, ti serviva qualcosa?»
«Sì, in realtà ti avevo chiamata solo per chiederti se domani ci saresti stata alla lezione di scienze, il solo pensiero di affrontarla da solo mi annoia già»
Risi. Era veramente un ragazzo adorabile.
«Certo, non potrei mai abbandonarti»
«Abbandonare chi?»
In quel momento Taehyung uscì dal bagno con i capelli bagnati e un asciugamano tra le mani. Quel ragazzo era di una bellezza strabiliante, non potevo smettere di ammetterlo.
«Era V quello?»
Tornai con i piedi per terra e continuai a parlare con Jungkook, che probabilmente si stava chiedendo cosa ci facesse il suo amico a casa mia così tardi.
