I: trattieni il fiato e conta i giorni

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La campanella era ormai suonata da dieci minuti, quando Vittorio arrivò nella piazzetta difronte alla scuola e si avviò velocemente in classe, sperando di arrivare prima che la professoressa facesse l'appello.
Entrò a scuola e nell'atrio salutò Lea, l'unica bidella con cui era riuscito a fare amicizia grazie a sua sorella Clara, che come lui aveva frequentato lo stesso liceo classico nel quale lei si era appena diplomata. Per Vittorio era il primo anno in quella scuola senza sua sorella e nonostante fosse per lui una sensazione strana, non ci faceva troppo caso. Salendo le scale non poté che fare una smorfia di disgusto nel vedere Noah Butler e Penelope Greco che si baciavano intensamente davanti a tutti gli altri studenti senza preoccuparsi minimamente di poter dar fastidio e di fretta Vittorio entrò in classe.
<< Non ci credo, siamo in quarta! Ti rendi conto!>> disse Carolina, una compagna e amica di Vittorio, non appena lui si sedette vicino a lei.
<<eh già>> rispose con indifferenza lui
<<ma come fai a essere così indifferente, tra due anni saremo fuori da questa scuola>>
<< e ciò mi dovrebbe dispiacere?>>
<< no va beh, però a me fa stranissimo.>>
<< senti Carol, anche a me fa strano. Ma il mio unico obiettivo per questi due anni è cercare di star fuori da tutti i drammi da primini arrapati, cercare di avere una media decente e impegnarmi per i progetti che possano fruttarmi un minimo per l'università. Niente di più>>

Vittorio provava in effetti una sorta di repulsione per il suo liceo. Aveva passato tre anni davvero duri, tra professori indifferenti alla condizione psicologica degli studenti e compagni troppo falsi e arrivisti da poter definire amici e l'unica cosa che gli interessava era veramente uscire dal liceo al più presto e con meno intoppi possibili.

<<E al momento quale sarebbe la facoltà che hai scelto e che certamente non cambierai da qui alla fine della quinta?>> continuò Carolina

Vittorio fece una smorfia ironica in risposta all'amica per poi buttare l'occhio sull'uscio della porta dal quale si vedeva chiaramente la professoressa di storia che rimproverava aspramente Noah e Penelope per lo spettacolo di effusioni che avevano pensato di metter in scena per il loro pubblico.
<< oddio finalmente qualcuno le dice qualcosa, quella ragazza ha davvero oltrepassato ogni limite>> continuò Carolina
<< solo lei?>>
<< beh è ovvio che è lei la mente, Noah non è così, è molto dolce in realtà, non fa di certo cose del genere per sua volontà>>
<< non sapevo non fosse in grado di intendere e di volere>>
<< dovevi vederlo quest'estate in barca a vela con manu, davvero due cuori>>
Vittorio sbuffò ironicamente e cerco di troncare il discorso prima che l'amica decidesse di dilungarcisi troppo.

Carolina era una ragazza diversa dalle altre, un'esasperante romantica la definiva sua madre. Molti la ritenevano ingenua o semplicemente stupida, ma in realtà confondevano la sua gentilezza per altri tratti più banali e riduttivi. Era figlia di uno degli uomini più ricchi della città ed era proprio grazie a suo padre che era riuscita a conoscere Noah Butler e Emanuele Gozzi, anch'essi figli di ricchi uomini, colleghi del padre di Carolina.

Vittorio non aveva una grande considerazione dei due, soprattutto di Emanuele, lo considerava un viziato superficiale, che si preoccupava più dei vestiti della gente con cui parlava piuttosto che delle loro idee ed in parte era vero. Noah invece gli era indifferente, non lo considerava una grande persona, forse perché riteneva che non avesse una personalità o forse perché sembrava non essere in grado di fare scelte proprie e che mascherasse questa sua infantilità dietro l'estetica da "bad boy" americano che secondo Vittorio serviva proprio a compensare una mancanza di personalità.

Carolina però non notava tutto ciò nei due ragazzi probabilmente perché li conosceva entrambi meglio di Vittorio o forse solo perché tendeva a vedere sempre il meglio nelle persone. Voleva tantissimo bene a Emanuele, i due erano praticamente cresciuti insieme e avevano condiviso tantissimi viaggi ed esperienze mentre per Noah, Carolina provava altri tipi di sentimenti.

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now