«Scusami...non volevo»

«Mi piace quando lo fai, tra l'altro, le somigli molto, non esteticamente, proprio nei modi di fare, era sempre stata una rompi palle, proprio come te»

Sorrisi. Neanche gli risposi, semplicemente sorrisi.

«Tu ora mi devi qualcosa piccola Park»

Si avvicinò a me e cambiò completamente espressione, guardandomi maliziosamente. Arrossii guardando il pavimento e cercando qualcosa da dire.

«Non saprei...»

«Principessa, non ci vuole molto, devi solo appoggiare la tua bocca-»

Lo interruppi subito.

«Zitto! So come si fa, non è quello il punto!»

Rise di nuovo.

«Come fai a sapere come si fa se non hai-»

«Giuro che se non la smetti me ne torno a casa»

Subito si alzò dal letto e si mise in piedi esattamente di fronte a me, come se stesse aspettando che facessi qualcosa.
Iniziai a chiedermi mentalmente come cavolo mi fossi messa in quella situazione imbarazzante. Non sapevo nemmeno da che parte iniziare, beh certo, sapevo le basi insomma, come ogni adolescente, ma la pratica era totalmente diversa dalla teoria.
Ero imbarazzata da morire, eppure per lui certe cose sembravano così normali che le faceva apparire come qualcosa di semplicissimo e privo di valore.

«Sto aspettando»

«Non mettermi fretta»

Alzai lo sguardo di sfuggita e lo vidi sorridere, poi con gli occhi, tornai sulla sua figura di fronte a me. Mi allungai quindi verso di lui e con le mani iniziai a slacciargli lentamente la cintura. Continuai ad agire con movimenti lenti, cercando di essere il più delicata possibile, visto che non sapevo proprio cosa gli piacesse esattamente.
Dopo aver slacciato la sua cintura, slacciai il bottone dei jeans azzurri che portava e gli abbassai i pantaloni imbarazzata, lasciandolo in boxer, quei boxer che mostravano la sua erezione totalmente evidente. In realtà mi venne da sorridere visto che sembrava che tutto ciò gli stesse piacendo molto. Non che a me effettivamente non stesse piacendo, solo che semplicemente mi sentivo più in imbarazzo di quanto non lo fosse lui.

«Non ti illudere, non è merito tuo»

Sorrisi.

«Si certo, come no»

«Muoviti»

«Ho detto di non mettermi fretta»

Sinceramente parlando, non avevo mai visto un pene dal vivo. Non era per essere volgare o altro, ma come tutte le ragazze che non avevano esperienza come me, mi ero limitata ad una conoscenza di base, come qualche foto durante educazione sessuale o in giro su internet, oppure, per informazione personale, mi ero documentata su qualche porno, come pensavo fosse normale. Quindi, la maggior parte dell'imbarazzo e del disagio, erano dovuti principalmente a questo.

Finalmente quindi trovai il coraggio di togliergli anche l'ultimo indumento che mi separava dalla sua intimità, a cui avvicinai subito il mio viso, senza pensarci due volte.
Iniziai a baciare la punta del suo membro, e quando iniziai a sentirlo respirare affannosamente, cominciai a leccarlo e a muovermi lentamente avanti e indietro, aiutandomi anche con la mano, considerando che non era esattamente così piccolo come immaginavo, o come pensavo di immaginare.

KIM TAEHYUNG'S POV

Nel momento in cui iniziò a prenderlo in bocca pensavo di stare per morire. La mia espressione manifestava esattamente il piacere che stavo provando in quel momento. Quel piacere che stavo cercando di contenere in ogni modo possibile e immaginabile.

Gucci Boy  (Kim Taehyung)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang