Do I Wanna Know? (Traduzione Italiana) [IN REVISIONE]

Capitolo 37

La quantità e l'intensità dei sentimenti che stavo vivendo da quando mi ero ritrovata con Lauren era a volte insondabile. Nessuno aveva mai suscitato tante emozioni in me. Mi infastidivo per questo quando non era in grado di contraccambiare tutti quegli anni. La sua essenza cruda sembrava scintillare qualcosa in me che non ero in grado di provare con nessun altro. Era sempre stata così; quasi impietosa con il modo in cui si sentiva, così profondamente e apparentemente era contagiosa. L'aveva resa vulnerabile a tutti i crepacuore che aveva affrontato nella sua vita e molti di loro erano stati causati da me ultimamente. Anche se ero quella più ragionevole, mi permetteva di essere aperta con le mie emozioni e di esaltarle in ogni modo possibile. Non c'era nessun mezzo tra di noi. Proprio come non c'era nessuno in mezzo per Lauren. Eravamo state in grado di passare dallo strapparci a vicenda i cuori per renderci reciprocamente più felici di chiunque altro in pochi giorni.

A volte mi aveva spaventata. Perché non ero sicura di sopravvivere se l'avessi persa. Non dopo aver saputo quanto l'amassi veramente. Dopo aver saputo quanto mi amasse veramente. Dopo aver saputo cosa si provava realmente ad essere con lei.

Ma c'era ancora così tanto da sapere. E non ero pronta a rinunciare a questo. Non ora e mai più. Sentendo le sue labbra premere contro le mie in un bacio disperato per sigillare di nuovo il nostro fidanzamento stava facendo gonfiare il mio cuore con l'amore che avevo per lei. Mi baciò in risposta e la sua stretta attorno alla mia vita si allentò quando lei fece staccare le nostre labbra.

"Ti piace?", chiese con lieve insicurezza e guardò l'anello di diamanti che mi aveva appena regalato.

"Certo", risposi immediatamente. "È bellissimo. Ma non dovevi spendere tanti soldi, sembra davvero costoso."

Lauren scrollò le spalle leggermente e i suoi occhi verdi brillarono ancora nella luce fioca delle lacrime che aveva trattenuto durante le sue toccanti parole. Stavo asciugando rapidamente le mie per riacquistare più compostezza.

"Se non posso farti una proposta speciale, volevo almeno darti un anello speciale", sussurrò e non potevo credere che si stesse ancora sottovalutando dopo quel gesto straordinariamente bello proprio in quel momento.

"Questo è speciale", mi intromisi rapidamente, muovendo le mie mani lungo il suo collo e appoggiandole sulle sue spalle. "Questo è tutto per me", aggiunsi dolcemente e la mia voce non si era ancora ripresa completamente dal tremito.

Lei incontrò di nuovo i miei occhi e vidi un lieve sorriso sulle sue labbra. Anche se non lo stava dicendo, sapevo cosa stava pensando. Desiderava che le cose fossero diverse e che non mi stesse chiedendo di sposarla nella sua camera da letto prima di sottoporsi a un intervento chirurgico l'indomani. Sarebbe stato un gesto grandioso se Lauren avesse avuto la possibilità. Se fosse stato per lei, avrei potuto vederla propormelo in cima alla fottuta Torre Eiffel, ma non mi serviva nulla di tutto ciò. L'unica cosa di cui avevo bisogno era lei; l'unica cosa che desideravo era che lei lo capisse finalmente.

Solo il minimo accenno di tristezza negli occhi color smeraldo mi stava uccidendo e volevo dire qualcosa, ma la più grande mi prese la mano e andò sotto le coperte. La raggiunsi e la fronteggiai mentre eravamo entrambe sdraiati sui nostri fianchi. C'era qualcosa nella sua mente. Potevo quasi vedere le rotelle girare nella sua testa mentre accarezzavo la sua clavicola sporgente che era esposta nella camicia con scollo a V. Il fatto che avesse perso peso in così poco tempo mi spaventava di più.

"Credi nel paradiso?", chiese la voce tesa e sentii i miei occhi allargarsi.

"Lauren-", scossi la testa e volevo cambiare argomento prima di entrare in un brutto argomento.

"Non sono morbosa o pessimista", interferì e prese un respiro profondo. "Ma ho bisogno di qualcuno che mi parli di queste cose e nessuno mi capirebbe come te."