Capitolo 20

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Ero ad un incrocio.

Guardai la cantante, poi il mio telefono che mostrava il nome 'Camila', prima di prenderlo e rispondere, dirigendomi fuori dal club.

"Lauren?" La voce tremante di Camila chiese subito.

"Sì."

"Dove sei? Ho bisogno di vederti. Dobbiamo parlare." Pregò.

"Un po' complicato perché non sono più a Miami." Risposi realmente.

"Dimmi dove sei e vengo a trovarti appena posso, per favore." Deglutii spaventata.

Aveva una voce distrutta e mi faceva soffrire sentire quel bellissimo tono rovinato. Non potevo risponderle, o darle una risposta. Mi appoggiai al muro, scivolando lentamente per terra. Un'altra battaglia tra il mio cuore e il cervello, solo che non sapevo chi avrebbe vinto.

"Perché?" Chiesi con un sussurro. "Solo.. perché l'hai fatto?"

Ci fu una pausa dall'altra parte della linea. Aveva capito che non le avrei detto dov'ero.

"Avevi ragione. Ero ancora spaventata da cosa sarebbe potuto succedere se mi fossi lasciata andare. Perdere mia mamma... ho provato molto dolore, tanto che ho iniziato ad avere paura di perdere te, perché io non sono alla tua altezza. Non so neanche se riesco a darti una risposta sensata, ma mi sono subito accorta di aver fatto un grosso sbaglio. Dubitare di te, del tuo amore è stato orribile. Non voglio più avere paura. Ti chiedo solo di perdonarmi e darmi una sola possibilità, per farti capire che posso amarti nel modo in cui meriti di essere amata."

Non mi ero accorta di star piangendo un'altra volta. Posai la testa sul muro, mentre le parole della donna mi accarezzavano le orecchie. Odiavo e amavo il modo con cui parlava sinceramente. Era davvero onesta, cosa che rendeva ancora più difficile essere arrabbiata con lei. Ma non potevo ignorare cosa mi passava per la testa. Presi un grosso respiro e poi risposi.

"Sai qual'è la parte più triste?" Chiesi retoricamente prima di rielaborare la frase. "Tutte queste cose che hai detto, che ami di me. Sono diventata questa persona a causa tua. Perché lo volevo per te. Mi hai reso una persona migliore, qualcuno che non avrei mai pensato di essere. Per qualche ragione sei sempre stata in grado di capirmi ed immedesimarti in me. Stare con te mi rendeva completa. Eri la giusta persona."

Mi fermai per un secondo, singhiozzi che bloccavano il mio discorso. Chiusi gli occhi, sapendo che la parte che stava per venire l'avrebbe ferita.

"Quando tua mamma ci ha lasciati, mi è venuto in mente che forse non era lo stesso per te. Il fatto che tu potessi connetterti con Hanna, tu che potevi stare con lei è una prova. Ti perdonerò sempre, ma non perdonerò mai il fatto di non essere quella persona per te."

"Non è vero-" Disse piangendo e tremando, anche io ormai ero piena di lacrime.

"Addio, Camila." Sospirai e riattaccai velocemente.

Mi alzai in piedi, il telefono continuava a vibrare ma io lo ignoravo. Non avevo intenzione di risponderle, dovevo liberarmi dal dolore che la nostra relazione mi aveva causato. Non riuscivo a smettere di piangere e tremare, però.

"Stai bene?" Una voce dolce comparse ed alzai subito lo sguardo. Inizialmente non riuscivo a vedere a causa delle lacrime, ma dopo poco riconobbi la giovane cantante di prima. Aveva la chitarra aggrappata alle spalle, sicuramente stava lasciando il pub e si era imbattuta in me.

"Sì, sto bene." Cercai di dire, anche se fossi poco credibile. Dovevo sembrare orribile, cercai almeno di togliermi un po' di lacrime.

I suoi occhi azzurri si incontrarono con i miei, ma guardai subito a terra per l'imbarazzo. Notai che aveva un pezzo di carta in mano con scritto qualcosa. Subito dopo me lo consegnò e vidi il suo numero, con il nome 'Shannon'.

Do I Wanna Know? (Traduzione Italiana) [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now