Capitolo 27

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Camila's POV

Sentii solo un corpo caldo muoversi di fianco a me, prima che il suono fastidioso di una sveglia mi rimbombasse nelle orecchie. Uno di questi giorni l'avrei buttata fuori dalla finestra, era di Lauren. Tutte le volte doveva alzarti ad orari inaccettabili; guarda caso poi era sempre stanca e sfruttava ogni piccolo momento per riposarsi.

Aprii gli occhi e la vidi scivolare lontano dal mio abbraccio, senza svegliarmi. Aumentai la presa per farle capire che me ne ero accorta.

"Scusa, ho provato a non svegliarti." La sua voce rauca chiese scusa, ma io la avvicinai di più.

"Rimani solo cinque minuti." Pregai, aprendo gli occhi ed incontrando i suoi.

"Cinque minuti."

Le nostre facce si stavano quasi toccando, entrambi i capi erano poggiati sul cuscino; il mio braccio era attorno a lei, che iniziò a carezzarlo sorridendomi. In ogni singolo momento era fantastica, splendida, ma, in momenti come quelli, era proprio mozzafiato.

I suoi occhi erano ovviamente la parte che rendeva tutti deboli al suo sguardo: vedendoli così vicini, ero in grado di distinguere perfettamente le sfumature di blu scuro che si fondevano con il verde. Erano abbastanza scintillanti di mattina.

Avevo notato che molto spesso cambiassero colore, dipendeva dall'umore. Le sue fitte sopracciglia li accentuavano e onestamente non aveva bisogno di mascara o altro per farli apparire migliori, erano già senza difetti.

La mia mano automaticamente cercò il contatto, puntando alla sua guancia. Non esitò, prendendola subito nella sua e baciando il dorso amorevolmente.

"Potrei abituarmi ad un risveglio così." Sussurrai e la vidi sorridere.

Si avvicinò e le nostre bocche si incontrarono. Ricambiai subito e mi scorsi verso di lei per sentire il suo corpo darmi calore. I cinque minuti passarono subito, neanche ce ne accorgemmo.

"Mi devo alzare." Si lamentò sulle mie labbra.

Quando si alzò decisi di controllare il telefono: un'infinità di email comparivano sullo schermo. Twitter era persino messo peggio, ma decisi di non dare molta attenzione tranne che all'email di Chelsea. Rimasi molto sorpresa da cosa lessi, e apparentemente anche Lauren se ne accorse.

"Che succede?"

"Chelsea mi ha inviato un'email." Iniziai. "Amanda l'ha chiamata e ha detto di esser talmente colpita da questa storia che vuole sapere se sono disposta a fare pure io un'intervista."

"Cosa? Perché lo chiede? Non sei più in questi giri e dovrebbe rspettarlo." Lauren suonava protettiva.

"Non riguarda me, a quanto pare. È legata alla tua intervista. Non vogliono farne una ma allungare la tua ed è quello che ha scritto Chelsea."

"Comunque, non dovrebbe metterti tutta questa pressione."

"Voglio farla." Ammisi e la vidi aggrottare un sopracciglio; mi avvicinai alla sua faccia. "Sei tu che prendi in mano la situazione e sei sempre stata te. Questa volta voglio che lo facciamo insieme. Non riguarda te, ma noi e voglio essere una parte di tutto questo, se me lo permetti."

La donna dai capelli scuri rifletté un attimo, sapevo che fosse preoccupata per me, infondo era da tanto che non apparivo in televisione. Voleva proteggermi e anche se l'amavo per ciò, avevo bisogno di mostrarle che non era l'unica a fare dei sacrifici per la nostra relazione. Tutto l'odio e la cattiveria che aveva ricevuto in quei giorni era sempre stato di più quando era nel gruppo, e ne sapevo qualcosa. Bisogna stare attenti a quello che si dice durante delle interviste.

Do I Wanna Know? (Traduzione Italiana) [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now