Capitolo 30

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All we are - OneRepublic.

HARRY'S POV.

Abbiamo vinto la prima partita, questa mattina.

Ma non è andata allo stesso modo qualche ora fa, con la seconda. Io continuavo a non riuscire a tenere mente e corpo concentrati sul gioco, perché l'immagine di Claire non faceva altro che comparire davanti ai miei occhi.

Correvo da un lato all'altro del campo, ma in realtà non mi rendevo davvero conto di quello che stavo facendo. Era come se fosse inevitabile pensare a lei.

E io so soltanto che non ho mai giocato nel modo in cui ho giocato oggi, e che non posso più permettermi di farlo.

E abbiamo vinto comunque, nonostante il modo in cui mi sia comportato in campo.

La prossima partita che avremmo dovuto avere domani è stata sospesa e rinviata, quindi adesso stiamo tornando a Londra.

Ho due settimane per riprendermi e per continuare ad allenarmi, e dovranno bastare.

Quando arrivo a casa sono quasi le due del mattino, ma non riesco a dormire.

È come se la mia mente non volesse smettere di pensare, come se non volesse fermarsi, facendo correre un milione di presupposti da una parte all'altra della mia testa.

Prima di essermi sdraiato ho guardato fuori, fino alla sua finestra, in alto a sinistra, al secondo piano, di fronte alla mia. La sua camera era buia, e mi sono chiesto se Claire stesse già dormendo.

Non so esattamente per quanto sono rimasto a guardare, ma anche quando mi sono allontanato da quella finestra ho continuato ad immaginarla e a pensarla.

È venerdì, e siamo costretti a seguire le lezioni, specialmente quelli dell'ultimo anno.

Le mie gambe si muovono velocemente mentre raggiungo la classe della Heiden, perché so che se lei è già in classe, probabilmente a quest'ora non mi permetterà di entrare.

Attraverso il corridoio e quando sono sul punto di afferrare la maniglia per aprire la porta dell'aula, qualcuno sembra fare la stessa cosa, dopo aver svoltato l'angolo.

Claire è ferma, bloccata nei suoi stessi passi. Le sue labbra si dischiudono quando i suoi occhi raggiungono il mio volto.

Continuiamo a fissarci senza dire niente, fino a quando mi rendo conto di dover dire qualcosa.

«Sei in ritardo.» Lei non lo è mai. Ogni volta che io arrivavo, lei era sempre già lì, pronta al suo posto.

«Tu sei sempre in ritardo.» Dice lei, ma non c'è giudizio nella sua voce.

Il suo sguardo è ancora su di me, quando continua prima che io le risponda. «Non sareste dovuti tornare questa sera?»

«Hanno cancellato l'ultima partita.» Affermo. «Siamo in ritardo, rischi di restare fuori.»

Rischio anch'io, ma per me non sarebbe la prima volta.

«Lo so.» Mormora Claire, e nonostante ne sia consapevole è allo stesso tempo qui fuori con me.

Poi, come se qualcosa la scuotesse, sposta i suoi occhi dai miei. «Hai ragione, dovremmo entrare.»

Annuisco, tenendo ancora gli occhi su di lei anche mentre la sua mano raggiunge la porta, e anche quando si volta ancora velocemente dietro di sé a guardarmi, prima di spingerla ed entrare in classe.

«Claire, sei in ampio ritardo.» La rimprovera la Heiden quando lancia un'occhiata all'orologio sulla parete dietro di lei.

«Lo so, mi scusi.» Claire non si giustifica, e non ha detto neanche a me per quale motivo è arrivata così tardi.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora