Capitolo 6

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Together - Avril Lavigne.

Non faccio altro che pensare a questo compito. Ci sono così tanti ragazzi, eppure mi è capitato lui.

E' stato un semplice caso, ne sono consapevole, ma ancora non riesco a credere che dovrò trascorrere del tempo con lui. Non riesco neanche ad immaginarci farlo.

Un semestre, un intero semestre. Sarà senza fine.

Il mattino dopo, Is passa a prendermi. Mi dice che ha risolto i problemi che aveva con la sua auto, e siamo già entrambe sedute al nostro posto, aspettando che la Heiden ci spieghi in cosa consisterà la collaborazione.

Harry occupa il suo posto, e i nostri sguardi non si incrociano neanche per errore. Non potrà mai funzionare.

«Come vi dicevo ieri, ogni coppia dovrà scegliere un'opera teatrale di Shakespeare tra quelle proposte. Avrete a disposizione un'aula per le prove, che utilizzerete alternandovi. Potete iniziare oggi, più tardi troverete i turni delle coppie affissi all'esterno dell'aula. La prossima ora vi sarà data come libera, per permettervi di decidere l'opera e la scena che metterete in atto.»

La Heiden risponde ad alcune domande, prima di augurarci buon lavoro e indicandoci l'aula che abbiamo a disposizione.

«Claire, mi hai sentita?»

«Eh?» Scuoto la testa, per poi voltarmi verso Is. «Scusa, stavo pensando.»

«A cosa?» Domanda, ma lo sguardo che le rivolgo è sufficiente come risposta.

«Andrà tutto bene, vedrai.» Mi assicura, ma non sono sicura di poterle credere.

Siamo davanti l'aula indicata dalla Heiden, per controllare i nostri orari.

Le coppie sono dieci, quindi avremo la possibilità di provare tutti a giorni alterni. Cerco il mio nome, e mi accorgo che quello mio e di Harry è uno dei primi turni di oggi. Isabelle e Brandon inizieranno domani.

Quando raggiungo l'aula, sono in anticipo di qualche minuto - forse di più - ma non ho potuto farne a meno.

Non ho più visto Harry dal termine della lezione, e non sono neanche sicura che sappia che tra poco inizierà il nostro turno.

Avremmo dovuto trascorrere un'ora a decidere quale opera rappresentare, ma Isabelle mi ha detto che aveva gli allenamenti insieme a Will.

Mi trovo davanti l'aula, e la porta è prevedibilmente chiusa.

Il turno precedente al nostro dovrebbe già essere terminato, per questo presumo sia vuota. Entro e ne ho conferma, pensando a come sarà possibile riuscire a far funzionare questa cosa.

Un piccolo palco è allestito in fondo all'aula, e una citazione di Shakespeare sul teatro è incisa sulla parete. Sistemo le mie cose su un banco, ma sussulto quando qualcuno spezza il silenzio.

Sento dei passi provenienti da dietro il piccolo sipario avvicinarsi sempre di più, e sposto il mio sguardo su di esso.

«Sono sicuro che credevi non sarei venuto.» Riconosco la sua voce prima di riconoscere lui, che lentamente sposta un lato delle tende e supera il piccolo gradino, raggiungendomi.

E' vero, credevo che non sarebbe venuto. In realtà, ne ero piuttosto sicura.

«Non mi hai dato nessun motivo per non farlo.» Gli rispondo, distogliendo lo sguardo dal suo.

«Ma adesso sono qui.»

«Sì, sei qui.» Sussurro, preparandomi a trascorrere le prossime due ore con lui.

Mentre trascrivo le possibilità che abbiamo e penso a quale possa riuscire meglio tra noi due, Harry non fa altro che vagare per l'aula, come se fosse da solo.

«Mi dispiace interromperti», affermo, «Ma una coppia è formata da due persone, e per quanto questa lo sia soltanto per un formalità, non posso fare tutto da sola.»

«Per oggi dobbiamo soltanto decidere cosa rappresentare, calmati.» Mi riprende lui, prima di decidersi a raggiungermi. Si siede di fronte a me, ma io mi volto, evitandolo.

«Senti, non è colpa mia se ci troviamo qui.»

«Quindi sarebbe mia?» Scatto, riportando lo sguardo su di lui. «Non ho scelto io di stare con te.»

Lui si alza e viene verso di me. Si abbassa sul mio corpo, la distanza che separa i nostri volti è quasi inesistente.

«Preferirei essere con chiunque altro, piuttosto che con te.» Dichiara, prima di sollevarsi e lasciare l'aula, e me.

Mi lascio scorrere una mano tra i capelli, e mi rendo conto che anche se continuassi a cercare all'infinito, una soluzione a tutto questo non ci sarebbe.

Anche se nessuno dei due vuole, se entrambi sappiamo che sarà anche più difficile di quanto sembra, dobbiamo farlo.

Non posso permettergli di compromettere la mia media, soltanto perché lui non intende collaborare.

Deve farlo.

Shelter [Harry Styles]Where stories live. Discover now