Capitolo 22

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Beautiful girl - William Fitzsimmons.

Lascio che le lacrime cadano sul mio volto, senza neanche provare a fermarle.

Sono seduta da sola sul retro della scuola, come ogni volta che ho bisogno di stare da sola.

Credo che poche persone siano al corrente di questo posto, ma per me è meglio così. Perché in questo modo non devo preoccuparmi del fatto che qualcuno possa vedermi, perché ci sono sempre soltanto io. Nessuno sa che vengo qui, neanche Isabelle. È il mio posto, in un certo senso.

È come se con Harry non ci fosse mai una tregua. Con lui non puoi neanche permetterti di fermarti per respirare, perché c'è la possibilità che lui ti colpisca alle spalle.

E nonostante tutto, io continuo a vedere l'immagine di lui che mi stringe a sé, ho continuato a credere che ci fosse una speranza, che fosse diverso, cambiato, ma mi sono soltanto sbagliata.

Non uscire con Charlie stasera. Perché me l'ha detto? E come ho potuto, anche lontanamente immaginare che ci fosse davvero una ragione valida dietro le sue parole? Harry non cambierà mai, è inutile continuare a crederci.

Non sono sicura di quanto tempo passi prima che io mi alzi e mi incammini verso l'uscita della scuola, ma spero che sia abbastanza per non incontrare Harry.

Chiamo Isabelle e le chiedo di passare a prendermi, la sua macchina sosta fuori i cancelli qualche minuto più tardi.

«Ehi, è successo qualcosa?» Mi domanda quando salgo nella sua auto.

«Ho bisogno di parlarti di una cosa.» Le dico, sospirando.

Lei annuisce e non mi interrompe quando le racconto ogni cosa : dalle prove, a quando Harry mi ha riaccompagnata a casa, fino ad oggi, omettendo il mio sfogo con lui e la sua reazione.

«Sai, in realtà non dovrei neanche sorprendermi.» Affermo. «Harry è sempre stato così, e noi non abbiamo fatto altro che essere divergenti e discutere, ogni volta. Ma adesso è come se avessi raggiunto una sorta di limite, come se sentissi di non riuscire più a reggere. Non riusciamo a completare una prova da una settimana, e io non so cosa fare.»

Adesso siamo davanti casa mia, ma continuiamo a stare nell'auto di Is. Lei mi guarda, e so che sta elaborando tutte le mie parole prima di darmi una sua risposta.

«Claire, io non so davvero cosa dirti. All'inizio credevo fosse soltanto una presa in giro, perché tutti sappiamo com'è fatto Harry, ma adesso non credo più sia così.»

«Io non riesco a capire perché nei nostri discorsi ci sia sempre Charlie.» Mormoro, spostando lo sguardo sulle mie gambe. Isabelle non replica, anche se so che vorrebbe farlo. Alla fine le chiedo di fermarsi da me.

«Va bene, ma stasera devo vedermi con Will.»

«Anch'io devo vedermi con Charlie.» Le dico, scendendo dall'auto.

«Merda, hai ragione.» Esclama Is, facendomi voltare a guardarla. «Posso darti una mano, se vuoi.»

Io sollevo gli occhi al cielo ed entro in casa, seguita da lei. Saliamo nella mia camera e recupero il mio cellulare. C'è un messaggio, è di Charlie : Passo a prenderti alle otto, per te va bene?

Compongo una veloce risposta. Certo. Alle otto sarò pronta.

«Charlie passerà a prendermi alle otto.» Informo Is, e lei si solleva dal mio letto e attraversa la stanza. «Hai già deciso cosa indosserai?»

«Non ancora, lo farò dopo.» Le dico, raggiungendo il mio letto e sedendomi.

Is si volta di scatto a guardarmi. «Claire, mancano meno di due ore.»

Io sospiro. «Lo so.»

Lei alza gli occhi al cielo e torna verso l'armadio. «Va bene, allora farò da sola.»

Un'ora più tardi sono disperatamente seduta sul mio letto, con la testa tra le mani e l'intero contenuto del mio armadio intorno a me.

«E' il vostro secondo appuntamento, devi indossare qualcosa di diverso.» Sostiene Isabelle, continuando a cercare qualcosa che non troverà.

«Qualcosa di diverso?»

«Sì, di diverso. Tipo .. » Dice, prima di fermarsi e recuperare qualcosa. «.. questo.»

Tra le sue mani c'è un abito. Un abito che non ricordavo neanche di avere, e che probabilmente non ho mai indossato. È semplice, niente di complicato; la stampa è floreale e le maniche mi arrivano ai gomiti.

«Non è male.» Mormoro, continuando a guardare il vestito.

Magari Is ha ragione, magari cambiare soltanto per una sera non costerà nulla.

Prima che il sorriso sul suo volto si allarghi e possa aggiungere altro la blocco sul tempo. «Ma niente tacchi.»

Lei si acciglia e sospira, ma poi annuisce. «Credo che sia già qualcosa.»

Indosso l'abito con un paio di ballerine, prima di sedermi e lasciare che Is finisca di prepararmi. Alla fine, un trucco leggero contorna i miei occhi, e i capelli mi ricadono i larghe onde oltre le spalle.

«Stai benissimo.» Sussurra Is accanto a me, battendo le mani. Io mi volto verso di lei e le sorrido. «Ma devi promettermi una cosa. Non conosco Charlie, anche se è il migliore amico di Will, e mi ha assicurato che è un ragazzo meraviglioso, e sembra anche molto dolce. Quindi, io voglio che tu per una volta ti lasci andare, voglio che tu dia a te stessa un'occasione per essere felice. Lasciati andare, Claire, davvero.»

Ricambio il suo sguardo e annuisco, avvolgendo poi le braccia intorno a lei. «Grazie per tutto.»

Il suono del mio cellulare ci fa allontanare.

«E' Charlie.» Dico, leggendo il messaggio ad alta voce. «E' qui.»

«Divertiti.» Mi augura. «Ti voglio bene.»

Quando sono fuori riconosco l'auto di Charlie, e lui è poggiato su di essa mentre mi osserva raggiungerlo. Indossa una camicia azzurra e una giacca nera.

«Ciao, Claire.» Mi saluta. Il suo sguardo si posa sul mio corpo. «Sei bellissima.»

«Grazie.» Gli sorrido e entrambi saliamo nella sua auto. «Adesso posso sapere dove mi porterai?»

Charlie sorride mentre guarda la strada davanti a noi. «In realtà, no. Ma ti piacerà.»

E ha ragione. Siamo in un piccolo ristorante sul fiume, una veranda illuminata si apre sulla parte anteriore della struttura. Charlie comunica il suo nome e ci viene indicato il nostro tavolo, nella piccola veranda che dà sul fiume. Alla fine della cena passeggiamo costeggiandolo, prima di fermarci a guardare il gioco di luci sull'acqua.

«Sai, sto bene con te.» Dice Charlie rompendo il silenzio.

«Anch'io, Charlie.» Rispondo. «E grazie per avermi portata qui, è davvero tutto bellissimo.»

Charlie si avvicina a me e poggia una sua mano sul mio fianco, per attirarmi al suo corpo. Si sporge su di me, facendo quasi incontrare i nostri volti, mentre le immagini di me e Harry in questa posizione mi attraversano la mente.

E so esattamente cosa sta per accadere, ma nonostante tutto abbasso la testa, non permettendo a Charlie di avvicinarsi ancora. La sua mano cade all'istante dal mio fianco e si allontana.

«Claire, mi dispiace.» Dice velocemente. «Io non .. »

Devi darti una possibilità, Claire.

Devi lasciarti andare.

Le parole di Isabelle continuano a ricorrersi nella mia mente, e senza pensarci ancora decido di assecondarle.

«Riprovaci.» Interrompo Charlie, che riporta lo sguardo su di me.

La confusione attraversa il suo volto e io mantengo il suo sguardo mentre riprende ciò che aveva lasciato andare, portando questa volta una mano sul mio viso, avvicinandosi di più. Fa poi scivolare l'altra mano dietro il mio collo, unendo le nostre labbra nel bacio che aspettavo.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora