CAPITOLO 58

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DANIEL'S POV

Sarah non ha smesso un secondo di piangere, così come Mad, Layla e Allyson.
I ragazzi sono distrutti, ma io sono morto.


FLASHBACK

Torna da me amore, torna.

Tra poco un'infermiera dovrebbe venire per toglierle quei tubi dal corpo e io sono sempre più convinto che si possa risvegliare da un momento all'altro.
Non mi sono mosso da qui quasi mai se non per andare in bagno, così come suo padre e Maria, mentre gli altri entrano solo per vederla e basta, anche perché non essendo sveglia non c'è molto da fare.

<<Scusate, non vorrei disturbare ma devo togliere i tubi alla signorina Lewis>> annuncia l'infermiera entrando e appoggiando diversi oggetti sul comodino di fianco a lei.

<<Certo>> dice Sarah mentre si allontana dalla stanza seguita dalle ragazze.

<<Noi possiamo restare?>> chiede il padre di Aria.

<<Certo, non ci impiegherò molto>> gli risponde l'infermiera sorridendo.

Alzandomi dalla sedia e spostandola per farla lavorare mi metto appoggiato al muro davanti ad letto osservando ogni suo movimento e devo dire che è molto brava nel suo lavoro.

<<Oh cazzo>> dice facendo girare di scatto le teste di tutti e tre.

<<Qualcosa non va?>> chiede Maria ormai bianca in viso.

<<No, è solo che...>> ma l'infermiera non termina la frase che uno schizzo troppo abbondante di sangue finisce sul suo camice e per terra <<...Codice rosso>> inizia ad urlare per poi subito premere un bottone posto sopra al letto.

Non ci capisco più niente, continuo a guardare il sangue che continua ad uscire dal suo corpo e...

<<Deve uscire subito>> mi dice un dottore prima di prendermi per il braccio e sbattermi fuori.

FINE FLASHBACK


Non ci riesco.
Non riesco a non pensare che il monitor del battito cardiaco non emetteva più il suo bip bip ma un solo e unico suono lungo e incessante.

Deve farcela, non può mollare proprio adesso.
Il suo cuore non può fermarsi.

<<Signor Lewis...>> dice il dottore uscendo dalle porte automatiche della terapia intensiva facendoci alzare tutti in piedi <<...siamo riusciti a fermare l'emorragia di sua figlia, per fortuna non ha perso molto sangue e siamo riusciti a rianimarla in tempo. Consiglio vivamente di lasciarla riposare, nel frattempo la monitoreremo per le prossime dodici ore per assicurarci che tutto vada per il verso giusto>>

<<Posso vederla?>> chiede speranzoso.

<<Per ora no, l'avviseremo noi appena sarà possibile>> e se ne va seguito da altri medici.

Tutti tiriamo un sospiro di sollievo, sapevo che è una ragazza forte e non ci avrebbe lasciato così.

<<Daniel possiamo parlare?>> mi chiede il signor Lewis guardandomi intensamente.

<<Certo>> e lo seguo sotto gli occhi di tutti mentre si dirige non so dove.

Sto sudando freddo, non ho la minima idea del perché mi voglia parlare, ma gli sguardi e i sorrisi di Sarah e Maria mi hanno in qualche modo incoraggiato.
Camminando uno di fianco all'altro arriviamo ad una porta finestra che affaccia su una terrazza che prima non ho avuto modo di notare, e anche se fuori ci sono cinque gradi usciamo lo stesso.
Per fortuna che fuori c'è il sole, altrimenti mi potevano far compagnia i pinguini del Polo Nord.

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