CAPITOLO 56

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ARIA'S POV

Mi sveglio di colpo, come se avessi appena fatto un incubo.
Non ho idea di cosa ho sognato, non me lo ricordo, però la prima cosa che faccio è guardarmi la gamba.

Non c'è niente, sul corpo non ho niente, magari era tutto un sogno?
Possibile?

Bianco.
Intorno a me c'è solo bianco.
Ma dove sono?

Cerco di alzarmi ma appena sono in piedi noto che non indosso niente se non un camicie bianco che mi copre il corpo fino a terra.
Ma che...

<<Aria>> mi chiama una voce, una voce che non ho mai sentito prima.

Guardo in tutte le direzione, questo colore però mi stordisce e non capisco se ho già guardato in quel punto o no, ma non c'è nessuno qui con me.
Inizio a camminare in una direzione, sperando di trovare qualcosa, ma ad ogni passo che faccio sembra che non mi sia mai spostata.

Come è possibile?

<<C'è qualcuno?>> chiedo ad alta voce, ma qualcosa non va : il suono ritorna indietro, ed è talmente forte che mi costringe ad appoggiare le mani sulle orecchie.

Non so che fare, non c'è nessuno qui con me.
Dove mi trovo?

<<Aria>> mi chiama la stessa voce di prima.

<<Si?>> chiedo con la voce che trema.

<<Non aver paura Aria, sei in un luogo sicuro, nessuno ti potrà fare del male qui>> mi dice la figura che appare magicamente di fronte a me.

E' una donna con i capelli biondi, gli occhi azzurri e il corpo è ricoperto da una tunica bianca con elementi in oro.

<<Dove mi trovo?>> le chiedo avvicinandomi a lei.

<<Ti trovi in una situazione di stallo. In una sola notte hai subito fin troppo male, e finché non ti rimetterai starai qui, con me>> mi rassicura dolcemente sedendosi su una sedia uscita dal nulla.

Seguendo il suo esempio mi siedo anche io, ritrovandomi così davanti a lei, e non sapendo che cosa chiederle per le troppe domande che ho in testa : <<Ti ricordi cosa è successo Aria, non è vero?>>

"Ma come fa a... Aria svegliati, è un semplice scherzo" mi riprende la mia coscienza.

<<Si ho il vago ricordo di qualcuno con in mano un coltello pieno di sangue e il male alla gamba, il resto è molto confuso>>

<<Diciamo che quelli che ritenevi i tuoi amici forse non lo erano. Sono convinta che appena sarai cosciente si sistemerà tutto>> dice prima di alzarsi.

<<Ma dove vai?>> le chiedo allarmata.

<<Hai bisogno di riflettere, approfittane in tanto che sei qui no? Se hai bisogno basta che mi chiami>> e nel momento in cui si gira e inizia a camminare la sua figura si dissolve fino a diventare trasparente e sparire.

Ok, è un stupido gioco che la mente mi sta facendo, negli ultimi periodi fa brutti scherzi.
Va bene, giochiamo, tanto non ho niente di meglio da fare.

Da dove iniziare?
Beh, dal semplice fatti che non mi ricordo niente, la mia mente è bloccata alla festa dove ho giocato a beer pong con Sarah e altri due ragazzi ma poi basta, e la cosa è molto strana : perché mi sono svegliata qui e la prima cosa che ho guardato è stata la mia gamba?





DANIEL'S POV

<<Prego mi segua>> mi dice l'agente scortandomi da qualche parte.

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