24. Pranzo col botto

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ABIGAIL

<<Non sono in ritardo, vero?>> domandai con il fiatone raggiungendo Cole alla fine del corridoio. La sera prima Lucas aveva finito col farmi andare a dormire troppo tardi e di conseguenza quella mattina non avevo sentito la sveglia.

<<Tranquilla, sei in perfetto orario>> mi sorrise il mio amico con un'espressione abbattuta.

Mi sedetti al suo fianco incerta su come comportarmi. Cole non mi aveva detto niente di ciò che era capitato e del perché avesse bisogno di un consulto da parte mia. Sapevo solo che per una volta le mie conoscenze giuridiche sarebbero servite a qualcosa. O almeno lo speravo.

Presi un bel respiro, pronta ad affrontare l'argomento spinoso. <<Cole, ti va di dirmi che cosa succede? Sei nervoso e preoccupato da ieri...>>.

Il ragazzo al mio fianco sospirò sconsolato e per un istante pensai che non mi avrebbe detto ancora nulla, dalla sua espressione. Non l'avevo mai visto così. Stavo per aggiungere qualcosa quando inaspettatamente prese a parlare.

<<Ti ricordi quando ti ho detto che nel momento del bisogno avessi trasformato il locale in un night club?>> domandò fissando un punto indefinito davanti a sé. Annuii impercettibilmente invitandolo a continuare. Non so se vide il mio segno di assenso ma comunque continuò. <<Ecco, non ha comunque funzionato. Così a malincuore presi un'altra e forse peggiore decisione. Solo che in quel momento non ci avevo pensato bene, ero in crisi, non sapevo come pagare gli stipendi e lei diceva di amarmi...>>.

Alle sue parole il mio pensiero venne istantaneamente dirottato su Grace. C'entrava sempre lei a conti fatti. Ma perché? Che cosa aveva quella bionda dall'altezza spropositata da far girare la testa a tutti gli uomini?!

Sbuffai senza rendermene conto ed alzai gli occhi al cielo. Cole però non se ne rese neppure conto.

<<Per riassumere>> disse poi riprendendo il filo del discorso, <<Ho venduto la proprietà del Cole's a Grace ed ora lo vuole per mettere su questa pantomima del suo nuovo marchio. Ha comprato buona parte del palazzo...>>.

Io non ero affatto una persona volgare o con istinti violenti ma, quella si meritava davvero una bella lezione! In questo modo avrebbe fatto concorrenza alla "O'Connor's Creations" proprio lì di fronte. Avrebbe cacciato Cole, avrebbe mandato in tilt Lucas e solo per una sorta di rivalsa nei confronti della sua ex famiglia?! Ma io dico, stiamo dando i numeri?!

<<Cole, mi... mi dispiace tantissimo>> poggiai una mano sul suo braccio sperando di infondergli un poco di confronto. Lui era l'ultima persona al mondo a meritarsi tale trattamento.

<<È a me che dispiace, a causa mia voi resterete senza lavoro e tutto perché non ho avuto abbastanza fiducia nel locale e nelle mie capacità>>.

<<Cole, non dirlo neanche. Sei fantastico, noi ti dobbiamo molto. Io ti devo moltissimo, senza di te chissà dove mi troverei in questo momento. Troveremo una soluzione vedrai>> forzai un sorriso cercando di infondere coraggio ad entrambi. La verità era che non avessi la minima idea di che cosa fare, senza il Cole's per me era finita. Solo che non potevo mettere prima la mia felicità a quella dei miei amici.

<<Grazie per essere qui, Abbie. Anche se non so quanto servirà questo confronto, sono felice di averti qui con me>> sorrise, mentre io posai il capo sulla sua spalla.

La Principessa Che Non Credeva Alle FavoleWhere stories live. Discover now