12. Scelte sbagliate

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#Spazio autrice
Buon compleanno a me🎉
Lo so lo so, sono in ritardo sulla tabella di marcia ma stanno riprendendo gli esami. Chiedo venia perciò🙏

Commentate e mettete una stellina se vi è piaciuto mi raccomando!

Detto questo, buona lettura😙
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ABIGAIL

Quando mi ritrovai a varcare la soglia dell'attico di Lucas mi resi conto che se i miei genitori erano abituati a vivere nel lusso più sfrenato, anche gli O'Connor non scherzavano affatto. Mi sembrava di essere appena entrata in un catalogo, negli appartamenti perfetti dei rivenditori di mobili. Era tutto minuziosamente pensato e ordinato, nulla a che vedere con il disordine perenne del mio appartamento. Temevo addirittura di poter rovinare quella perfezione mettendo piede in casa perciò mi ritrovai bloccata nell'anticamera a bocca aperta.

La prima cosa che mi saltò all'occhio fu l'immenso salone arredato unicamente con un divano a L, un tavolino in vetro posto sopra un tappeto scuro in contrasto con il pavimento chiaro, e un televisore a schermo piatto, forse il più grande che avessi mai visto. Ad illuminare il tutto vi erano poi le enormi finestre che davano su una Chicago ormai al tramonto. Penso di non aver mai visto nulla di più suggestivo del paesaggio che si presentava in quel momento davanti ai miei occhi. Le luci della città che piano piano si accendevano con lo scendere della sera, era qualcosa di incomparabile. Infine, proprio accanto alle finestre, vi era un lungo tavolo in legno scuro elegante con sei sedie bianche e un piatto con della frutta al centro.

Tornai alla realtà solo quando sentii una mano poggiarsi sul mio braccio. All'istante mi riscossi e quando mi resi conto di chi appartenesse quella mano, mi divincolai abbassando lo sguardo.

<<Mi dai il cappotto che lo appendo?>> si schiarì la voce allontando la mano. Sentivo i suoi occhi addosso ma tentai di ignorarli. Mi facevano uno strano effetto e sapevo che se avessi anche solo guardato in quegli occhi ambrati avrei ceduto. Perciò meglio non rischiare, dissi a me stessa obbligandomi a tenere un atteggiamento distaccato.

<<Vieni Abbie! Ti faccio vedere la mia camera!>> esclamò ad un tratto Will mettendo fine a quel momento imbarazzante.

Mi tolsi rapidamente il cappotto e lo consegnai nelle mani di Lucas sempre senza incrociare lo sguardo con il suo, per poi sorridere dolcemente al bambino.

Prima che però potessi rispondere positivamente alla sua proposta, suo padre si mise in mezzo, <<Prima vai a farti una doccia, sei tutto sudato e rischi di ammalarti>> ordinò serio.

<<Ma papà! Abbiamo ospiti, dopo cena vado, giuro!>> piagnucolò congiungendo le mani davanti al viso e facendo un'espressione da cucciolo. Era adorabile e probabilmente se fossi stata al posto di Lucas avrei sicuramente ceduto alla sua richiesta. Fortuna che però non lo fossi, aveva ragione suo padre, era tutto sudato e faceva freddo quella sera. Rischiava davvero di prendersi un malanno.

<<Se non vai a farti la doccia mando Abigail a casa>> lo minacciò puntando un dito verso l'entrata.

<<Ma papà! Uffa!>> si lamentò imbarazzato forse per la mia presenza. Mi faceva tanta tenerezza e diciamo che il modo in cui Lucas si stava rapportando al figlio non era il massimo, soprattutto davanti ad una conoscente come me.

La Principessa Che Non Credeva Alle FavoleWo Geschichten leben. Entdecke jetzt