4. Hai già detto abbastanza

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LUCAS

Non ero mai stato un amante della sveglia, soprattutto se puntata troppo presto ma, quella mattina quando mi svegliai, avrei preferito che fosse il rumore di una sveglia quella che squillava nelle mie orecchie e non la voce irritante di mia sorella.

<<Lucas!>> esordì a voce alta perché la sentissi bene, <<Ecco dov'eri finito! Forza alzati! É da ieri sera che Logan e Travis ti cercano! Capisco che per te gli altri valgano meno di zero ma, la gente tende a preoccuparsi per te se avete un appuntamento e tu non ti presenti, anche se non te lo meriteresti!>>.

La sera prima mi ero addormentato sul divano e mi trovavo ancora in quella posizione quando mia sorella decise di prendere un bicchiere d'acqua e versarmelo sul viso. Mi alzai di scatto senza trattenere alcun insulto o imprecazione. Possibile che neppure in vacanza forzata potessi dormire?!

<<Ellie, non ti hanno insegnato a suonare prima di entrare in casa d'altri?!>> sbottai infastidito passandomi una mano sul volto per darmi un'asciugata.

<<Ho suonato tre volte dopo averti chiamato per altre cinque al telefono. Non rispondevi così mi sono fatta dare le chiavi dal tuo portinaio>> sorrise falsamente sedendosi sul divano al mio fianco.

Patrick mi avrebbe sentito appena mi fossi liberato dell'urlatrice.

Non sopportavo quando mi trattava come un bambino. Era lei la più grande tra i due e nel corso della mia infanzia mi aveva fatto molto da mamma, però ogni cosa ha il suo limite e lei l'aveva oltrepassato come sempre.

<<Che cos'è successo qui? Puzzi tremendamente d'alcol>> mi fece notare con un'espressione schifata e sventolandosi una mano davanti al viso.

<<Avevo bisogno di rilassarmi, tutto qui>> spiegai alzando le spalle indifferente per poi appoggiare il capo su un cuscino. Avevo un terribile mal di testa e di parlare o anche solo avere un qualche tipo di conversazione mi costava molta fatica. Lei ovviamente però non l'aveva capito

<<Lucas, cominci seriamente a preoccuparmi. Ormai sono più le sere che ti ubriachi che quelle in cui rimani sobrio. Posso capire che la decisione di papà non sia molto favorevole per te ma, non per questo hai il diritto di diventare un alcolizzato e far preoccupare in questo modo chi ti sta intorno>> mi rimproverò come quando avevo sedici anni e uscivo ogni fine settimana con gli amici, tornando sempre completamente andato.

Quello che però né Ellie né nessun altro capiva era che non fossi più un ragazzino e che non potessero riprendermi e mettermi in punizione come se ancora lo fossi. Ero un uomo di quasi trent'anni sapevo esattamente ciò che fosse meglio per me.

<<Ellison, non sono un alcolizzato mi piace semplicemente svagarmi un po'. E sappi che non ho bisogno che qualcuno mi faccia la predica>> sbuffai afferrando la bottiglia di vetro per terra al divano, constatando che non fosse del tutto vuota. Feci per portarmela alla bocca per finirla quando Ellie, prontamente, me la strappò di mano.

<<Il fatto che tu non abbia bisogno della predica, è discutibile. Non capisco come tu possa pensare di non aver bisogno d'aiuto! Sono le dieci del mattino ed eri sul punto di ricominciare a bere! Ti rendi conto oppure no?!>> sbottò fuori di sé posando la bottiglia lontano da me.

<<È per papà, per Grace? Lucas, parlami>> mi prego appoggiando una mano sulla mia spalla e, anche se non potevo vederla, ero certo che stesse provando compassione per me.

Dal canto mio, ogni istante che passava mi convincevo sempre di più che la gente è molto brava a dare consigli ma, poco a farsi i fatti suoi e pensare ai problemi che affliggono la loro vita. La mia vita era una merda ma almeno non tentavo di dare inutili consigli agli altri come un perfetto ipocrita.

La Principessa Che Non Credeva Alle FavoleWhere stories live. Discover now