10. Sguardi

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LUCAS

Avevo appena lasciato Will da Ellie, che quel sabato mattina aveva deciso di portare tutti i nipoti allo zoo, quando mi aveva chiamato Trevis. Aveva delle grandi novità a suo dire e non poteva aspettare per raccontarmele, così mi aveva chiesto di vederci al Cole's. Speravo vivamente che non ci fossero brutte notizie. Da quando ero stato "esiliato" dall'azienda nessuno mi aveva più detto niente di ciò che accadeva al suo interno, per il mio bene a loro dire, e adesso che Trevis aveva urgente bisogno di parlarmi, non potevo che essere preoccupato.

Parcheggiai a pochi passi dal locale, non molto lontano dal posteggio dello scarico merci, dove Raquel Fuentes, una delle cameriere del Cole's, stava scaricando alcune casse da un camion. Quella ragazza era sempre stata una scaricatrice di porto. La maggior parte dei ragazzi che conoscevo e che frequentavano ogni tanto il night club sapevano di doverle stare ad un certa distanza se volevano tornare tutti interi a casa. Anche se in realtà si era fatta questa fama quando il mio caro amico Trevis aveva deciso di prenderla in giro. Gli aveva quasi rotto il naso, oltre ad avergli impedito di sfilare per quasi due settimane. Da allora nessuno si è più messo contro quella ragazza alta un metro e sessanta scarso.

Sorrisi divertito mentre mi avvicinavo a lei intenta a saltar giù dal retro del camion.

<<Guarda chi si vede>> esclamò ironica alzando gli occhi al cielo. Io e lei non eravamo mai andati d'accordo. Se ne stava sempre sulle sue e dopo quello che era accaduto tra Cole e la mia ex moglie le cose non erano migliorate. Lei non mi sopportava, vedeva solo i miei soldi e la mia influenza. Dire che però io fossi innocente era menzogna. Dopo aver scoperto di aver fatto la figura del coglione avevo chiuso i ponti con il Cole's e così facendo la loro clientela era diminuita drasticamente. Penso che fosse proprio per questo che la mora mi odiasse.

<<Scarichi da sola, Raquel? Dov'è finito Cole o il biondino?>> domandai mettendomi le mani in tasca e fissandola divertito.

<<Intendi il mio capo e il ragazzo che hai cacciato dalla tua azienda perché non stava simpatico al tuo "amichetto"?>> sbottò irritata e con un'espressione truce dipinta in volto.

Touché...

<<Non ci sono comunque>> continuò senza infierire ulteriormente.

<<E sei sola nel locale?>> domandai confuso anche se in realtà la mia domanda era un'altra.

<<Se mi stai chiedendo se c'è Abigail, allora la risposta è sì>> disse con una smorfia, come se mi avesse letto nel pensiero.

Non avevo idea del motivo ma erano alcuni giorni che non facevo altro che pensare a lei. Ero convinto che fosse solo perché Will mi chiedeva tutti i giorni quando saremmo andati al Cole's, però non ne ero sicuro. Mi faceva un certo effetto quando ripensavo alla mattina in cui mi aveva aiutato ad intrufolarmi in azienda. Il suo sorriso sollevato quando l'avevo liberata dalle grinfie di Nora o quando era scappata via dalla mia presa per non parlarmi dei suoi lavori. Forse mi urtava semplicemente il fatto che non fosse caduta ai miei piedi come tutte le altre.

<<La mia era una semplice constatazione...>> mi trovai a dire risentito dal fatto che mi avesse colto in fallo.

La ragazza si stava caricando tra le braccia un paio di casse con molta fatica ma trovò comunque il tempo di lanciarmi un'occhiata ironica.

La Principessa Che Non Credeva Alle FavoleWhere stories live. Discover now