23. Il Riscatto

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ABIGAIL

<<Ma voi siete proprio sicuri che sia una buona idea? Voglio dire, che cosa c'entriamo noi con gli O'Connor?>> sbuffò per la decima volta Cole dalla sua stanza. Non l'avevo mai visto tanto nervoso e logorroico come in quel momento. Penso che fosse davvero teso.

<<Noi no, ma la nostra piccola e tenera Abbie, sì>> passò davanti alla mia porta senza rivolgermi uno sguardo anche se ero abbastanza sicura del fatto che l'avesse fatto di proposito.

<<E non può andarci solo lei? Io non voglio vedere nessuna delle persone che non mi sopporta. E sappiamo tutti che gli O'Connor mi ritengono responsabile della rottura tra Grace e Lucas>> spiegò risoluto il ragazzo.

Raquel sbuffò, come al solito. <<E che cosa dovremmo fare? Abbandonare il nostro cucciolo indifeso in balia di modelle e malelingue? Chi siamo? Vacanzieri senza scrupoli?!>> sbottò esausta.

Mi sentii in dovere di intervenire a quel punto. <<Ragazzi, non so se ve ne rendete conto ma, io sono qui>> ricordai loro alzando gli occhi al cielo

Entrambi quindi si affacciarono alla mia porta curiosi.

<<Guardala, abbandonarla significa lasciarle quella faccia per tutta la sera. Non è quello che vuoi, Cole>> disse poi Raquel scuotendo la testa con un'espressione ovvia dipinta sul viso.

<<Mannaggia a me e alla mia troppa sensibilità. Avrei dovuto farvi andare a lavorare in un fast food>> sbuffò allontanandosi dalla porta, <<Sono troppo buono...>>.

Mimai un grazie a Raquel che senza dire nulla sparì a sua volta. Volevo andare a quella sfilata, era il mio debutto segreto in fin dei conti, ma ero troppo codarda per affrontare tutto da sola. La sorella di Lucas non poteva vedermi, rischiavo di incontrare Travis ed in più avrei rivisto Lucas dopo diverso tempo che non lo vedevo. Aveva avuto da fare con i preparativi per la sfilata e alcune interviste. Era tutto pronto, questo però me l'aveva riferito. Quello di cui non avevamo parlato era ciò che fossimo... insomma, che cosa ci fosse davvero tra noi... un appellativo, santa pace! Non ero mai stata il tipo da etichette, ma non potevo continuare a fingere che fosse tutto nella norma, anche se avrei dovuto per ovvie ragioni.

Cole nella sua immensa generosità aveva procurato sia a Raquel che a me degli abiti da sera. Lunghi, eleganti e non troppo appariscenti. Perfetti per fare una bella figura ma non attirare troppo l'attenzione.

Raggiungemmo la location per la serata con l'auto di Cole. Parcheggiammo lontano da occhi indiscreti e sempre con molta attenzione raggiungemmo l'entrata dell'hotel dove avevano prenotato. C'erano centinaia di giornalisti che attendevano con ansia l'arrivo dei protagonisti della serata che inspiegabilmente non erano gli abiti, ma gli O'Connor. Mai avrei pensato che più che agli abiti i giornalisti fossero interessati al gossip. Mi sembrava di trovarmi in una sala da thè inglese, pieno di signore e nobildonne pronte a spettegolare su chiunque. Insopportabili...

Entrammo senza farci troppo notare, dopotutto Cole era ancora l'uomo con cui Grace Dowson aveva tradito il giovane O'Connor. Era il male assoluto per l'opinione pubblica, a quanto mi aveva detto Raquel. Pensavo fosse esagerata finché non mettemmo piede nella sala.

Tutti cominciarono a fissarci senza remore e a bisbigliare tra loro. Non sembrava importare a nessuno di essere totalmente visibili ed udibili da noi.

La Principessa Che Non Credeva Alle FavoleWhere stories live. Discover now