Ryuuji Midorikawa|Inazuma Eleven

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AKA Jordan Greenway

☁Requested by Greis-Inazuma108

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☁Requested by Greis-Inazuma108.

⭐⭐⭐

"Perché gli altri vanno avanti e io no?"

"Perché hanno scelto me?"

"Non sarò mai alla loro altezza."

"Non merito di far parte della Inazuma Japan."

Questo passava per la testa di Midorikawa Ryuuji ogni giorno, e anche la notte, mentre si allenava.
Durante la notte, infatti, [Nome] si svegliava a causa dei rumori che Midorikawa provocava mentre calciava il pallone o quando entrava nella propria stanza, per poi collassare sul materasso. [Nome], avendo la stanza proprio accanto a quella di Midorikawa sentiva tutto.
Come quella notte.
[Nome] aprì lentamente gli occhi al suono dei passi che riecheggiava nel lungo corridoio dei dormitori della Inazuma Japan.

"Se questo non é Midorikawa-kun é un elefante." pensò la ragazza alzandosi dal materasso.

Lentamente raggiunse la porta scorrevole della propria stanza e la aprì, senza far alcun rumore. Si guardò poi attorno, notando alla sua destra Midorikawa che entrava nella propria stanza, ricoperto dal terreno del campo, e che chiudeva la porta alle sue spalle.
[Nome] decise di entrare nella stanza del ragazzo; poteva sembrare strano, forse anche da stalker, ma lei doveva sapere se Midorikawa stava bene o meno. Le importava tantissimo di lui, infatti ne era da sempre stata innamorata.
[Nome] fece un profondo respiro e silenziosamente aprì la porta ed entrò nella stanza, chiudendo la porta alle sue spalle. Come sospettato, Midorikawa era già steso sul letto, con ancora la tuta ricoperta di terreno addosso, che dormiva profondamente. Qualche volta russava anche, ma non molto forte, e [Nome] lo trovava semplicemente adorabile. La ragazza si avvicinò in punta di piedi al letto, per poi guardare incantata il viso assonnato del ragazzo dai capelli verdi. Si chinò verso il viso del ragazzo; con una mano spostò una ciocca di capelli verdi tutti spettinati dal viso di Midorikawa, sorridendo dolcemente.
Poi stampò un bacio sulla fronte, anche se bagnata di sudore, del verde, sperando con tutta se stessa che stesse davvero dormendo o che non si svegliasse da un momento all'altro.

⭐⭐⭐

"Devo allenarmi o mi cacceranno dalla squadra..." pensò Midorikawa mentre si dirigeva verso il campo da calcio, durante la notte.

[Nome] era affacciata dalla finestra, e guardava il ragazzo allenarsi duramente non solo di mattina ma anche di notte. Iniziò a sentire il bisogno di andare da Midorikawa e dirgli di smetterla, che lui era perfetto così com'era, e magari confessargli i propri sentimenti. E lo fece.
Chiuse la finestra e velocemente si diresse verso il ragazzo.

"Midorikawa-kun!" urlò [Nome] da bordo campo.

Il ragazzo, ch'era chinato per poggiare il pallone da calcio per terra, s'alzò di scatto voltando il viso verso la voce che lo aveva chiamato. Poteva riconoscere quella voce tra mille, quella che amava tanto sentire. Solo che, quello era il momento meno opportuno per lasciarsi andare ai propri sentimenti, secondo Midorikawa.

"Che ci fai qui, [Cognome]-chan? Non dovresti dormire adesso?" domandò lui.

"Anche tu dovresti. Domani devi svegliarti presto." rispose la [c/c], avvicinandosi al verde.

"Io...io devo allenarmi, scusa ma faresti meglio ad andare." disse Midorikawa, prima di calciare il pallone verso la porta.

"Non va ancora bene." pensò, quasi come a rimproverare sé stesso.

"Basta, Midorikawa-kun! Ti alleni troppo! Non hai un limite?!" lo rimproverò [Nome].

"Devo migliorare, punto e basta."

"Sei perfetto così come sei!"

"No invece! Tutti gli altri sono migliori di me, e se non raggiungo il loro livello sarò cacciato dalla squadra!"

"Cazzo, Midorikawa! Ascoltami!" urlò [Nome], fregandosene del fatto che avrebbe potuto svegliare tutti.

"Se tu non fossi all'altezza di questa squadra ti avrebbero mai selezionato? Rispondimi."

[Nome] si posizionò di fronte Midorikawa, il quale aveva gli occhi spalancati. Di scatto, il ragazzo si voltò verso destra, cercando di evitare lo sguardo di [Nome]. Chiuse gli occhi, e cominciò a pensare di come giocava bene con la sua vecchia squadra, prima di esser selezionato. Poi arrivato nella nazionale iniziò a sentirsi sorpassato, indietro, rispetto ai suoi compagni di squadra. Cercò di trattenere alcune lacrime, non voleva piangere di fronte alla ragazza che amava.

"Ryuuji...io penso che tu sia perfetto così. Non devi cambiare, che sia in meglio o peggio. Resta così, e basta."

[Nome] abbracciò Midorikawa, nascondendo il viso, ormai contornato da un evidente rossore, nell'incavo del collo del ragazzo.
Midorikawa ricambiò l'abbraccio, circondando con le braccia la vita di [Nome] e chiudendo gli occhi, godendosi quel momento che tanto aspettava.
Poi [Nome] si allontanò di poco, per stampare un veloce bacio sull guancia del ragazzo, tornando subito a nascondere il proprio viso; Midorikawa iniziò ad arrossire e sorridere come un ebete.

"Mh...anche tu sei perfetta così come sei...[Nome]."

I Love You, Idiot » reader insertDonde viven las historias. Descúbrelo ahora