Makoto Tachibana|Free!

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"É la terza volta che leggi [l/p], [Nome]-chan!" disse Nagisa.

"Questo perché ho esaurito i libri da leggere." cercai di giustificarmi.

"Basta fare storie! Ora ti porto sopra e ti aiuto a scegliere un bel costume." disse Gou afferrando il mio braccio e trascinandomi nella camera da letto.

Scavò nell'armadio per due minuti, prima di trovare un costume a due pezzi [c/p].

"Certo che é stato difficile trovare questo." disse porgendomelo.

"Questo per evitare situazioni del genere."

Gou mi fece una smorfia e afferrai il costume. Andai in bagno a indossarlo e dopo un po' Gou mi passò una maglietta bianca e un pantaloncino in denim.
Uscii dal bagno e Gou mi trascinò dagli altri.

"Possiamo andare." disse lei, sorridente.

"Un attimo!"

Afferrai il mio amato libro e lo infilai nella mia borsa. I miei amici mi guardarono con sguardo omicida.

"Che c'è? Dovrò pur far qualcosa." mi giustificai.

Loro sbuffarono e uscimmo per avviarci alla spiaggia, molto vicina a casa mia.
Appena arrivati, Haru si tolse la t-shirt azzurra che aveva addosso e si tuffò in acqua. Alzai gli occhi al cielo, divertita. Gou mise sulla sabbia dei teli da mare, ne approfittai per sedermi su uno di essi e ripresi la lettura del mio libro, senza togliere né maglietta né pantaloncino.

"[Nome]-chan." sentii chiamarmi.

Posai gli sguardo sulla persona che mi aveva appena chiamata. Gou, che aveva già tolto maglietta e pareo, rimando in costume, allungò una mano verso di me e mi sorrise.

"No grazie, Gou...sai che h-ho paura dell'acqua."

"Ancora? Pensavo che lo avessi superato dopo aver nuotato in piscina." ritirò la mano e si sedette avanti a me.

"É diverso. In piscina non possono arrivare onde alte...in mare..." mi bloccai.

Dopo esser stata presa in pieno da un'onda, da bambina, non sono più entrata in acqua.

"Capisco...be', se ti serve qualcosa chiamaci pure." mi sorrise e si alzò dalla sabbia.

Gou entrò in acqua, e si buttò nella mischia, dove Nagisa e Rin stavano schizzando Makoto e Rei ripetutamente. Haru si era messo da parte, rilassandosi in acqua.
Io ero rimasta lì a fissarli. Mi vergognavo davvero di confessare ai miei amici che avevo paura dell'acqua. Solo Gou lo sapeva, mi aveva capito, e mi aveva promesso di non farne parola con nessuno.
Sospirai e tornai a leggere.
Dopo un po', sentii dell'acqua che mi veniva schizzata addosso.

"Cazzo. Il libro." pensai tra me e me.

Guardai chi aveva bagnato il mio amato libro. Era Makoto che si asciugava i capelli con un telo da mare. Mi guardò e mi sorrise, poi si sedette accanto a me.

"Perché non entri in acqua?" domandò.

"Eh-ehm...perché domandi? Be' perché-perché...non so nuotare." balbettai.

"Ma qualche giorno fa eri nella piscina."

"Si, ma non nuotavo, ero-ero semplicemente in piedi."

"Tu hai paura dell'acqua." disse tagliando corto.

Spalancai gli occhi e lo guardai dritto nei suoi splendidi occhi verdi. A quella vista sentii le guance tingersi di un leggero rosso.

"C-come lo sai?"

"Non fa nulla sai. Anche io ho paura del mare, ma ero lì, che mi divertivo." Guardò l'orizzonte, il vento faceva muovere i suoi capelli castano chiaro.

"Credo di poter sbavare a breve." pensai, guardando incantata il ragazzo che mi parlava.

"-dovresti fare la stessa cosa." tornò a guardarmi.

Scossi la testa, come per risvegliarmi da un trance. Guardai Makoto che mi sorrideva, non potei fare a meno che sorridere anche io. Una delle sue mani dal suo ginocchio passò alla mia. Guardai come le nostre mani si tenevano a vicenda, arrossii. I suoi occhi verdi guardarono i miei [c/o].
Ero entrata di nuovo in quello stato di incanto, che venne nuovamente interrotto, questa volta, da Nagisa e la sua voce acuta.

"Ehi, voi due! Venite in acqua!" disse facendo cenno di raggiungerli.

"Che dici, andiamo?" disse Makoto alzandosi e porgendomi la sua mano.

Sorrisi e la afferrai. Tolsi la maglietta e il pantaloncino in denim.
Guardai Makoto, come per dirgli che potevamo andare, e notai che era tutto rosso in viso. Risi leggermente e insieme ci avvicinammo alla riva.
Ci misi un po' di tempo, ma entrai piano piano in acqua, raggiungendo i miei amici.

⭐⭐⭐

Il sole stava tramontando, e noi eravamo ancora sulla spiaggia, a parlare e a scherzare.

"Ragazzi, credo che sia il momento di andare." disse Rin, alzandosi dalla sabbia, seguito poi dal resto.

"Hai ragione. Si sta facendo tardi." disse Rei, guardando il sole che tramontava.

"Voi andate, io rimango qui ancora per un po'." dissi guardando il mare.

"Sicura [Nome]?" domandò Gou, posando i teli da mare nella sua borsa.

Annuii.

"Allora, va bene. Ci vediamo."

Ci salutammo, mi voltai verso il mare e portai le ginocchia al petto. Sentii una specie di presenza alle mie spalle, mi voltai Makoto era lì, che mi fissava, con un sorriso intenerito sul suo visto.

"Makoto?"

Lui scosse la testa.

"Perché sei ancora qui?" domandai tornando a guardare il mare.

Sentii Makoto che si sedeva accanto a me.

"Non...non volevo lasciarti da sola, ecco."

"Sei gentile, ma starò bene."

"Anche perché..."

Si bloccò non appena posai il mio sguardo su di lui.

"...volevo stare un po' con te."

"Ma Makoto siamo stati tutta la-"

"Intendevo da soli."

Notai che la il suo viso man mano diventava sempre più rosso, stessa cosa per me.
Timidamente, posai una mia mano sulla sua.
Lui si alzò dalla sabbia, io feci altrettanto, senza spezzare il contatto visivo che avevamo creato e senza nemmeno lasciare le nostre mani.

"É da un po' che volevo dirtelo, ma o tu leggevi o non eravamo mai per conto nostro."

Il battito del mio cuore iniziò ad accelerare sempre di più, si poteva sentire.
La mano di Makoto strinse la presa alla mia.

"Io...cioè tu...tu mi piaci. No ma che dico. Io ti amo. Da sempre."

Sospirò, come se si fosse appena tolto un peso di dosso.
Io sorrisi ampiamente, per poi fiondarmi sulle sue labbra. Erano morbide e calde. Lui, dopo aver capito cosa era appena successo, ricambiò il bacio, cingendo la mia vita con le sue mani e attirandomi di più a sé. Io posai una mano sul retro della sua nuca, per poi cominciare a fare delle piccole carezze, spostandomi sempre di più verso l'alto. Intrecciai suoi capelli castano chiaro tra le mie dita.
Dopo un po', ci staccammo lentamente, ci guardammo negli occhi, potevo restare così tutto il tempo, per sempre.

"Anche io, Makoto."

I Love You, Idiot » reader insertDove le storie prendono vita. Scoprilo ora