•41•

8 1 0
                                    

SIMON'S POV

Corro tra le strade di Miami, sono leggermente in ritardo, ma poco importa. Le luci dei grattacieli quasi mi acciecano e i lampioni si susseguono veloci, creando una specie di intermittenza ritmica. Il mio cellulare squilla e lo sfilo dalla tasca leggendo il nome 'Marcus'.

"Sto arrivando" dico diretto.

"Fa subito, Finn ti cerca" cosa? Ora che vuole?

"Va bene"

Accellero. Cosa vorrà mai da me ora Finn?

Arrivo finalmente a destinazione e la musica riempie le mie orecchie. Mi addentro nella folla e trovo velocemente Marcus, per fortuna.

"Cosa succede allora? Che vuole Finn?"

"Ciao eh... comunque ti cercava, non mi ha detto il perchè... oh eccolo!" dice guardando alle mie spalle. Mi volto e incontro il suo sguardo che mi trasmette sempre e solo diffidenza. Mi fa cenno di raggiungerlo.

"Ci vediamo dopo Marcus" lo saluto e raggiungo Finn. Appena arrivo da lui non dice nulla, si avvia semplicemente verso la baracca. Rimango immobile, non capisco cosa devo fare e lui, come se mi avesse letto nel pensiero, mi fa cenno di seguirlo con le dita.

"Ecco il tuo avversario" dice appena supera la porta dell'edificio. Avversario? Ma di che sta parlando? Forse avversario per qualche scommessa contro qualche omone tutto muscoli e tatuaggi. Da dietro le sue spalle non riesco a vedere nulla allora lo supero e mi trovo davanti Julia.

"Cosa?" diciamo all'unisono. Che cazzo ci fa lei qui? Ma questa ragazza è ovunque?! Ci manca solo che la trovi nel bagno dei maschi a scuola!

"Come? Vi conoscete?" e Finn scoppia a ridere e se non la smette giuro che gli do un pugno sul naso. Continuo a guardare Julia e noto che è completamnete diversa dal solito: jeans aderenti, maglietta corta e tacchi. Sembra una modella ma senza la convinzione che le caratterizza, non sembra consapevole di essere meravigliosa e fottutamente sexy vestita così. Ha un fisico mozza fiato, la pancia piatta, le gambe lunghissime accavallate l'una sull'altra, un collo delicato, un viso dolce e degli occhi vitrei sia per il colore sia per il loro sguardo tagliente.

"Ma che cazzo!?" dice alzandosi e iniziando a cammianre su e giù, muovendosi sinuosamente su quei tacchi vertiginosi che accentuano il movimento delle anche e delle sue natiche. Perchè si copre così tanto avendo un corpo così?! Se fosse stata un'altra si sarebbe vestita con abiti succinti per far sbavare decine di ragazzi e portarli ai suoi piedi, invece usa felponi e maglioni lunghissimi che coprono tutto questo ben di Dio. Basta cazzo!

"Che cazzo ci fai tu qui?" le chiedo cercando di allontanare tutti questi pensieri. Lei si ferma permettendomi di ammirarla in tutta la sua totalità e noto sull'angolo superiore del suo ombelico un neo, e anche quello è fottutamente sexy. Oh basta andiamo!

"No tu che cazzo ci fai qui!" dice nervosa. Tutto questo sta diventando surreale, ovunque vado c'è lei! E' un tormento! Sto iniziando a credere che un qualcosa stia cercando di fare di tutto per farci stare insieme, e che tutto questo non sia solo un caso. Il destino sta giocando con noi e si sta divertendo davvero molto. Destino, stare insieme, un caso... oh ma andiamo! Non mi frega un cazzo di lei, devo pensare alla mia vita e ai soldi, punto.

"Lasciamo stare! Perchè mi cercavi Finn?" in tutto questo non ho capito ancora nulla. Ha parlato di avversario, ma in cosa?

"Perchè devi gareggiare contro di lei" e si gira verso Julia.

"Cosa?! Oh no no!" non se ne parla! Io non faccio gare, scommesse sì, ma mettermi in una macchina e correre mettendo a rischio la mia vita no! E poi come dovrei gareggiare?! Di certo non con quel rottame di auto che ho.

LETTERSWhere stories live. Discover now