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JULIA'S POV

"Entriamo dai..." lascio la sua mano e mi incammino verso l'entrata. Non so perché ma quando l'ho visto lì da solo, in preda alla totale rabbia e avvolto dal dolore, mi è venuto d'istinto andare da lui. Le sue nocche piene di sangue, i suoi occhi color ghiaccio avvolti dal rosso per le troppe lacrime che hanno rigato il suo viso squadrato ed elegante di una statua greca, il suo corpo perfetto distrutto e stanco dalla sua vita. Mi ha sconvolto vederlo così, vederlo così debole, così diverso e vulnerabile. Quindi è per questo che vive ancora nel dolore e non riesce ancora a riprendersi, per il problema di sua sorella. Mi dispiace tantissimo. Gli ho preso la mano per dimostrargli che io ci sono e che lo capisco, che capisco come ci si sente ad aver paura di perdere una persona e in quei momenti devi avere solo la certezza che qualcuno ti sosterrà. Mi sono sentita in dovere di fare questo, di trasmettergli un po' di forza e sicurezza.

"Zack!" quando rientriamo vedo mio fratello alle macchinette

"Julia" si volta verso di me e sbarra gli occhi che vengono subito riempiti di rabbia. Cos'ha ora?! Sta fissando Simon. Si conosceranno forse. Guardo Simon e ha uno sguardo intimorito quasi.

"Scusate cosa sta succedendo?" sposto lo sguardo da mio fratello a Simon ripetutamente per vedere se qualcuno mi risponde e magari capire meglio che succede.

"Andiamo Julia!" mi prende per un braccio e mi trascina verso l'uscita. Cos'altro mi nasconde ora?!

"Zack sei impazzito per caso?!" sbotto appena entrati in macchina

"Come fai a conoscerlo?!" è incazzatissimo

"È complicato, ma non è importante. Cosa cazzo succede ora Zack?!"

"Non ci devi parlare okay!"

"Cosa scusa?!"

"Hai capito benissimo! Non ci devi avere nulla a che fare capito?!"

"Zack ma ti hanno fatto un trapiantato il cervello di una gallina isterica mentre ti aspettavo?!"

"Non devi f-r-e-q-u-e-n-t-a-r-l-o!" corre per le strade come un pazzo. È in preda alla rabbia più pura

"Perché?!"

"Perché si!"

"Oh si te l'hanno trapiantato quel cervello!"

"Non scherzare Julia" mi fissa con quegli occhi verdi che mi fanno quasi paura per quanto sonno intrisi d'ira. Quei dolci occhi color smeraldo che mi hanno sempre sorriso sono diversi, mi stanno guardando con sempre più odio.

"Non mentirmi Zack" il suo sguardo cambia, come se questa piccola frase abbia distrutto tutta la sua rabbia lasciando solo angoscia. Rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto e appena entriamo in casa corro in camera e sbatto la porta. Mi butto sul letto distrutta. Che cavolo di giornata ho passato?! Ho scoperto che Simon è gentile, Madison mi odia (in base a quello che mi ha detto Simon), mio fratello viene picchiato, Simon ha una sorella malata e Zack odia Simon. La testa mi sta per scoppiare. Perché tutto questo?! Perché non posso scappare da tutto e da tutti solo per un giorno, un giorno soltanto.

"Non parlarci, fallo per il tuo bene" mi dice da fuori Zack

"Vaffanculo"

Non voglio sentire più una parola da lui. Perché mi fa questo? Bugie, bugie e solo bugie, dalla storia di Joseph alla presunta rissa e all'odio verso Simon. Voglio scappare. Vorrei rimuovere alcuni ricordi dalla mia mente e metterli in boccette di vetro, come faceva Silente in Harry Potter. Vorrei andare via, in posti desolati, magari in steppe del Nord America, nei territori dei nativi americani e essere accarezzata dallo stesso vento che sentivano loro, camminare sul suolo dei loro villaggi e avere la loro stessa pace ed equilibrio col resto del mondo; o anche nelle foreste dagli alberi alti, in cui ti senti lontana da tutto, persino dallo stesso mondo, in cui ti senti libera e leggera. Chiudo gli occhi sognando quei paesaggi e cercando scordare tutto, come se fosse un incubo.

LETTERSWhere stories live. Discover now