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JULIA'S POV

"C'è qualcuno?" chiudo la porta dietro di me e mi guardo intorno in cerca di qualche essere vivente in casa

"Julia!" è Joseph fortunatamente

"Hey... cosa ci fai con quelle?" e indico le valige poste ai suoi piedi

"Devo andare, sai lavoro..." dice la sua solita frase facendo spallucce

"Lavoro?" e incrocio le braccia con sguardo dubbioso

"E' la vertità"

"Sicuro?"

"Si" sembra abbastanza sincero

"Va bene ti credo"

"Sono venuto per salutarti"

Appena finisce di parlare mi avvicino a lui velocemente e lo abbraccio forte, e ricambia, come solo lui sa fare. Un braccio è sulla mia spalle che mi stringe verso di lui mentre l'altra fa su e giù sulla mia schiena; questo è uno dei momenti che mi rende felice anche se so che poi se ne andrà e questo abbraccio non lo avrò per un po'.

"Mi macherai"

"Anche tu" e i miei occhi iniziano a farsi lucidi

"Non fare cavolate"

"Oh neanche tu" e mi allontano guardandolo dritto negli occhi seriamente. Sa di cosa sto parlando: il cancro

"Te l'ho promesso e le promesse le mantengo" anche i suoi occhi iniziano a lacrimare

"Non piangere"

"Neanche tu, devi essere forte"

"Se piango non significa che non sono forte"

"La mia guerriera mostriciattola" quell'ultima parola mi fa sobbalazare come sobbalza il ricordo di loro nella mia mente

"Ti prego non dire quella parola"

"Scusami" e mi accarezza dolcemente la guancia

"Va bene..."

"Beh allora... devo andare"

"Ciao Joseph, a presto"

Mi fa un leggero sorriso, prende le sue valige, si incammina verso la porta a grandi falcate, la apre lentamente, mi guarda un'ultima volta con i suoi occhi scuri ed esce. Silenzio, un silenzio assordante riempie la casa; un'altra persona se ne andata. Il mio telefono suona, indicando l'arrivo di un messagio. Lo prendo dalla tasca mentre mi dirigo verso il divano ma quel nome impresso sullo schermo mi blocca: Han. Tremando leggo il testo:

'Sarò a Miami domenica, magari ci mettiamo d'accordo più in la... comunque grazie di star provando a farmi rientrare nella tua vita :)'

Una persona se n'era appena andata e ora una stava rientrando. Che casino di vita! Lancio il telefono sul divano e mi butto su di esso accendendo la tv

Un giorno si romperà

Se accadrà, mi metterò a dieta

Niente più cioccolato, nutella, biscotti, muffin e cose del genere?

NO!!! stavo scherzando! Ma ti pare?! Io senza quelle delizie? Preferirei rompere 305010202 divani che rinunciare a quel ben di Dio

Sei sempre la solita

Già la solita vecchia me con la vita incasinata

"Ufffff" sbuffo. Eh già! Che vita incasinata!

Accendo la tv ma non si fa nulla di interessante come e sempre. Una canzone inizia a suonare nella mia mente: Wanderwall degli Oasis. La adoro e mi conduce subito a una serie tv: My mad fat diary. ADORO! Pensandoci non ho ancora visto la terza stagione, credo sia il momento giusto per farlo. Corro in camera prendo il computer, il cavo HDMI e ritorno in salotto. Finalmente ho sistemato tutto ma manca la cosa più importante: cibo!!! Vado in cucina mentre lo streaming della prima puntata carica, apro un cassetto ma non c'è nulla. E ora come faccio?! Oh aspetta le cose che ho comprato assieme a Mary in quel paradiso. Ritorno in camera e le prendo dal loro nascondiglio, altrimenti mio fratello le avrebbe mangiate tutte se le avessi lasciate in cucina. Mi butto sul divano, sacco di biscotti sulla pancia, telecomando a sinistra e schiaccio play. Finalmente un po' di tranquillità!

LETTERSWhere stories live. Discover now