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JULIA'S POV

Basta, io non ce la faccio più! Non lo sopporto, voglio cambiare scuola, città, stato, pianeta!!! Sarà anche un anno più grande di me ma è un deficiente di prima categoria. Possibile che ci sono ragazzi con un cervello più piccolo di quello dei loro spermatozoi?! Lo odio, lo odio e lo odio! Sfreccio a tutta velocità, mi calma e mi rilassa come se lasciassi tutto dietro di me e fossi sola, libera e veloce. Arrivo subito a casa e sbatto tutte le porte che devo chiudere. Corro subito in camera mia, sono troppo nervosa e arrabbiata.

"Nervosetta?" non è mio fratello.

"Joseph!!!" gli salto praticamente addosso. Joseph è un amico di famiglia ed è praticamente il mio secondo padre. Mi è stato sempre vicino anche dopo la morte di mamma e papà e gli voglio un mondo di bene

"Hey allora? Che è successo?" ci stacchiamo dal lungo abbraccio e ci sediamo sul divano

"Un ragazzo, un odioso ragazzo. Il primo giorno che sono venuta qui a Miami stavo ritornando a casa in macchina e lui è spuntato in mezzo alla strada con la sua bici, ma per fortuna avevo frenato in tempo ed era solo caduto. Mi ero scusata ma lui mi ha offeso. Stamattina me lo ritrovo a scuola e quando prendo la macchina vedo un enorme graffio sulla portiera e sono sicura che sia stato lui"

"Oh capisco. Non ti preoccupare per la macchina comunque pago io per i ripari, tutto per la mia principessa"

"Grazie davvero! Ma invece tu cosa ci fai qui?"

"Lavoro sai" lui è un famoso avvocato infatti si è occupato lui dall'incidente dei miei genitori e ovviamente ha mandato in carcere quel verme schifoso di uomo.

"Capito"

Continuiamo a parlare fino a quando arriva mio fratello, anche lui ignaro dell'arrivo di Joseph

"Sono felice che tu sia qui!"

"Anche io di rivedervi! Zack posso parlarti un secondo?"

"Certo. Julia puoi andare in camera?"

"Perché? Non posso ascoltare anche io?!"

"Julia ti prego" Zack mi sta letteralmente pregando allora lascio stare e non insisto

"Va bene..." salgo le scale ed entro in camera mia tuffandomi nel letto. Di cosa staranno parlando? Cosa si staranno dicendo di così importante? La mia curiosità è grande infatti mi trovo già sulle scale ad origliare la loro conversazione.

"Joseph devi fare il ciclo di chemio altrimenti non guarirai mai! Non puoi lasciarti andare così! Non puoi lasciarci, abbiamo perso già troppe persone care e Julia non ce la farebbe se perdesse anche te!" No. Non può essere. Non può andarsene anche lui. Non può essere malato. Non può lasciarsi andare e abbandonarci, non può. Non deve!

"Va bene Zack, va bene" la sua voce è tremolante, triste, affranta, rotta.

"Qualcunque cosa io e Julia ci saremo"

"Ma se Julia neanche lo sa!" ora è arrabbiato

"E non lo deve sapere, per ora. Non ce la farebbe"

"Lei è più forte di quanto pensi, più forte di me e te messi insieme! Lei non è scappata, lei non si è lasciata andare, lei si è rialzata e ha continuato ad affrontare la sua vita anche zoppicante, anche ferita, anche sanguinante ma si è rialzata subito. Lei è forte!"

"Glielo dirò..."

"Zack se non lo farai tu lo farò io" ora è deciso, ma non sa che ho già scoperto tutto. Perché tutti mi mentono? Perché tutti mi proteggono? Non lo capiscono che se mi tengono in una campana di vetro quando essa di romperà, l'urto sarà ancora più forte, ancora più violente, ancora più doloroso. Il mio cuore e la mia anima sono già rotti e non potranno mai essere peggio di così. Sono immune a tutto, di nuovo. L'ultimo periodo è stato migliore ma ora è tutto come prima, tutto buio e senza uscita. Sto di nuovo per perdermi nel labirinto del dolore e non ho nessun aiuto per uscirne.

LETTERSWhere stories live. Discover now