Capitolo 24

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Tornai a casa quel pomeriggio completamente distrutta.
Sia fisicamente, sia emotivamente.
In questi due giorni si erano realizzati i miei incubi peggiori, tutto quello che ho sempre sperato non succedesse.
Prima o poi l'avremmo dovuto fare io ed Harry, ma in questo momento non eravamo pronti.

A Jessica raccontai di tutto ciò che era successo in ufficio, e lei rimase incredula quanto me.
Com'era possibile che in due giorni il mondo ti potesse crollare addosso?

Avevo saputo da mia cugina che Jared era rimasto in città.
Alloggiava in un albergo nella zona di Paddington Station.
Forse nemmeno lui era pronto ad affrontare questa situazione.
Di una cosa ero sicura: non volevo chiudere la faccenda in questo modo.
Sebbene lui mi avesse ferita, dicendomi la cosa peggiore che avesse potuto fare, si meritava una spiegazione.
Gli avrei parlato prima della sua partenza.

Passai l'intero pomeriggio in videochiamata con Charlotte, alla quale raccontai l'accaduto.
Anche lei a stento ci credeva che tutto potesse succedere così in fretta.
Non avevo le forze di piangere ancora, non avevo più lacrime in corpo.
"Bella, tesoro, mi dispiace così tanto... è un bel casino"
"Lo so Charl, lo so" sospirai. Lei non disse nulla.
"Io voglio decidere" dissi.
Avevo bisogno di prendere una decisione, non potevo sostenere ancora questa situazione. Ora era il momento di scegliere.
"Se non lo faccio ora, non penso di riuscire a farlo un'altra volta".
La ragazza, dall'altra parte, sospirò.
"Bella, sei sicura di essere pronta?"
No, per niente. Ma sapevo che doveva farlo.
"Si Charl, è diventato insostenibile. È giusto che prenda la decisione più giusta per tutti".

Alla sera cercai di mangiare qualcosa.
Erano due giorni che non toccavo cibo, avevo bevuto il caffè quella mattina, ma non avevo mangiato nulla.
Così, Jessica mi costrinse a mangiare insieme a lei la pizza che aveva ordinato.
Non mi andava proprio, così ne mangiai un trancio sottile.
Ma già dopo qualche boccone avevo uno strano e fastidioso senso di nausea.

Suonarono al campanello, e Jessica andò ad aprire.
Sapevo che stava aspettando qualcuno, quindi non mi preoccupai più di tanto.
Dalla cucina sentii delle voci parlare piano, a bassa voce.
Non riuscivo a capire chi fosse, così scesi dalla mia sedia, e dopo essermi pulita la bocca con il mio tovagliolo, mi avviai verso l'ingresso.

Jessica mi stava venendo incontro nello stesso istante insieme a Jared.
Quindi era lui che stava aspettando?
Il mio cuore si fermò all'improvviso quando incrociai i suoi occhi.
Ora sembrava più rilassato, e nei suoi occhi si celava solo un'aria delusa e dispiaciuta.
E tutto questo per colpa mia.
"Bella" sussurrò il ragazzo.
Io non dissi nulla, non ero nemmeno capace di pronunciare il suo nome.
"Possiamo parlare? Questa volta con calma".
Io lanciai un rapido sguardo nella direzione di Jessica, che mi sorrise per incoraggiarmi.
Io annuii, e a quel punto la ragazza se andò in camera sua lasciandoci soli in salotto.

Seguii il ragazzo sul divano, sedendomi dalla parte opposta alla sua, quando lui prese a parlare.
"Ho sbagliato a mettere in mezzo tuo padre. Ti chiedo scusa Bella" sussurrò.
Era lui che stava chiedendo scusa a me.
Quando in realtà sarebbe dovuto essere il contrario.
"Solo... perché l'hai fatto? Io non capisco. Ti ho fatto stare male? Ti ho trascurato? Ho fatto qualcosa che non andava bene?"
"No Jared, no!" Lo interruppi.
"Non è nulla di tutto questo. Io... non saprei nemmeno darti un motivo. È successo e basta".
Lui non disse nulla.
Avevo detto la verità. Non c'era un vero e proprio motivo, era andata così.
Harry è entrato nella mia vita, stravolgendola completamente.
Mi ha capita, mi ha completamente stravolta.

"Io sono deluso Bella, non posso nasconderlo. Ma ci ho provato, e non sono riuscito a stare nemmeno un giorno senza di te. Per me è stato difficile lasciarti andare via, non credo di essere pronto a chiuderla definitivamente, nonostante tu mi abbia fatto tanto male".
Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire.
Lui era davvero innamorato, e io l'avevo ripagato così.
Mi dispiaceva vederlo in quello stato, ma il mio cuore mi diceva tutt'altro, purtroppo.
"Ricominciamo Bella"
"Cosa?" Sussurrai.
"Facciamo finta che tutto questo non sia mai successo. Torna a casa con me... non so stare senza di te Bella".
Si avvicinò poi a me, prendendomi le mani.
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
Non sapevo cosa fare.
"Jared, io ci devo pensare. Io qui ho trovato un lavoro che mi piace, io qui... sto bene"
Io qui con Harry sto bene. Pensai. Ma non potevo dirglielo.
Lui si alzò dal divano guardando l'orario sul suo orologio da polso.
"Io adesso devo andare.
Parto venerdì sera. Pensaci Bella."
Si chinò su di me lasciandomi un bacio sulla fronte, uscendo poi dalla casa chiudendosi la porta alle spalle.
Io mi lasciai scivolare sul divano, mi portai le mani sulla faccia e tirai un profondo respiro.

Dovevo decidere, una volta per tutte.
E forse non ero pronta ad intraprendere ancora la strada più difficile.

Champagne | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora