Capitolo 15

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Il mattino seguente mi alzai presto, come sempre.

Quando rientrai la sera prima Jessica non era ancora tornata, così feci una doccia veloce e mi infilai sotto le coperte, ma ci misi un po' ad addormentarmi.

Avevo controllato se avessi ricevuto dei messaggi o delle chiamate da parte di Jared, ma nulla.
Ero dispiaciuta della nostra lite e di quello che gli stavo facendo.
Avevo trovato conforto nelle braccia di un'altra persona, e piano piano stavo accettando il fatto che forse anche io cominciavo a provare qualcosa per lui.
Era sbagliato e prima o poi avrei dovuto affrontare la realtà delle cose. Ma per ora, mi andava bene così.

In ufficio quel giorno c'era un po' di confusione.
C'erano diverse riunioni fra i vari settori, ma noi dipendenti non eravamo coinvolte.
Harry forse sì, pensai.
Madison quel giorno era tornata, e la giornata passò più in fretta, ma a metà mattina, ricevette una telefonata e dovette uscire prima.
Sembrava un cosa serie e sul suo volto si dipinse un'aria preoccupata.

Senza Madison fui costretta a pranzare da sola, così mi recai verso mezzogiorno in mensa.
Non appena afferrai il mio vassoio mi sedetti al mio solito tavolo e vidi Harry varcare le porte, che quando mi vide da sola mi sorrise e si sedette di fronte a me.
"Sei da sola oggi?"
Annuii mettendo in bocca una forchettata di maccheroni.
"Oggi è una giornataccia" aggiunse aprendo la sua bottiglietta d'acqua versandosela nel bicchiere.
Come faceva ad essere così serio e disinvolto nonostante quello che stava succedendo fra noi?
"Hanno fatto una riunione, dobbiamo andare a Manchester per discutere del nuovo progetto e hanno ingaggiato me, ma nessuno è disposto a venire" poi si fermò e mi guardò serio.
"Vieni tu con me Bella!"
Lo guardai sgranando gli occhi.

"Io? Ma non so niente di quel progetto"

"Non importa! Tanto sarà il padre di Jennifer a presentare tutto"

"Harry non so se è il caso che venga io" sussurrai continuando a mangiare.

"Saranno solo tre giorni Bella, vedrai sarà una bella esperienza e poi è una cosa nuova"

"È una pessima idea Harry" sussurrai guardandomi intorno, controllando che nessuno notasse com'era cambiato nei giorni il nostro rapporto.

"Lo so" rispose ridacchiando, poi si avvicinò a me "ma io vorrei che tu venissi con me e non so se posso accettare un no come risposta".
Sospirai.
Lui si portò di nuovo il suo bicchiere alle labbra e mi guardava.

"E va bene, partirò".

Ci stavamo cacciando in un bel guaio.
Lui sorrise in risposta.

"Partiremo la prossima settimana" disse "sapevo che avrei potuto contare su di te" poi si guardò intorno per controllare che nessuno ci stesse guardando, si avvicinò e mi stampò un bacio all'angolo della bocca.
Poi si alzò dalla sedia e se ne andò.

Entrambi eravamo consapevoli che stavamo sbagliando, ma nessuno dei due poteva farne a meno.

Quando rientrai dal lavoro, Jessica era sul divano che studiava.
Aveva i suoi occhiali da vista, teneva il computer affianco a lei e sottolineava sul suo libro.

"Ciao Jess" dissi mentre richiudevo la porta alle mie spalle.
Lei si voltò e ricambiò il saluto.
Mi tolsi il cappotto, lo appesi all'appendiabiti e mi sedetti affianco a lei.
"Cosa stai studiando?" mi misi il computer sulle gambe per vedere a quale materia si stesse dedicando, quando in realtà mi accorsi che era sulla chat Facebook di un ragazzo.
"Bella no! Lascia stare" quando capì però che era troppo tardi e che avevo letto tutto, si portò le mani sulla faccia per coprisi e scosse la testa.
"Jess! E non mi dici nulla?"
Si era decisamente ripresa dalla storia con Liam, ma non mi aspettavo che si aprisse così liberamente e senza problemi ad un'altra relazione.
"Non è nulla di serio Bella... l'ho conosciuto in discoteca, ma non ci stiamo impegnando... è solo..."
"Ho capito, ho capito non aggiungere altro" mi alzai agitando le mani. Non mi interessavano i dettagli, ma non ero tranquilla di quello che stava facendo.
"Jess, solo... sai quello a cui potresti andare in contro, vero?"
"Bella, ti prego fidati di me..." rispose lei guardandomi con aria seria "So quello che sto facendo".
"Come vuoi" sospirai e alzai le spalle.
Mi avviai verso la mia camera e decisi che forse era arrivato il momento di cercare di chiarire le cose con Jared.
Anche se la mia testa ora era altrove, dovevo fingere che con lui fosse tutto normale.
Dovevo fingere che tutte fosse come prima di conoscere Harry.

Champagne | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora