capitolo 34 fine parte prima

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Sabato 16 luglio

I tre giorni da turista finiscono qui, sono volati in fretta.
Ora mi sto preparando per andare all'aeroporto Narita di Tokyo a salutare Bea, Marta ed Elisa.
La loro avventura nel paese nipponico finisce oggi, fra meno di quindici ore calpesteranno di nuovo il territorio Italiano.
Ho preso un taxi che mi porterà dritta all'hotel Fujiki, sono le nove il loro volo è previsto per le undici. Koan è a lavoro, ma ha promesso che se ce la faceva, ci avrebbe raggiunto all'aeroporto prima possibile.
<<Allora Diletta, tra poco resterai sola soletta qui a Tokyo.>>
Esclama Elisa.
<<Ma cosa dici Eli! Sarà comunque i buona compagnia.>>
Le in calza Marta.
<<Più che buona, aggiungerei ottima ed eccitante compagnia!>>
Conclude Bea allusiva.
Poi mi guardano con insistenza, devo esser diventata rossa, mentre faccio un sorriso compiaciuto.
<<Che c'è?>>
Chiedo quando mi sento andare a fuoco la faccia ancora di più.
<<Sì okay, non nego che mi mancherete tanto, ma qualcuno colmerá il vuoto che mi lascierete.>>
Rispondo con superbia.

Siamo in aeroporto e tra un'ora le devo salutare, e non so quando ci rivedremo, almeno sino a ottobre sicuro.
Come faccio sono combattuta, non voglio lasciare Koan, mah... Voglio anche studiare dall'Università, è sempre stato il mio sogno? Per ora ho deciso di non pensarci e vivere giorno per giorno.
<<Allora Diletta e ora di lasciarci, il nostro volo ci aspetta.>>
Mi dice Bea con voce mesta .
Io ogni tanto mi giro e guardo se vedo Koan arrivare.
<<Dai Dile, non preoccuparti se non arriva, non importa sarà stato trattenuto dal lavoro>>
Mi tranquillizza Bea.
<<Sì è vero! Lo abbiamo salutato ieri.>>
Aggiunge Marta.
<<E poi è stato molto carino a invitarci tutte a cena a casa sua. E a davvero una casa da sballo!>>
Dice Elisa divertita.
<<Sì Dile, abbracciamoci!>>
Bea ci prende in cerchio e rimaniamo avvinghiate per qualche minuto.
Poi le lacrime si fanno strada sui nostri visi.
<<Ciao Dile, stammi bene tesoro!>>
E stringo Marta.
<<A presto Diletta mi mancherai!>>
E abbraccio Elisa
<<Dile, ti ripeto, per qualsiasi problema chiamami! E se sarà necessario, verrò io stessa a prenderti e portati a casa.>>
Ci stringiamo come non mai.
<<Grazie Bea. Ma anche qui mi sento a casa mia!>>
Poi a malincuore ci lasciamo, e le seguo con lo sguardo mentre si avviano verso l'uscita del loro volo, per poi non vederle più.
All'improvviso un'angoscia travolgente mi attanaglia il cuore e sento le lacrime defluire sempre di più sul mio viso.
Sono qui in mezzo a uno spazio immenso e tantissima gente intorno a me, eppure mi sento sola.
Quando da dietro riconosco due calde braccia che mi avvolgono tutta e mi scaldano l'animo.
<<Diletta ti prometto che non ti farò sentire la loro mancanza neanche per un solo istante... E poi le rivedrai presto!>>
Sì certo, so cosa intende Koan, fra meno di tre mesi le rivedrò in facoltà in Italia.
Si gira di fronte a me e mi asciuga le lacrime, poi mi abbraccia e mi bacia in mezzo a tutta quella gente.
<<Andiamo a casa.>>
Mormora Koan colmo di felicità.
Sì andiamo a casa.

Fine parte prima

  Undici anni in più di paradiso (FINE PARTE PRIMA)Место, где живут истории. Откройте их для себя