Capitolo 2

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Usciamo tutte e quattro e ci dirigiamo verso il Bar dello Studente, distante una cinquantina di metri dalla scuola.
Quanti caffè, cappuccini, dolci e tanto altro, abbiamo consumato in cinque lunghi anni di scuola. Un po' mi mancherà tutto questo mondo, compagni, professori, bidelli...
Ma è ora di cambiare, di crescere, di voltare pagina e andare avanti.
Iniziamo col goderci questa meritata vacanza,domani si parte!

<<Mi raccomando puntuali domani. Passo con la mamma a prendervi verso le sette, per essere, al più tardi alle nove e mezza circa, il nostro volo è previsto per le dieci.>>
Ci spiega Bea scandendo le parole come fossimo ritardate.
<<Ma adesso è ora di festeggiare!>>
Urla alzando in alto il bicchiere dell'aperitivo e incitando anche noi a fare la stessa cosa.
<<Diletta, tu verrai con Marco al pub stasera vero?>>
Mi chiede Elisa quasi sicura della mia risposta.
<<Credo proprio di sì.>>
<<Allora stasera tutti al pub.>> Conferma Bea raggiante con un battito di mani.

Sento un clacson suonare fuori di casa, Marco è già arrivato a prendermi.
Salgo in macchina e dopo un veloce bacio, ci dirigismo verso il pub.
Il locale è pieno di ragazzi, Bea e gli altri occupano già un tavolo dove ci affrettiamo a raggiungerli.
Dopo un po', la birra nei boccali è quasi finita.
<<Sarà il caso di ordinare un' altra birra, eh?>>
Propone Andrea tutto euforico.
<<Sarà il caso di tornare a casa piuttosto, domani noi abbiamo un lungo viaggio che ci aspetta.>>
Affermo alle mie compagne di viaggio.
Un ooooh! si solleva in coro.
<<Ehi ragazzi state calmi!>> Zittisce tutti Bea.
<<Diletta ha ragione, noi dobbiamo andare. Voi fatte quello che volete! Su Marta, Elisa, andiamo vi do uno strappo a casa. Dile, tu ovvio che ti accompagna Marco a casa. A domani. Puntuale!>>
Marco mi guarda, e con un sorrisetto malizioso mi fa l'occhiolino.
<<Dai tesoro mio, andiamo. Ti accompagno.>>

Percorriamo la strada per casa. A un certo punto mi accorgo che svolta per una strada sterrata.
<<Marco, questa non mi sembra la strada per casa mia!>> Gli dico sorpresa.
<< Lo so Dile... e che domani parti, e io volevo stare solo con te un pochino.>>
Mi dice mentre ferma l'auto in un luogo appartato.
<<Guarda che io sto via due settimane, non per sempre!>>
<<Lo so Dile, io voglio stare con te ...>> Si avvicina a baciami.
<< Voglio fare l'amore con te. Insomma lo studio, gli esami, ci hanno tenuti occupati ultimamente... e noi insomma... non abbiamo... non siamo più rimasti soli>> Apre la bocca, e mi bacia, poi affonda sempre più insistente le sue labbra sulle mie cercando la mia lingua.
<<Marco ti prego... io... é tardi e io domani...>>
<<Lo so Dile, giuro che non ti tratterò a lungo, ma adesso ti prego...>>
Lo sento sempre più ansimare vicino all' orecchio. In fin dei conti è il mio ragazzo, cosa ci sarà di male fare l' amore con lu? Così mi lascio travolgere dal momento. Lui reclina il mio sedile e mi chiedo come potremmo fare... qui é così stretto e scomodo

Lui mi bacia l'orecchio, il collo, e con la mano mi accarezza il seno scendendo sempre di più giù sui fianchi, sempre più eccitato.
<<Leva gli slip Diletta>> Mi chiede con un filo di voce. Per fortuna ho deciso di indossare una gonna, sicuramente renderà tutto più semplice.
Con delle piccole acrobazie riesco a togliermi gli slip. Lui si sgancia i pantaloni e gli abbassa insieme ai boxer, poi con il suo corpo si fa spazio tra le mie gambe, non resiste più e quando lo sento entrare, gli ricordo:
<<Il preservativo Marco>>
Lui arretra e dalla tasca ne leva uno, lo apre, e anche se é buio pesto, lo infila minuziosamente. Si vede che é esperto.
Mi bacia sempre più preso dal momento.
<<Dile, ti desidero da morire... sei unica per me>>
Mi sussurra con un filo di voce. Riesco a malapena a sentirlo!

Mentre sono qui che faccio l'amore con lui, ripenso a quanto tempo ho sognato questo momento. In sei mesi che stiamo insieme é la seconda volta che facciamo l' amore, domani parto e penso a quanto sentirò la sua mancanza.
Un ultimo sussulto, poi sento che cerca di riprendere fiato, mi bacia e mi stringe a se.
<<Come farò a stare senza te tutti questi giorno...>> Mi dice sospirando. Gli sorrido e lo bacio.
<<Questo è molto bello Marco, ma si è fatto tardi devo rientrate>>
Ci risistemano e riprendiamo la strada per casa.
Arrivati Marco si ferma davanti alla porta di casa. Lo saluto con un lungo e appassionato bacio e scendo dall'auto. È mezzanotte e mezza. Apro la porta di casa e aspetto che vada via e lo saluto con la mano finché sparisce del tutto dalla mia vista.

Non ostante sia tardi non riesco a dormire. Sogni agitati mi fanno rivoltare nel letto più volte, domani sarò in coma lo so!
Finalmente trovo un po' di pace e riesco a dormire.




  Undici anni in più di paradiso (FINE PARTE PRIMA)Where stories live. Discover now