capitolo 15

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Entro in albergo, prendo l'ascensore, al mio piano esco, e mi avvio verso la camera e busso.
É Elisa ad aprire la porta questa volta.
<<Oh Diletta ciao! Ben tornata.>>
Mi accoglie con un bel sorriso, la sua dolcezza e coinvolgente, mi sento già  meglio.
<<Grazie Eli, sei sempre così carina!>> Le rispondo mentre do uno sguardo alla stanza e noto che c'è una baraonda.
<<Stiamo preparando le valige, domani lasciamo l'albergo per andare a Kyoto quattro giorni. Ti ha avvisata Bea vero?>>
Mi informa alla vista di tutto quel movimento.
Bea esce dal bagno in quel momento.
<<Mi sembrava di aver sentito qualcuno entrare! Allora Dile hai chiesto? Vieni con noi? Ti hanno dato il permesso?>>
Vai con le mille domande alla Bea.
Alzo le spalle senza darle subito spiegazioni, come se non sapessi cosa dire.
<<Dile, devi fare la valigia... Domani alle nove al massimo, dobbiamo lasciare l'albergo... Non sai ancora dove stare?>>
Mi dice tutta trafelata dall'agitazione.
<<Bea rilassati! Ho trovato la soluzione.>> La tranquillizzo prima che vada in crisi, vuole avere sempre tutto sotto controllo.
<<Lo sai che mi preoccupo per te. Siamo lontano migliaia di chilometri da casa, e sole per giunta.>>
<<Lo so Bea, e per questo non avrò mai fine di ringraziarti.>>
Mi avvicino e l'abbraccio stretta.
<<Quindi verrai con noi, o rimani a Tokyo?>> Mi chiede sempre più avida di sapere.
<<Veramente, vengo anch'io a Kyoto>>
<<Ah! Ne sono felice!>> Mi dice saltandomi addosso entusiasta.
<<Ehi calma! In pratica... Vengo a Kyoto, ma non con voi.>>
Le dico lentamente in modo che non debba ripeterlo all'infinito.
<<Allora, se ho capito bene non vieni con noi?>> Mi guarda di sottecchi, e prima che possa aprire bocca... <<Aspetta! Fammi indovinare... Ci vai con Koan, vero?>>
Mi chiede, sempre con  quel l'inconfondibile tono allusivo.
<<Si Bea, ma non per quello che pensi tu! Ci andiamo per motivi di lavoro, e quindi unisco l'utile al dilettevole.>>
Lei mi guarda maliziosa con i suoi vispi occhi celesti.
<<Quando partite?>>
<<Domani, subito dopo pranzo.>> Le specifico.
<<E come ci andate? Macchina, treno, aereo?>>
<<Bea non lo so? Per i dettagli mi farà sapere domani mattina, quando verrà a prendermi per accompagnarmi  a lavoro.>>
Bea mi guarda con una faccia non molto convinta, vorrebbe saperne di più, e subito!
<<Okay, però prometti che non appena arrivi a Kyoto mi chiamerai, intesi?>> Mi raccomanda apprensiva.
<<Va bene "mammina"!>> le prometto prendendola in giro.
<<Ora mia cara Bea se vuoi scusarmi... Anch'io ho una valigia da sistemare che mi attende. Sempre se hai finito con il quarto grado!>>
Poi mi infilo in bagno per cambiarmi  la divisa da lavoro.
Mi devo ricordare di appenderla al l'armadietto domani.
Verso la sera, è già tutto a posto, pronte per la  partenza, baci e abbracci e ci mettiamo a letto. Domani ci aspetta una lunga giornata.

  Undici anni in più di paradiso (FINE PARTE PRIMA)Where stories live. Discover now