Chiudo la porta di casa dietro di me e mi accascio a terra. Non sono andato a prendere Zoe altrimenti quella vipera della zia mi avrebbe fatto delle domande sul perchè non sono a lavoro ed è l'ultima cosa di cui voglia parlare. Il mio telefono squilla, chi può essere ora?! Leggo sullo schermo Marcus, di sicuro vorrà sapere la mia risposta per la faccenda delle gare. Non rispondo lasciando squillare. Forse potrebbe essere una soluzione. Corro, vinco e mi prendo i soldi. Oh ma che dico! Il mio cellulare suona di nuovo. Da come ha detto Marcus però non è molto pericoloso, lo fanno lontano dalla città e dai centri abitato. Di nuovo silenzio. Ma dai! Potrei morire in una di quelle gare! Poi chi penserà a Zoe?!

Come farai ad avere cura di lei senza soldi?!

Mi stai dicendo che dovrei partecipare a quelle puttanate?!

No ti sto solo espondendo un problema se tu non partecipassi.

Di nuovo Marcus che mi chiama. Sono bravo alla guida, sono veloce ma anche prudente e si scommette molto quindi anche se vincessi una volta prenderei molti soldi e riuscirei a prendermi cura di Zoe e riuscirei a stare più tempo con lei.

"Marcus" senza accorgermene ho risposto al telefono.

"Ehi amico allora?"

"Ci sono. Tra mezz'ora davanti scuola" e chiudo.

Ho accettato, più o meno. Sono entrato di nuovo in un giro pericoloso ma sono costretto. Mi alzo da terra e mi dirigo in bagno per farmi una doccia calda e rilassante prima della presunta "gara".

"Ehi amico" ci salutiamo io e Marcus come e sempre e ci dirigiamo verso la periferia della città.

"Ci avevo perso le speranze sai, credevo non ne volessi sapere nulla"

"Capita" e mi accendo una sigaretta per poi aprire il finestrino alla mia sinistra.

"Comunque non te ne pentirai" e anche lui inizia a fumare.

"Vedremo"

Non so che aspettarmi: centinaia di ragazzi pompati e montati di testa accerchiati da decine di ragazze mezze nude che schiamazzano con il sotto fondo di motori rombanti pronti a correre alla veocità della luce oppure dieci persone pronte ad affrontarsi in una gara su dei tricicli.

"Siamo quasi arrivati" e in effetti inizio a vedere delle luci in lontananza. Sembra che la situazione sia più simile alla prima che mi sono immaginato.

Dopo pochi minuti scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo alla folla. Mi guardo intorno ed è proprio come immaginavo: musica volgare e commerciale, motori accesi ovunque, macchine modificate dalle mille cromature, ragazzi che mostrano bicipiti e addominali a quattro galline con gonne lughe si e no 10cm, con 7kg di trucco e 10m di extension.

"Ehi amico!" e vedo Marcus che si saluta con un ragazzo dai capelli lunghi e scuri e uno sguardo fin troppo furbo per i miei gusti.

"Lui è Simon" e mi indica.

"Finn" e mi fissa con i suoi occhi scuri.

"Allora che roba è stasera?" gli chiede Marcus.

"Abbastanza traquillo dai... El Diablo contro 2King"

"E sarebbe tranquillo?!"

"Qui succede di tutto amico, potremmo tornare a casa tranquilli in macchina con qualche dollaro in più o tornare a casa a piedi con qualche dente in meno" e gli fa l'occhiolino per poi scomparire tra la folla.

"Che cazzo significa?!" e afferro Marcus per un braccio dicendogli all'orecchio queste parole.

"Sta tranquillo, non succederà nulla"

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