"Un giorno te la ritroverai nella tua stanza di notte con un coltello in mano!"

"Pfff lei? Tutto fumo e niente arrosto o meglio tutto fuoco! Fa tutta la spavalda ma con un niente si innervosisce, credo che non sia abituata ad avere a che fare con qualcuno che le risponda o che le tenga testa" dice mettendosi la sigaretta in bocca. E' vero, tutti si sono piegati al suo 'volere' se così si può chiamare. La conosce da poco e già ha capito il suo carattere, l'ha analizzata alla perfezione e credo che lo faccia con tutti, scopre i tuoi punti deboli all'istante e può distruggerti quando vuole.

"Già... ma sono curioso: cosa avevi scritto?" e mi guarda storto.

"Ma vaffanculo" ma non è come i suoi altri 'vaffanculo', è più leggero e scherzoso.

"Dai"

"Ma non rompere"

"Dai" e faccio il musetto, come fa a volte mia sorella con me.

"No..." risponde sorridendo. Il suo sorriso è davvero bello ma i suoi occhi hanno sempre un velo di tristezza, chissà cosa vive o cosa ha vissuto, la morte dei suoi genitori deve averla distrutta ma non è solo questo, ora c'è anche Zack che le tiene nascosto tutto. Chissà come affronta tutto questo.

"Uffa!"

"Come sta tua sorella?" a quella domanda rimango impietrito, si ricorda.

"Sì ora sta meglio"

"Ora capisco come sei riuscito a calmarmi" sussurra ma più come se lo stesse dicendo a se stessa.

"Probabile" e si volta di scatto, di sicuro non si sarà neanche accorta di aver parlato.

"Chi hai alla prossima?"

"Sinceramente non ricordo"

"Ma dai!" e ridiamo.

"Hai risolto con Lucas?" gli chiedo. Non so perchè glielo sto chiedendo, sono uscite da sole le parole dalla mia bocca, non so neanche perchè lo voglio sapere, ora sembrerà che mi voglio fare i fatti suoi, che sono geloso! Ma porca puttana!

"No, in realtà non c'è nulla da risolvere" dice fredda. Devo rimediare, devo dimostrare che non mi freghi niente in qualche modo o che non dia peso a quello che è successo.

"Infatti era mezzo ubriaco e neanche tu stavi bene" rispondo quasi deridendola.

"A me non frega nulla di quello che pensa lui" e rimane fredda, inattaccabile e indifferente su tutto.

"Lui chi?" mi volto verso questa voce che so già a chi appartiene: Lucas.

"Nessuno" rispondo velocemente.

"Okay" e fa spallucce per poi voltarsi verso Julia che non si è mossa di un millimetro "possiamo parlare?" lo sapevo, lo avrei immaginato. Mi allontano guardando negli occhi Lucas, come per dirgli di non fare cazzate e lui mi rassicura con un occhiolino.

Appena entro suona la campana e mi dirigo in classe pensando a cosa dirà Lucas a Julia ma soprattutto lei cosa gli risponderà.

La giornata passa tranquilla e all'uscita mi unisco a tutti gli altri.

"Simon puoi venire un secondo?" ma cosa succede oggi? Tutti a parlare in privato e fare i misteriosi?!

"Okay" ci allontaniamo dagli altri che non hanno neanche notato il nostro distacco.

"Allora Simon ho conosciuto dei ragazzi che, insomma, loro mi hanno invitato a... ce loro fanno..." non sa come dirmelo e se continua a parlare così mi farà incazzare.

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