Capitolo 52: Pack of lies

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Il tragitto fino al ristorante è stato abbastanza silenzioso, Elsi è stata tutto il tempo a sfogliare le foto di Lina e Joshua sul profilo Instagram di lui, e ogni tanto la notavo con la coda dell'occhio sospirare per cercare di reprimere le lacrime. Yannick e Antoine hanno parlato di calcio per tutto il tempo, mentre io semplicemente guardavo fuori dal finestrino i paesaggi e le luci susseguirsi veloci durante il tragitto. "Ragazze, mettete la giacchetta, fa un po' freschetto qui di sera" esordisce Antoine spegnendo il motore dell'auto una volta giunti al parcheggio. Yannick apre la portiera di Elsi porgendole il braccio come a volerla invitare ad afferrarlo, ma lei gli rivolge uno sguardo torvo per poi sorpassarlo stringendosi meglio nella giacca di pelle che le ho regalato. Antoine mi stringe a se, baciandomi la guancia per poi strofinare la punta del suo naso contro il mio "Ti amo minet" sussurra contro il mio orecchio avvolgendomi la vita con entrambe le braccia. "Anche io pulcino" replico prendendogli il viso a coppa per poi stampargli un bacio sulle labbra. Un colpo di tosse ci costringe di malavoglia a staccarci, Yannick ci indica l'entrata del ristorante, mentre Elsi se ne sta a pochi passi da noi con il capo chino e le labbra curvate in una smorfia triste. Cammino nella sua direzione per poi afferrarle la mano rivolgendole un sorriso di incoraggiamento "Entriamo". Lei annuisce sforzando un sorriso per poi procedere a passo lento fino all'ingresso del ristorante dove il maître, in attesa del nostro arrivo, ci accompagna fino al nostro tavolo già in parte occupato dai compagni di squadra di Antoine e le rispettive compagne. "Non ci credo" pronuncia quella che deve essere la moglie di Koke visto che è avvinghiata a lui, mettendosi le mani sul viso incredula. Sento gli occhi di tutti su di me: alcuni ridacchiano guardando le loro compagne squadrare il mio corpo, altri bisbigliano tra di loro, altri ancora mi rivolgono dei piccoli sorrisi di incoraggiamento. Sono abituata a sentirmi costantemente al centro dell'attenzione, succede praticamente tutto il tempo, ma mentre quando sono sul palco, con i miei fans, mi sento in pace e in armonia con me stessa, in altre situazioni divento più timida o a volte a disagio. Mi sento come un opera d'arte o una rappresentazione teatrale, tutti a guardarmi increduli e al colmo dello stupore, alla stregua di un oggetto d'esposizione preso sotto esame. Abbasso lo sguardo timidamente, per poi alzarlo di scatto quando Antoine poggia una mano sulla mia spalla per poi rivolgermi un sorriso di incoraggiamento. "Ragazze, lei è Sam, la mia ragazza". La moglie di Koke, si alza entusiasta per poi stringermi in un abbraccio caloroso "Quando mio marito mi ha detto che la ragazza di Antoine fosse Samantha Ross, gli sono scoppiata a ridere in faccia. Chi l'avrebbe mai immaginato che un tontolone come lui si sarebbe accaparrato un angelo come te" ridacchia guadagnandosi un'occhiataccia da parte del mio ragazzo. "Lei invece è Elsi" pronuncia Antoine presentando la mia amica al gruppo "E' una cara amica di Sam". Lei sorride imbarazzata per poi affiancarmi, mentre Beatriz ci invita a sederci accanto a lei e le ragazze. Prendo posto tra Elsi e Beatriz, mentre Antoine e Yannick si siedono proprio di fronte a noi. Il sommelier, già arrivato al tavolo discute con i ragazzi sulla scelta del vino, mentre noi ragazze intavoliamo discorsi frivoli riguardanti prodotti per capelli, smalti, o vestiti. "La nuova collezione di Christian Louboutin è la prova che un paio di scarpe può cambiarti la vita" pronuncia Lina, la moglie di Kevin Gameiro facendoci ridacchiare. "Sono d'accordo, sono stata ad una sua boutique la settimana scorsa, e mi sono sentita come Rebecca Bloomwood quando ci sono i saldi da Macy's, ho praticamente svaligiato il negozio" replica la moglie di Torres, Olalla. "Sam, tu cosa ne pensi della nuova collezione di Manolo Blahnik? Ho preso un paio di Willow in camoscio bordeaux ieri, ma sto ancora cercando l'abito perfetto con cui abbinarle" mi chiede Sofia, la moglie di Diego Godin. "Beh, a dire il vero, non ho ancora avuto modo di dare un'occhiata alla sua collezione, solitamente sono le mie consulenti di moda che si occupano di scegliere i capi che indosserò, gli stilisti mandano dei Book e poi loro scelgono quelli perfetti per me. Sono stata invitata alla sua sfilata, ma la mia agenda era troppo fitta, ero ad Hong Kong in quel periodo, a promuovere il mio disco. Ma se ti piace Manolo Blahnik, devi assolutamente dare un'occhiata alla collezione in collaborazione con Rihanna, hanno fatto qualcosa di meraviglioso insieme". "Tu che marchi indossi solitamente? Quando vai agli eventi importanti, come i Grammy, o gli Oscar?" mi chiede Beatriz, mentre tutte le altre mi stanno ad ascoltare attente. "Come ho detto prima non sono io a scegliere i capi che indosserò, solitamente scelgo lo stilista, e poi me ne confezionano uno fatto su misura. Facciamo un paio di prove, ma sono le mie stylist ad occuparsi della rifinitura. Sono loro che scelgono gli accessori o i gioielli. L'anno scorso per i Grammy ho scelto Zuhair Murad, per gli American Music Awards Michael Costello, per i Billboard Music Awards Elie Saab e per l'after-party di Vanity Fair per gli Oscar, Oscar de la Renta". "E porterai Antoine quest'anno ai Grammy?" mi chiede Olalla facendomi sbattere un paio di volte le palpebre imbarazzata. "Beh, i Grammy sono il dodici di Febbraio, se lui non è impegnato con la squadra mi farebbe molto piacere se mi accompagnasse, anche perché capitano proprio nel bel mezzo del mio tour mondiale quindi sarebbe una buona occasione per trascorrere del tempo insieme." "C'è la partita contro il Celta Vigo il dodici di Febbraio" si intromette Yannick prendendosi tutta la nostra attenzione. Scrollo le spalle incurvando le labbra in una smorfia triste per poi guardare il mio ragazzo che mi scruta con un'espressione desolata. "Non è un problema, l'anno scorso ci sono andata con mia madre e la mia migliore amica Ariana, quest'anno ci andrò sicuramente con Elsi, a meno che anche lei decida di darmi buca" ridacchio facendo sorridere per la prima volta la mia amica, che se ne è stata per tutto il tempo con gli occhi sul cellulare e un'espressione corrucciata in volto. "Solo se posso scegliere io il mio stilista" scherza facendomi alzare gli occhi al cielo divertita. "Quest'anno Giambattista Valli, l'anno scorso l'ho scartato solo per un punto" pronuncio facendola annuire. "Andata" replica ammiccando nella mia direzione. "Dovrò mettermi in tiro allora. Metti caso che mi compare Zac Efron davanti, dovrò pur mettere in mostra la mia mercanzia" ammicca facendomi scuotere la testa in approvazione. "Giusto" ridacchia Beatriz dando un colpetto affettuoso sulla spalla della mia amica. "Ragazze, io ho una piccola cotta per Scott Eastwood" bisbiglia Yaiza, la fidanzata di Saúl, facendoci avvicinare tutte verso di lei per non farci sentire dai ragazzi troppo impegnati in una discussione sul calcio. "Quando Saúl non c'è, stalkero il suo profilo su Instagram. Una volta, stava per partirmi il like, così presa dall'ansia ho creato un profilo falso su Instagram e uno su Snapchat" pronuncia facendoci ridacchiare in sottofondo "Il mese scorso ha visualizzato un mio Snap e ho corso per tutta la casa cantando Hands to Myself di Selena Gomez per la felicità. Secondo voi sono una stalker ossessiva?". Sposto la testa di lato mordendomi il labbro inferiore con i denti cercando di reprimere una risata, ma mi basta voltarmi e trovare Elsi con la stessa espressione per abbandonarmi insieme a lei ad una risata fragorosa contagiando tutte le altre, tranne Yaiza che si guarda intorno con le guance arrossate per la vergogna. "Cosa avete da ridere?" si intromette Yannick scuotendo la testa confuso. "Non sono affari tuoi" sbuffa Elsi risoluta guadagnandosi un'occhiataccia da parte del belga. "Signorina gradisce del vino?" pronuncia gentilmente il sommelier rivolgendosi ad Elsi. "Per lei acido muriatico" sbuffa Yannick causando una risatina generale. "Tu non sai la tortura psicologica a cui mi sto sottoponendo per non romperti un piatto in faccia" lo trucida Elsi mentre lui continua ad osservarla con un sorrisetto di sfida stampato in volto. "E smettila di sorridere in quel modo sei inquietante, e sembri anche un po' scemo". Yannick sbatte un paio di volte le palpebre incredulo spiegando le labbra in una linea sottile per poi assottigliare lo sguardo prendendo un sorso del suo vino non smettendo di mandare occhiatacce alla mia amica. Alzo lo sguardo per incontrare quello di Antoine, scuoto la testa confusa non sapendo cosa fare per fermare questo scambio di battute poco felici tra i due, e lui mi risponde con una semplice scrollata di spalle. I camerieri arrivano finalmente con i piatti, e fortunatamente l'aria fattasi tesa a causa dei due, si smorza subito dopo grazie alla prima portata e al brio causato dal vino. "Mi piace tantissimo questo" pronuncia Elsi prendendo un po' della mia paella mentre io assaggio la sua fideuá con le seppie. "Non mangio così bene dalla mia ultima vacanza a Capri" replico prendendo un altro boccone "Scialatielli allo scoglio e totani e patate, quello non è stato un pranzo, è stata un'esperienza". Elsi sorride per poi prendere un sorso di vino mentre Yannick continua a mandargli delle occhiatacce che lei prontamente ignora "Cara parte grassa del mio corpo" pronuncia lei toccandosi i fianchi "O vai verso le tette o te ne vai a quel paese" sbuffa facendomi scoppiare in una fragorosa risata. "Els, tesoro, ma tu sei perfetta, non hai nemmeno un chilo di troppo" la rassicuro posando una mano sulla sua. "Io la vedo un po' gonfia" si intromette Yannick facendo serrare istintivamente la mascella alla mia amica che scuote la testa furiosa. "L'unica cosa gonfia a fine serata sarà la tua faccia" sbuffa stringendo la forchetta nella sua mano per la rabbia, mentre Yannick continua a ridersela di gusto seguito da Antoine che smette subito quando gli lancio un'occhiata di ammonimento. "Gabi, secondo te chi schiererà Ancelotti in partita? Il Bayern Monaco è dato favorito da Bet365, ma secondo il mister possiamo farcela se giochiamo d'astuzia" afferma Kevin facendo voltare i ragazzi nella sua direzione. "Non lo so Kevin, secondo me una probabile formazione potrebbe essere Neuer, Rafinha, Martinez, Boateng, Alaba Kimmich, Alonso, Thiago Muller, Lewandowski, Douglas Costa" replica il capitano per poi appoggiare un gomito sul tavolo. "Quindi tu credi un modulo 4-3-3, potrebbe essere" pronuncia Diego passandosi una mano sul mento. "Ehi, ragazzi, non parlate della partita con il Bayern, abbiamo un infiltrato qui, potrebbe andare a spifferare tutto a Kimmich" ridacchia Antoine guadagnandosi l'attenzione di tutta la squadra che continua ad osservarlo confuso. "Non guardate me" alzo le braccia in difesa quando noto Torres squadrarmi con decisione. "Non andrei a spifferare niente a Joshua, sei proprio tonto Griezmann" pronuncia Elsi prendendosi tutta l'attenzione della squadra e delle ragazze. "Credevo foste tipo due cuori e una capanna, dove vai tu vado io" replica Antoine mentre Elsi si rabbuia improvvisamente spostando lo sguardo ovunque per non incontrare quello del mio ragazzo. "Non credo questi siano affari tuoi Antoine, Elsi e Joshua sono amici d'infanzia, ma questo non significa che lei è tenuta a dirgli ogni cosa. Resta al tuo posto" lo ammonisco facendo voltare tutti nella mia direzione. La sua espressione di indurisce, e le sue labbra si piegano in una linea sottile mentre il resto dei commensali alterna lo sguardo tra me e lui in attesa di una risposta da parte del francese. "E' tutto okay Sam" pronuncia Elsi cercando di smorzare la tensione mentre io e Antoine continuiamo a mandarci occhiatacce di ammonimento. "E' vero, conosco Joshua da tanto, ma non andrei mai a raccontargli le vostre tattiche o roba varia perché sono sicura che lui non abbia bisogno di sotterfugi per farsi valere, ha lavorato tanto per arrivare dov'è adesso, e io credo in lui." Se qualcuno avesse saputo leggere i suoi occhi, o le espressioni che assume il suo viso quando parla, o gesticola come faccio, avrebbe capito immediatamente che dietro quella frasi di supporto e ammirazione per il suo migliore amico, si nasconde un profondo e viscerale amore incondizionato. I suoi occhi brillano, le sue mani non smettono di muoversi, il suo viso si spegne e si riaccende e le sue labbra sorridono mentre abbassa lo sguardo fissando il suo piatto vuoto. Dopo la piccola confessione di Elsi, tutto è ritornato improvvisamente tranquillo, Antoine continua a mandarmi delle piccole occhiatine, ma io continuo ad ignorarlo ancora un po' troppo infastidita dal suo comportamento immaturo nei confronti della mia amica, capisco che Elsi non gli piaccia, ma volerla mettere a disagio davanti a tutti è stato proprio infantile. "Si è fatto tardi, noi andiamo a casa dai bambini, la babysitter ci ucciderà, guarda che ora si è fatta" pronuncia Olalla guardando il suo orologio da polso. "Già, anche noi dobbiamo andare, domani mattina presto ho lezione all'università" afferma Yaiza afferrando la mano del suo fidanzato. "Noi abbiamo lasciato Hooki dalla vicina, sarà meglio che andiamo a riprendercelo prima che faccia fuori tutta la dispensa" pronuncia Antoine provocando una risata generale. Salutiamo tutti, e finalmente anche noi raggiungiamo la nostra auto nel parcheggio in assoluto silenzio. Antoine sono sicuro sia arrabbiato con me, Yannick, non ha più detto una parola ad Elsi da dopo la piccola discussione fra lei e il mio fidanzato, e io semplicemente non ho neppure voglia di discutere.

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